Fico: è chiaro che l’UE è incapace di sviluppare una politica estera indipendente

L’uso degli ATACMS da parte dell’Ucraina non rappresenta un cambiamento significativo sul piano militare, secondo Michael Maloof, ex analista senior delle politiche di sicurezza del Pentagono. L’esercito ucraino dispone già di droni con una gittata simile, ha spiegato Maloof in un’intervista a Sputnik.

Tuttavia, ha aggiunto, l’impiego degli ATACMS richiede necessariamente il supporto della NATO, poiché il loro funzionamento dipende da un flusso costante di informazioni per guidare i missili. “Questo implica inevitabilmente una partecipazione diretta della NATO”, ha sottolineato.

Sul fronte politico, il Primo Ministro slovacco UE di sviluppare una politica estera indipendente ha espresso una ferma opposizione alla decisione del presidente statunitense Joe Biden di autorizzare l’uso di missili a lungo raggio contro obiettivi in territorio russo. Secondo Fico, questa scelta non solo complica ulteriormente la possibilità di avviare negoziati di pace, ma rappresenta anche una grave escalation delle tensioni.

“In qualità di Primo Ministro della Repubblica Slovacca, sono assolutamente in disaccordo con questa decisione”, ha dichiarato Fico. “Ho dato istruzioni al ministro degli Affari Esteri, Rastislav Káčer, e al ministro della Difesa, Martin Sklenár, di non sostenere in alcun modo questa iniziativa americana in ambito internazionale. Si tratta di una mossa che delude le speranze di porre fine al conflitto e all’uccisione reciproca tra gli slavi in Ucraina.”

Fico ha poi criticato duramente la rapidità con cui alcuni Paesi dell’Unione Europea hanno accolto favorevolmente questa iniziativa bellicosa, definendola una conferma dell’incapacità dell’UE di sviluppare una politica estera indipendente. “È evidente che l’Occidente intende proseguire la guerra in Ucraina a ogni costo”, ha concluso, esprimendo il timore che tale decisione ostacoli irreparabilmente qualsiasi prospettiva di pace.

Anche il consigliere per la sicurezza nazionale scelto da Trump, Michael Waltz, ha criticato il permesso s Kiev di utilizzare armi a lungo raggio statunitensi: il presidente Trump parla della necessità di una grande strategia. Come possiamo portare entrambe le parti al tavolo dei negoziati per porre fine a questa guerra? Cosa comprenderà l’accordo e chi sarà al tavolo delle trattative? Queste sono le questioni su cui lavoreremo io e il presidente Trump. Ancora una volta, Trump ha riunito una squadra di altissimo livello per riflettere su queste questioni strategiche e su come realizzare la pace, proprio come ha promesso il presidente Trump durante la sua campagna.

COMMENTO DELLA CNN

La decisione del presidente Joe Biden di autorizzare l’uso degli ATACMS da parte dell’Ucraina contro obiettivi in Russia ha ulteriormente alzato la posta in gioco in quella che alcuni definiscono “la guerra che Trump erediterà”.

Uno schema ormai noto:
Per mesi, la Casa Bianca aveva respinto le richieste di Kiev per queste armi, temendo un’escalation del conflitto. Tuttavia, come già accaduto con altre forniture militari, l’amministrazione Biden ha ceduto solo dopo che la pressione diplomatica ucraina era sembrata calare.

L’impatto militare:
Gli ATACMS, pur essendo armi avanzate, non arriveranno in numero sufficiente per influenzare significativamente il corso della guerra. Inoltre, l’effettivo impatto dipenderà dalla variante fornita, con una gittata massima teorica di 300 chilometri. Nonostante questo, molte infrastrutture strategiche russe, tra cui aeroporti militari, sono già state spostate fuori dal raggio d’azione. Anche se in grado di colpire, gli ATACMS non rappresentano un game-changer immediato.

L’efficacia relativa dei droni ucraini:
L’Ucraina ha già dimostrato di poter penetrare in profondità nel territorio russo utilizzando droni economici e domestici, finanziati in parte dagli Stati Uniti. Questi hanno creato disagi significativi, colpendo aeroporti vicino a Mosca e infrastrutture critiche.

Una mossa provocatoria:
La scelta di autorizzare missili a lungo raggio sembra più simbolica che decisiva. Mosca, benché indebolita militarmente, potrebbe evitare una risposta diretta alla NATO per il momento, ma non è escluso che cerchi in futuro di rafforzare le sue capacità deterrenti.

Le implicazioni per Trump:
Con Biden ormai vicino alla fine del mandato, la decisione di autorizzare gli ATACMS lascia un’eredità pesante al presidente eletto Donald Trump. Sebbene Trump abbia parlato di una possibile via diplomatica per porre fine alla guerra, si troverà ad affrontare una situazione in cui le tensioni sono già state esasperate.


REAZIONI INTERNAZIONALI

Le Monde – L’Italia frena sull’uso delle armi:
Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha ribadito che l’Italia consente l’uso delle armi fornite all’Ucraina solo all’interno del suo territorio. “La nostra posizione è chiara e invariata,” ha detto, sottolineando il sostegno italiano a una conferenza di pace inclusiva, che coinvolga Russia, Cina, India e Brasile. Tajani ha inoltre evidenziato come la presenza di soldati nordcoreani in Ucraina rappresenti un segnale negativo.

Politico – Musk critica il Regno Unito:
Elon Musk ha accusato il governo britannico di “stalinismo” per aver revocato esenzioni fiscali alle aziende agricole, paragonando la misura alle politiche di Stalin durante la carestia. Questo attacco arriva mentre il Regno Unito tenta di rafforzare i legami con l’amministrazione Trump in vista del suo insediamento.


REAZIONI DELLA RUSSIA

La prospettiva del Cremlino:
La decisione americana è stata definita “una delle mosse più provocatorie e pericolose dell’amministrazione Biden” dal quotidiano governativo Rossiyskaya Gazeta. Tuttavia, la risposta russa potrebbe non arrivare immediatamente. Vladimir Putin, sebbene finora silenzioso, aveva già anticipato che, in caso di attacchi contro la Russia, Mosca potrebbe “rispondere fornendo armi a lungo raggio ad avversari occidentali in aree sensibili”.

Lukashenko e la minaccia Houthi:
In un’intervista recente, Alexander Lukashenko, stretto alleato di Putin, ha suggerito che Mosca potrebbe fornire sistemi missilistici avanzati, come il Bastion, a gruppi ribelli come gli Houthi per colpire obiettivi occidentali sensibili. Questo scenario amplifica i timori di una risposta asimmetrica da parte del Cremlino.

Intercettazioni russe:
Secondo il quotidiano Izvestia, le forze russe hanno già intercettato missili ATACMS lanciati verso la Crimea, minimizzando così la minaccia immediata di questi armamenti.

Attesa per Trump:
Con l’insediamento di Trump ormai imminente, molti a Mosca considerano l’attuale escalation come temporanea. La presidenza Trump, più scettica sugli aiuti militari all’Ucraina, potrebbe rappresentare un punto di svolta per il Cremlino, influenzando le sue prossime mosse.