Putin ha incaricato il governo, la Banca centrale e Gazprom di iniziare a vendere gas in cambio di rubli a paesi “ostili” entro il 31 marzo. Austria, Germania, Italia, Polonia e altri paesi hanno rifiutato di pagare in rubli in base ai contratti esistenti.
Il decreto corrispondente è stato pubblicato sul sito web del Cremlino. Una relazione su questo tema dovrebbe essere presentata al Presidente il 31 marzo 2022 e successivamente ogni mese. Il primo ministro Mikhail Mishustin, il capo della Banca centrale Elvira Nabiullina e il capo della Gazprom Alexei Miller sono stati nominati responsabili dell’attuazione.
È necessario passare ai rubli “pur mantenendo i volumi di fornitura, i prezzi e i principi di tariffazione stabiliti dai contratti”. In precedenza, i rappresentanti di Austria, Italia e Germania hanno annunciato che non sarebbero passati al pagamento del gas in rubli, poiché la valuta di pagamento è l’euro nei contratti attuali.
“Non vedo questa possibilità. Il contratto con Gazprom non prevede alcuna modifica della valuta in cui vengono effettuati i pagamenti”, ha affermato Pavel Maevsky, capo della PGNiG polacca.
“Non permetteremo che le nostre sanzioni vengano aggirate. Il tempo in cui potremmo essere ricattati con le risorse energetiche è finito”, ha affermato il capo della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
Anche l’ENI dice che è impossibile pagare in rubli
Il capo della compagnia petrolifera e del gas italiana Eni, Claudio Descalzi, ha escluso la possibilità di pagare il gas russo in rubli. Secondo lui, Eni non ha rubli. Inoltre, in base ai contratti attuali, non è previsto il pagamento in rubli.
“L’unico grosso problema è il gas. Ci hanno chiesto di pagarlo in rubli. È diventato molto difficile comprarlo, pagarlo, perché non abbiamo rubli. E questo non è previsto dal contratto, che indica gli insediamenti in euro”, ha detto il responsabile di Eni (citazione da Rbc).
“Non puoi cambiarlo unilateralmente. Ci deve essere un accordo per un tale cambiamento”, ha spiegato Descalza. Ha anche ricordato che il gas dalla Russia all’Italia arriva attraverso il territorio dell’Ucraina. “Ma non sappiamo cosa accadrà in futuro, ad essere onesti”, ha ammesso.
Il presidente Vladimir Putin ha chiesto a Gazprom, al governo e alla Banca centrale di trasferire in rubli i pagamenti per le forniture di gas a paesi “ostili” entro il 31 marzo. I maggiori acquirenti di gas russo si sono già rifiutati di pagarlo in rubli in base ai contratti esistenti.
Chi decide cosa è legittimo e cosa non lo è?
Blocco del fondo sovrano russo, asset nazionali in valuta, congelamento di fondi privati e proprietà di imprenditori russi nel contesto di sanzioni non decise dall’Onu sarebbero legittimi, mentre sarebbero illegittime le contromisure di Mosca.
Cambiamenti in corso d’opera… cambiamenti d’epoca.
VP News
AGGIORNAMENTO:
Sorpresa: la possibilità di pagamento del gas russo in rubli è prevista nei contratti (vedi qui: https://www.vietatoparlare.it/sorpresa-la-possibilita-di-pagamento-in-rubli-e-prevista-nei-contratti/)