L‘obiezione che sento più comunemente fare sul nuovo partito ‘Uniti per la Costituzione’ che in questo momento sta raccogliendo le 110.000 firme necessarie per presentarsi alle elezioni del 25 settembre, è il mancato riferimento esplicito a ‘principi e valori’.
Credo che non ci sia niente di più stupido: quando si è in una guerra in cui viene attaccata la Costituzione stessa (e siamo già a buon punto rispetto al suo disfacimento) le differenze ideologiche passano in secondo piano. Più importante un giudizio chiaro ed una lettura corretta degli eventi, perché qualsiasi valore o principio oggi cade sotto l’autoritarismo di continue emergenze messe in opera (o sfruttate), per imporre le agende del globalismo e dell’ultraliberismo.
Inoltre, la formazione di una nuova composizione politica, è inevitabilmente associata al fatto che strumentalmente il sistema di controllo andrà a pescare su potenziali “punti di vulnerabilità” delle singole persone. È su questi “punti dolenti” che colpisce l’avversario politico.
Non è quindi inaspettato che – con questa metodologia in opera -, anche tra le persone intellettualmente oneste, c’è chi invece mette avanti – ad esempio su Rizzo – obiezioni come ‘ …ma il regime comunista ha fatto milioni di morti’. Io credo che chi solleva questo tipo di obiezioni faccia il gioco del potere. Non si è mai reso conto del contesto e delle forze in campo e quindi combatte con le solite armi, che in fondo sono quelle usate dall’establishment (come sta facendo ora risfoderando il ‘fascismo’ della Meloni…).
Poi c’è una altra cosa: è probabile che questi partiti anti-sistema non avranno un grande riscontro elettorale “a due cifre”, ma se riescono a essere abbastanza rappresentativi, le forze di governo quando andranno a portare le proprie istanze nel parlamento europeo, saranno costrette a tenere debito conto di un crescente umore popolare e quindi mitigheranno la loro agenda. Un 6%, sarebbe già sufficiente, perché consentirebbe di far da freno alla svendita ulteriore del paese.
In particolare, l’obiezione personale sul leader di Ancora Italia Francesco Toscano e responsabile di Visione TV, è la sua passata partecipazione al movimento Roosevelt (con annesse allusioni e narrazioni massonico-complottiste), che in verità propone molte istanze positive e accostabili a molti contenuti dei sovranisti, ma il suo presidente Magaldi è iscritto ad una loggia massonica Grande Oriente Democratico, di cui è il gran Maestro. Inutile dire che logge massoniche non sono tutte uguali, è noto che la sua eccezione è comunemente negativa.
Questo purtroppo è diventato virale. Toscano ha già chiarito in merito alla sua partecipazione al Movimento Roosevelt e ne è uscito fuori da tempo appunto per valutazioni discordanti. Non si è mai iscritto a logge massoniche e in merito è stato molto esauriente, Purtroppo ora tireranno fuori qualunque cosa per screditare, mentre a mio avviso la vita è un percorso e l’uomo matura le sue scelte se ha una coscienza aperta all’osservazione della realtà in tutti i suoi fattori.
E’ inoltre interessante ciò che il Movimento Roosevelt dice di sé: “ha l’intenzione di aggregare i progressisti, i democratici e i libertari di sensibilità socialista (in senso democratico-liberale) di tutte le latitudini politiche, civili e culturali” e che “ha anzitutto l’obiettivo di difendere, rigenerare e promuovere la sovranità popolare sostanziale e non solo formale (…) a partire dal fondamentale (…) territorio italiano ed europeo ed inoltre intende difendere e promuovere l’affermazione ideale e concreta dei diritti stabiliti nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, approvata all’ONU il 10 dicembre 1948 [sotto l’egida di Eleanor Roosevelt], procedendo, laddove occorra, anche ad un loro ulteriore approfondimento e ampliamento intensivo ed estensivo. Di tali diritti universali e inalienabili, il Movimento Roosevelt vuole fare il punto di partenza per la sconfitta di ogni declinazione neoliberista, neoaristocratica e antidemocratica dei processi di globalizzazione in atto.“ (fine citazione – tutto il testo qui)
È da notare che la maggior parte degli attacchi avvengono ora via social, che – come ha detto ieri in una trasmissione televisiva il presidente di Forza Italia Berlusconi -, vengono usati per informarsi dal 60% degli italiani. Quindi la campagna di discredito sarà meno riconoscibile perché condotta da singoli influencer e dalla diffusione ‘virale’ di messaggi propagandistici che tendono a minare la fiducia della popolazione italiana verso la possibilità di una reale alternativa.
Qui Francesco Toscano risponde all’obiezione per l’ennesima volta:
Ognuno si faccia una opinione propria ma visti i precedenti in Italia, il mio consiglio è di fare molta attenzione ai cliché, verificare sempre personalmente, in un mondo che cambia molto rapidamente.
Personalmente condivido ciò che mi ha scritto un amico: “Io seguo molto il canale YouTube Visione TV di Francesco Toscano (e non solo) e di certo posso sbagliarmi ma mi sento di poter dire che vedo in lui una persona semplice, schietta e trasparente e lo stesso potei dire dei collaboratori e dei giornalisti di cui si circonda, molti dei quali adesso iniziano a fare attività politica con lui (per esempio Giorgio Bianchi). Il punto di vista espresso e le notizie che vengono date mi sembrano poi il frutto di un buon lavoro. Come si suol dire: “… dal frutto si riconosce l’albero e, aggiungerei, anche da chi ci circondiamo, sì vede chi siamo”.
patrizioricci @VPnews