Il 30 agosto 2013. Il quotidiano americano The Washington Post per la prima volta ha reso pubbliche le voci di spesa del cosiddetto “black budget” dei servizi segreti statunitensi, facendo riferimento a una copia di un documento ricevuto da un ex ufficiale della CIA Edward Snowden.
Il documento segreto, che consiste di 178 pagine, contiene i rapporti dei servizi di intelligence americani sulle operazioni imminenti e in corso, per le quali hanno chiesto finanziamenti al Congresso. L’anno scorso, il bilancio pubblicamente opaco della CIA, della National Security Agency (NSA) e di altri 14 servizi segreti ammontava a 55 miliardi di dollari. Per l’anno fiscale in corso, il governo ha chiesto 52,6 miliardi di dollari al Congresso per scopi di intelligence. … A questo importo si aggiungono anche 23 miliardi di dollari per l’intelligence militare del Pentagono.
… “I servizi segreti statunitensi subito dopo gli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001, hanno creato un colosso dell’intelligence, che, tuttavia, non è ancora in grado di fornire al presidente informazioni critiche su una serie di minacce alla sicurezza nazionale del paese”, osserva il quotidiano americano.
… Come risulta dal documento, dagli attacchi dell’11 settembre agli Stati Uniti nel 2001 al 2013, il governo ha speso più di 500 miliardi di dollari in intelligence. Mentre la spesa della Difesa più l’intelligence è stata nel 219 di 779 milioni di dollari.
La spesa dell’intelligence statunitense è ora più alta di quanto non fosse al culmine della Guerra Fredda. Ma come ha affermato il direttore dell’intelligence nazionale statunitense James Klepper, “Il mondo moderno è più instabile di quanto non sia mai stato nell’ultimo mezzo secolo. E allo stesso tempo, le spese della comunità dell’intelligence americana non superano l’1% del PIL degli Stati Uniti “.
Secondo esperti esperti: “Il conglomerato dei servizi di intelligence, secondo alcune stime, impiega 854.000 specialisti civili, personale militare e agenti privati. Non solo Engelhardt, ma anche altri attivisti americani per i diritti umani sono convinti che negli Stati Uniti, insieme al governo, al Congresso e al sistema giudiziario, si sia formato un vero quarto potere incostituzionale. Non importa che queste organizzazioni non abbiano capacità procedurali: non sono controllate dalle leggi e non sono limitate dal denaro “.
Gli Stati Uniti da soli assorbono il 25% del PIL di tutto il mondo. Ci si aspetterebbe un grazie a tutto il mondo ed un impegno maggiore per la pace e la concordia tra i popoli.
Questo impegno preso in occasione della seconda guerra mondiale ora è fortemente disatteso in uno stato ove non è più chiaro quali siano i centri di potere prevalenti che determinano la vita politica e le decisioni in politica estera.
@vietatoparlare