I filo-turchi dicono che si preparano a nuove battaglie contro le ‘forze terroristiche’ e che esse includono l’esercito siriano

Il giornale ‘al Monitor‘ riferisce che i ribelli filo-turchi al seguito dei militari turchi inquadrati nell’operazione ‘Eufrate Shield’ (che è iniziata il il 24 Agosto 2016 ed è terminata il 29 marzo), si stanno riorganizzando per ingaggiare future battaglie contro i terroristi e liberare la Siria. Però con il termine ‘terroristi’ loro includono l’esercito siriano.

Per questo ‘al Monitor’  dice che i filo-turchi del Free Syrian Army (FSA)  vedono come un’occasione d’oro’ la fine delle operazioni della Turchia in Siria. Durante l’operazione infatti, i miliziani dovevano sottostare alle indicazioni dell’esercito turco che allora era attento a non rompere le relazioni con la Russia. Ora però dopo l’attacco missilistico americano, il quadro strategico di Ankara è cambiato ed è cominciato un addestramento intensivo vicino alla cittadina di Azaz. Reinizializzate anche le forniture di armi da parte del governo turco ed americano.

Le varie fazioni di FSA hanno stabilito nuovi campi di addestramento nella campagna di Aleppo, vicino al confine turco, per includere il gran numero di combattenti che di recente si sono uniti ai combattenti altamente addestrati che hanno combattuto all’interno dei ranghi dell’FSA. I campi includono corsi sull’uso dei vari tipi di armi e lA formazione fisica.

Questi campi di addestramento sono in funzione da inizio anno.

I nuovi campi di addestramento offrono una formazione più organizzata e le azioni di formazione si sono intensificate dal 1 ° aprile (pressoché con l’inizio della nuova ondata terroristica nella provincia di Damasco ed ad Hama NDR).

In definitiva l’operazione Eufrate Shield è stato solo un cavallo di troia per accedere in Siria in funzione anticurda e secondariamente liberare dall’ISIS quelle aree che dovevano essere ‘ripulite per essere consegnate’ ad altri terroristi, quelli dell’FSA che agiscono come forza-backed della Nato e della Turchia.

Mahmoud Suleiman, il comandante del sultano Muhammad al-Fatah brigata affiliata alla FSA, ha detto ad Al-Monitor:

L’annuncio della Turchia della fine del funzionamento dell’Eufrate Shield dopo aver raggiunto il suo obiettivo principale di espellere ‘da campagna di Aleppo l’ISIS è stata un’occasione d’oro [per noi] per sviluppare le capacità di tutti i nostri combattenti sul l’uso di vari tipi di armi, tra cui leggeri, medi e armi pesanti. [Noi] abbiamo anche cercato di aumentare il livello di forma fisica tra i nostri combattenti in modo che siano meglio attrezzati per combattere battaglie organizzate in futuro.

Varie le sigle che hanno partecipato ed hanno goduto dei nuovi approvvigionamenti. Tra di esse la Brigata Muntasir Billah , la Brigata Samarkand , Liwa al-Ahfad, la 103rd Brigata e la 105th Brigata.

Parlando ad Al-Monitor, il colonnello Haitham Afisi,  comandante della 51 ° Brigata affiliato alla FSA nella campagna di Aleppo, si augura che la formazione della sua brigata  si tradurrà nella formazione di un esercito nazionale basato nella campagna di Aleppo.

Egli ha aggiunto che l’obiettivo principale dietro la formazione della sua brigata è quello di costruire un esercito organizzato con il compito di liberare la Siria da tutte le organizzazioni terroristiche, ed ha aggiutno:

La 51 ° Brigata è una delle fazioni sostenute dagli Stati Uniti nell’ambito di un programma di formazione previsto dal Pentagono.

Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti fornisce aiuto finanziario armi e le munizioni a tre fazioni militari affiliati alla FSA nella campagna di Aleppo che ha anche combattuto sotto Operazione Eufrate Shield. Queste fazioni sono la Brigata al-Mu’tasim  la Brigata al-Hamza  e la 51 ° Brigata.

L’addestramento da addestratori turchi ora è passato ad addestratori dell’FSA che agiscono autonomamente. Anis Haj, il comandante del campo di addestramento di al-Mu’tasim Brigata vicino alla città di Marea ad al Monitor specifica che

I campi di addestramento interno FSA sono in preparazione per le prossime battaglie che FSA porterà contro le organizzazioni terroristiche, esse includono il regime di Assad e le sue milizie di supporto.

Lo stesso Anis Haj riferisce che la prossima battaglia per FSA dovrebbe essere Raqqa ma aggiunge che le varie fazioni ad essa appartenenti, “non sono state informate delle prossime missioni”, il nemico è comunque designato e la ‘strategia’ seguita è quella di liberare terreno per occuparlo stabilmente.

Tutto questo significa che è impossibile che non accadono nuovi scontri in questa guerra infinita proditoriamente mandata avanti da USA ed Europa.

Vietato Parlare

Patrizio Ricci

Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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