In Germania si sta verificando un evento inaudito di notevole gravità, in particolare nel contesto delle ampie proteste degli agricoltori che hanno caratterizzato il paese. L’Germania (AfD), uno dei principali partiti di opposizione (di destra, noto per le sue posizioni euroscettiche, anti-immigrazione e conservatrici), sta affrontando un attacco senza precedenti da parte delle forze al governo. Quest’ultime stanno considerando la possibilità di dichiarare illegale l’AfD, in un tentativo di rimuovere un avversario politico che rappresenta una minaccia significativa per la loro posizione di potere:
L a pubblicazione ‘Remix‘ riferisce che il vicecancelliere e ministro dell’Economia tedesco, Robert Habeck del partito dei Verdi, ha sollecitato un intervento deciso delle autorità di sicurezza nei confronti del partito Alternativa per la Germania (AfD). Secondo Habeck, l’AfD mira a “distruggere la democrazia” e a “trasformare la Germania in uno stato simile alla Russia.”
In un’intervista con la rivista Stern, Habeck ha delineato un piano d’azione per i servizi segreti, la polizia e i pubblici ministeri contro l’AfD. Ha sottolineato la necessità di un’azione sistematica da parte delle autorità di sicurezza, che dovrebbero raccogliere prove, monitorare sottogruppi, individui, eventi e dichiarazioni legati al partito.
Habeck non ha escluso la possibilità di un divieto dell’AfD, ma ha espresso preoccupazione che una tale richiesta potrebbe essere respinta dalla Corte Costituzionale Federale, il che potrebbe finire per favorire l’AfD.
Il ministro ha poi criticato l’AfD, affermando che “gli autocrati di destra vogliono attaccare l’essenza fondante della repubblica” e che “si stanno preparando sistematicamente per trasformare la Germania in uno stato simile alla Russia.” Tuttavia, Habeck non ha fornito esempi concreti a sostegno di queste affermazioni. Al contrario, l’AfD ha proposto l’introduzione di referendum nazionali sul modello svizzero per incrementare la democrazia in Germania.
L’establishment politico tedesco sta dunque reagendo in modo scomposto all’ascesa dell’AfD, che secondo gli ultimi sondaggi ha raggiunto il 24% a livello nazionale, mentre il governo liberale di sinistra al potere sta affrontando un calo di popolarità.
Neuer Umfrage-Knaller: @AfD (24 Prozent) überholt die #CDU bundesweit!
Die #AfD baut ihre starken #Umfrage-Werte weiter aus und liegt jetzt auch #bundesweit vor der CDU! Das #Meinungsforschungsinstitut „#YouGov“ notiert die #Partei erstmals bei 24 Prozent (#Sonntagsfrage). Das… pic.twitter.com/qNwnRC0jZF
— Deutschland Kurier (@Deu_Kurier) January 15, 2024
Nell’autunno del 2024, le elezioni statali nell’Est della Germania vedranno l’Alternativa per la Germania (AfD) in una posizione di notevole forza, essendo attualmente il partito leader nelle preferenze. In stati come la Sassonia, l’AfD potrebbe ottenere risultati così eclatanti da raggiungere la maggioranza assoluta, il che le permetterebbe di governare senza la necessità di formare coalizioni.
Di fronte a questa situazione, il politico dei Verdi, Robert Habeck, ha richiesto un’azione ferma e conforme alle leggi contro l’AfD. Secondo Habeck, questo dovrebbe includere anche intervenire con la punizione rigorosa individuando reati penali nell’azione politica del partito antagonista. Egli sostiene che coloro che mirano a “distruggere la democrazia” debbano essere perseguiti con tutti i mezzi legali a disposizione dello stato di diritto. Habeck afferma che se un partito aspira a “trasformare la Germania in uno stato fascista, dovrebbe essere bandito, indipendentemente dalla sua popolarità”.
Habeck non è l’unico politico a prendere posizione contro l’AfD. Anche il leader del Partito Socialdemocratico (SPD), Lars Klingbeil, ha espresso critiche severe, definendo la leader dell’AfD, Alice Weidel, un'”estremista di destra“. “Penso che sia un’estremista di destra. Ha un ruolo di responsabilità in un partito estremista di destra”, ha dichiarato Klingbeil, sottolineando la sua preoccupazione per l’influenza e le posizioni dell’AfD nel panorama politico tedesco.
Attualmente, l’Alternativa per la Germania (AfD) è stata etichettata come “estremista decisamente di destra” negli stati di Sassonia, Turingia e Sassonia-Anhalt dall’Ufficio Federale per la Protezione della Costituzione, un’agenzia di intelligence nazionale spesso percepita come iperpoliticizzata. A livello nazionale, l’AfD è classificata come un caso “sospetto”. Questa designazione autorizza ampie indagini sui membri e i politici del partito, permettendo alle autorità di sorvegliare le loro e-mail, telefonate e altre forme di comunicazione senza necessità di giustificazioni specifiche. Il solo criterio per questa sorveglianza sembra essere l’appartenenza al partito. Nonostante ciò, l’AfD continua a guadagnare membri, attirando un numero crescente di tedeschi.
Parallelamente, Katharina Dröge, leader del gruppo parlamentare dei Verdi, ha esortato a proteste di massa contro l’AfD. In un’intervista con RND, ha dichiarato: “Ora siamo tutti chiamati – nel nostro ambiente personale, al lavoro, nello sport, quando facciamo shopping – a esprimerci chiaramente contro l’AfD, sottolineando che votare per loro significa sostenere estremisti di destra che rappresentano una minaccia per la democrazia”. Queste dichiarazioni riflettono un clima di crescente polarizzazione e tensione nel dibattito politico tedesco.
Ci troviamo di fronte a un interrogativo cruciale riguardo alla situazione attuale in Europa: cosa sta accadendo ai principi liberali che un tempo erano il fondamento del continente? Questa domanda emerge in un contesto in cui i partiti al governo sembrano concentrare i loro sforzi non più nel sostenerli, ma piuttosto nell’ideare strategie sempre più sofisticate per aggirarli. Questa tendenza solleva preoccupazioni significative sullo stato della democrazia e dei valori liberali in Europa, mettendo in luce un cambiamento allarmante nella direzione politica della vecchia Europa.