Gli esperti finalmente parlano di Debito Pubblico

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DI FABIO CONDITI

comedonchisciotte.org

Il 3 luglio 2017 si è tenuto alla Camera dei Deputati, un interessantissimo convegno sul Debito Pubblico organizzato dal M5S .

Un nutrito gruppo di esperti economici, di diversa estrazione culturale, si è finalmente riunito intorno ad un tavolo, per discutere di questo annoso problema e tentare di risolverlo.

Hanno parlato per 10 ore del Debito Pubblico, spiegando quanto grosso sia questo problema per l’Italia e di come sia necessario provare ad estinguerlo o per lo meno diminuirlo.

Sono entrati in questioni tecniche raffinatissime e complicate, spiegando che le soluzioni possibili sono poche perché c’è sempre il rischio di turbolenze sui mercati finanziari e che se non proseguiamo con le politiche di austerity, cioè con l’aumento delle tasse, la riduzione della spesa pubblica e le privatizzazioni, risolvere questo problema diventa impossibile.

Visto che anche loro si rendono conto che in questo modo possiamo solo peggiorare, ci hanno però spiegato che è necessario incentivare lo sviluppo economico, per aumentare il PIL, ma solo riducendo la spesa improduttiva per aumentare quella produttiva.

Un po’ come dire “l’acqua è poca quindi cerchiamo di utilizzarla meglio“.

Nessuno, dico proprio nessuno, si è chiesto perché il denaro è scarso, nonostante in realtà non sia più legato all’oro e si possa creare senza alcun problema.

Nessun relatore ha evidenziato che più del 93% di tutta la moneta che usiamo è creata dal nulla dalle banche con i prestiti, per cui il debito è necessario, altrimenti non ci sarebbe più moneta in circolazione.

Ai cosiddetti esperti economici, vorrei solo ricordare alcuni numeri :

  • il Debito Pubblico è oggi pari a 2.270 mld di euro, sul quale lo Stato paga interessi per circa 60/70 mld di euro all’anno (1);
  • il Debito Privato supera i 3.200 ml di euro, sul quale famiglie, aziende ed istituzioni finanziarie pagano interessi pari per circa 100/120 mld di euro all’anno (2);
  • la Moneta totale in circolazione in Italia è pari a 1.668 mld di euro, considerando monete, banconote, depositi bancari anche vincolati fino a 2 anni, obbligazioni e titoli, pronti contro termine, cioè Circolante+M3 secondo i dati della Banca d’Italia aggiornati al marzo 2017.

Quindi, due sole banali considerazioni :

  • il costo totale annuo per interessi è di circa 160/190 mld di euro all’anno, pari a circa il 10% del nostro PIL;
  • tutta la moneta in circolazione non basta neanche per estinguere il Debito Privato, figuriamoci il Debito Pubblico !

Anche ipotizzando di utilizzare tutta la moneta che c’è attualmente in circolazione in Italia, ci rimarrebbe comunque un Debito Pubblico e Privato superiore a 3.500 mld di euro, che ricomincerebbe a crescere.

Nel frattempo però scomparirebbe tutta la moneta in circolazione e l’Italia sarebbe costretta a tornare al baratto.

MA CI SONO O CI FANNO ?

Danno tutti per scontato che l’unico modo di creare denaro sia attraverso il sistema bancario con il debito, mentre invece esiste sempre la possibilità di creare denaro senza debito da parte dello Stato, come fa attualmente quando conia le monete metalliche.

Unici esperti fuori dal coro del debito pubblico come problema principale, sono stati i Prof.ri Alberto Bagnai e Gennaro Zezza.

Il primo ha avuto il merito di ricordare che il debito pubblico non è la causa della crisi economica.

Il secondo ha parlato delle monete fiscali come strumento per uscire dalla crisi dell’economia reale.

Ma nonostante questo, non posso dare loro più di un onorevole 18 accademico, perché non evidenziano mai con forza quali sono le vere cause della crisi economica che stiamo vivendo ormai da anni :

  • Lo Stato non crea più denaro e quindi il debito pubblico cresce automaticamente in modo esponenziale;
  • Il 93% del denaro che usiamo è creato dal nulla dalle banche quando fanno i prestiti, per cui paghiamo continuamente interessi ed aumentiamo il debito privato;
  • Il 90% del denaro creato finisce in bolle immobiliari e speculazioni finanziarie, per cui l’economia reale finisce per essere colonizzata dall’economia finanziaria.

Ovviamente nessuno ha parlato della sovranità monetaria, che lo Stato ha ancora e che potrebbe essere utilizzata per uscire dalla crisi economica subito e senza incertezze : Monete Metalliche superiori a 2 euro, Biglietti di Stato, Moneta elettronica, Moneta fiscale e Monete virtuali.

Uno Stato ha sempre la sovranità monetaria e fiscale, perchè è l’unico soggetto che può individuare strumenti monetari a corso legale validi per pagare le tasse all’interno del proprio territorio.

Questi argomenti sono sempre esclusi da questi dibattiti, danno tutti per scontato che il denaro possa essere creato solo dal sistema bancario, questo non viene mai messo in discussione.

Addirittura il Prof. Rainer Masera ha bollato come un errore il fatto che Bankitalia detenga oggi una quota rilevante del nostro Debito Pubblico (400 mld di euro), perché vanifica quella separazione con il Ministero del Tesoro che aveva reso “finalmente” indipendente la nostra Banca Centrale nel 1981, con il famoso divorzio “inventato” da Beniamino Andreatta.

La possibilità che in questo modo, questa quota di Debito Pubblico possa essere cancellato, non lo sfiora neanche. Il Debito Pubblico non si tocca e noi sappiamo a cosa serve https://comedonchisciotte.org/la-crisi-finanziaria-globale-e-litalia/.

Guardando il Convegno in streaming ad un certo punto però mi sono appisolato ed ho fatto uno strano sogno.

Beppe Grillo, si alza dalla sua sedia e grida verso gli esperti : “Vorrei dire una cosa, il Debito Pubblico E’ una cagata pazzesca!”.

Per novantadue interminabili minuti nella Sala dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati, scende un silenzio irreale, neanche le zanzare osano proseguire con il loro consueto ronzio.

Poi Beppe si ricorda in fondo di essere un comico, e rivolgendosi al pubblico in sala, comincia a spiegare in modo semplice e geniale, come solo lui sa fare, quali sono le vere cause del debito pubblico e cosa bisognerebbe fare per uscire definitivamente dalla crisi economica (3).

Buona visione.

Fabio Conditi     

Presidente dell’Associazione Moneta Positiva www.monetapositiva.blogspot.it

Altri articoli per approfondire : https://comedonchisciotte.org/?s=fabio+conditi

 

NOTE :

(1) – http://www.repubblica.it/economia/2017/06/15/news/nuovo_record_del_debito_pubblico_ad_aprile_a_2_270_miliardi-168142817/

 

(2) – Il Debito Privato di Famiglie (households), aziende (nonfinancial business) e istituzioni finanziarie (financial istitutions) è pari a circa il 200% del PIL, cioè quindi più di 3.200 mld di euro http://worldtoday.altervista.org/debito-aggregato-italia-meglio-molti-altri/

(3) – Trascrivo solo l’ultima parte del discorso di Beppe Grillo :

Lo Stato dovrebbe stampare i soldi, i soldi ci servono per lavorare. Lo Stato dovrebbe dire : ce ne sono pochi? Ne stampo un po’ e li metto un po’ in circolazione. Ce ne sono molti? Ne prendo un po’ e ne brucio un pò. Mantengo la circolazione stabile, i prezzi stabili. I soldi servono per tenere i prezzi stabili, e per farci lavorare, sono pezzi di carta. Però li stampa una S.p.A. (ndr oggi la BCE). Perché i soldi non dovrebbero essere così : Banca d’Italia (ndr oggi la BCE), Governatore (ndr oggi Mario Draghi), pagabili a vista (ndr oggi non c’è più neanche questa scritta)I soldi in un paese civile dovrebbero essere così : Repubblica Italiana e non Banca d’Italia, di proprietà del portatore, e invece di un ca..o di Governatore, Il Capo dello Stato, firma lui. Farebbe una cosa nella vita, che ci potrebbe dare un minimo di soddisfazione”.

Fonte: www.comedonchisciotte.org

L’articolo Gli esperti finalmente parlano di Debito Pubblico  su Come Don Chisciotte – Controinformazione – Informazione alternativa.

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Patrizio Ricci

Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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