Dopo l’attacco aereo Usa contro le forze siriane e alleate a poche decine di km da al Tank (confine siro-iracheno), gli Usa stanno aumentando i loro uomini dislocati nel sud-est della Siria. Ciononostante l’esercito siriano sta avanzando e i combattimenti tra SAA e le forze mercenarie supportate dagli Usa sono in corso.
Nonostante la minaccia di nuovi attacchi aerei della coalizione, l’esercito siriano e i suoi partner continuano ad avanzare in direzione del confine con l’Iraq. La lotta per il sud-est della Siria potrebbe essere presto terreno di un ulteriore aggravamento del confronto tra Damasco e l’Occidente.
Il 20 e 21 maggio nel sud-est della Siria sono stati dispiegati circa 150 uomini delle forze speciali americane e britanniche (SAS). Alcuni video provenienti dai social mostrano chiaramente che non si tratta di istruttori ma di unità di combattimento estremamente mobili, che dovrebbero sostenere materialmente le forze anti-governative in quei luoghi.
Attualmente le forze speciali straniere e le forze mercenarie sono concentrate nella cittadina di Al-TANF ( a 20 km dal confine con la Siria e l’Iraq). In questa località c’è un grande campo di addestramento dove si preparano i militanti per il “Free Syrian Army” (FSA). Gli Stati Uniti hanno chiarito a Damasco, che non permetteranno di costituire una minaccia per la propriaa base.
Il 18 maggio la forza aerea della coalizione guidata dagli Stati Uniti ha attaccato l’avanzata su Al-TANF delle unità siriane. Il comando statunitense ha affermato che ha colpito “dopo alcuni tentativi falliti di dissuadere le forze siriane di avanzare a sud di Al-TANF.”
Il comando americano e britannico ha deciso in tutta fretta di rafforzare il raggruppamento a causa della rapida avanzata delle forze governative. L’obiettivo principale dell’operazione delle forze siriane è sbloccare l’autostrada che da Damasco va a Baghdad: ciò consentirebbe di creare un corridoio via terra per la fornitura di armi e munizioni dall’Iran. La spina dorsale della forza d’attacco siriana che staa avanzando verso al Tanf, è costituita da unità dell’esercito, unità del movimento libanese sciita “Hezbollah” e da miliziani sciiti iracheni. L’offensiva è condotta su due fronti. La prima – dalla provincia di Suwayda verso est lungo il confine siro-giordano. La seconda – da Est Kalamuna verso sud.
Questa regione è controllata dalla cosiddetta ‘opposizione moderata’ che è supportata dagli Stati Uniti, Regno Unito e Giordania. Il trasferimento di unità militari delle forze speciali rappresenta una ulteriore prova della decisione di Washington di mantenere questo territorio così importante sotto il profilo strategico.
Tuttavia, nonostante le minacce, l’offensiva governativa continua. In particolare le milizie irachene sono molto combattive ed hanno preso un paio di piccoli insediamenti nei pressi del bivio di importanza strategica di Zaza. Secondo i media siriani, le forze siriane coadiuvate da quelle alleate, sono già ad una distanza di circa 30 km da Al-TANF . Però si ha notizia che il comando siriano di fronte alle forze dei paesi occidentali che dispongono di risorse infinite , per non aggravare il conflitto hanno deciso di rinunciare ad un attacco diretto alla base di Al-TANF.
Secondo informazioni di esperti russi, gli Stati Uniti vogliono stabilire nella regione un’enclave dell’opposizione armata sotto il controllo della Giordania, che ha buoni rapporti con le tribù locali. Pertanto, se le forze governative lanciassero un’offensiva nel sud-est per cercare di raggiungere il confine giordano e iracheno, è possibile che ne scaturirebbe un grave conflitto.
Il sud-est della Siria è costituito da un deserto scarsamente popolato, con poche oasi, ma la sua importanza strategica non deve essere sottovalutata. Il valore principale di questa regione costituisce il modo più conveniente per raggiungere Baghdad. Il controllo di questa via di facilitazione, renderebbe possibile il trasferimento di attrezzature e armi dall’Iran.
Il Sud-est della Siria è diventato una fonte di problemi, per le relazioni russo-americane. Nel 2016 l’aviazione russa aveva erroneamente bombardato Al-TANF . Si è stati ad un passo dallo scontro perchè intercettare gli aerei russi, si sono sollevati gli aerei della coalizione guidata dagli Usa. Tuttavia, al momento dell’attacco ad Al-TANF erano presenti solo i combattenti addestrati dagli USA e quindi l’incidente fu messo a tacere.
(sunto dall’articolo apparso su Ivestia – 23.05.2017 – “Forze speciali statunitensi sfidano Damasco
I siriani stanno cercando di scoraggiare l’opposizione filo-americana a sud-est del paese”)