Sei caccia F-16 dell’aviazione israeliana hanno lanciato 22 missili guidati contro le strutture del Centro di ricerca siriano nella città di Masyaf e contro obiettivi nel porto di Banias. Lo ha affermato il contrammiraglio Oleg Zhuravlev, vice capo del Centro russo per la riconciliazione delle parti in guerra in Siria.
La stessa fonte riferisce che l’attacco missilistico israeliano è avvenuto la sera di venerdì 13 maggio. Come sempre, gli aerei non sono entrati nello spazio aereo siriano. Zhuravlev ha riferito che la difesa aerea siriana ha distrutto 16 missili e un drone.
Secondo il contrammiraglio Zhuravlev, tre militari siriani e due dipendenti civili sono rimasti vittime dell’attacco aereo. Mentre, due soldati siriani sono rimasti feriti. Inoltre, i magazzini delle attrezzature speciali del Centro di ricerca siriano sono stati danneggiati dai missili.
L’ attacco ha mirato a Masyaf ha colpito un “centro di ricerca” impegnato nel miglioramento dei missili. Israele attacca costantemente questi centri vedendo per sé una minaccia da parte dell’Iran, non considera nemmeno che la Siria è ancora attivamente in guerra contro al Nusra che è protetta dall’occidente nella regione di Idlib. Infatti, lo stesso giorno i terroristi di al Nusra hanno ucciso 10 soldati siriani vicino ad Aleppo (13 feriti) con un missile TOW che ha colpito il pulmino su cui viaggiavano.
Il supporto iraniano è funzionale alla sicurezza siriana e non mira ad attentare direttamente Israele. Finora gli attacchi sono stati tutti israeliani. L’Iran non ha mai reagito significativamente, nonostante sia stato fatto oggetto anche di omicidi mirati.
Secondo il quotidiano locale Al-Watan, uno dei missili – probailmente intercettato – è caduto nelle vicinanze di Masyaf nei campi agricoli, provocando un incendio.
La fonte Avia.pro ritiene che alcuni dei razzi erano missili aerobalistici Rampage ipersonici.
Le immagini di ImageSat che mostrano le conseguenze dell’ attacco del 13 maggio, sono state pubblicate da News.ru.co:
Negli ultimi anni, questo centro, che ospita forze iraniane e filo-iraniane, è stato più volte attaccato dall’aviazione dell’IDF.
L’invio di alcune aliquote di forze russe dalla Siria in Ucraina comporta che la Federazione Russa sta trasferendo alcuni siti alle forze iraniane. Da qui l’ aumento delle aggressioni israeliane in Siria di questi giorni, nonostante il progressivo deterioramento delle relazioni con Mosca. Non è escluso che Tel Aviv miri anche a provocare una reazione iraniana per far naufragare i colloqui di Vienna sul nucleare.
È stupefacente che il mondo stia adottando ogni misura per il sostegno dell’Ucraina mentre la Siria rimane ancora sotto inique sanzioni e con la costante pressione terroristica delle forze proxy occidentali in Idlib.
VPNews