Gli USA fanno occhiolino ad al Qaeda, preparano attentati con i proxy contro i russi, ma si dicono disposti di collaborare con la Russia in Siria e nell’artico…

Lo avevo detto già da molti anni, gli Stati Uniti ha finanziato e supportato tutte le formazioni ribelli in Siria, comprese quelle terroristiche e l’ISIS. A questo proposito, sempre più evidenze si sono accumulate nel corso dei tempi.

L’ultima è l’ammissione di James Jeffrey Ex ambasciatore degli Stati Uniti in Iraq e Turchia in una intervista alla TV USA PBS “L’ex ambasciatore James Jeffrey afferma che gli Stati Uniti avevano “canali indiretti” con al-Nusra (al-Qaeda siriana) “attraverso persone nei media, persone nel mondo delle ONG che avevano contatti diretti con loro”. Quindi nei soliti modi…

Dialogo con al Qaeda…

Quindi gli Stati Uniti, hanno avuto un dialogo – anche se indiretto – con al Qaeda, ma erano molto adirati che la Siria avesse favorito chiunque contro le truppe di occupazione USA in Iraq. Almeno questo è quello che ha affermato Jeffrey su Front Line , nella rubrica della PBS.

James Jeffrey ha anche detto che gli Stati Uniti possono perdere in alcuni paesi l’influenza iraniana. Ha detto che il Libano è già perso, gli Stati Uniti possono anche perdere lo Yemen. Ma la Siria è troppo importante.. Ha anche detto che idlib è molto importante. Ed ha  confermato che gli Stati Uniti sanno che la Turchia è il miglior alleato di al Nusra ( alias Tharir al Sham – HTS).

Jeffrey ha persino di sapere che Jolani (il leader di HTS) sta facendo rebranding, ma ha anche espresso la certezza che seppure  Jolani  fa rebranding , i suoi seguaci non l’hanno fatto.

 Quindi ricapitoliamo…

1) USA e UE sono solo indaffarati a nuocere alla Siria;

2) a loro non interessa la popolazione siriana a meno che si metta contro Assad.

Tuttavia, Biden fa sapere che vuole collaborare in Siria…

Collaborazione con la Russia …

Eh si, lo manda a dire tramite Jake Sullivan, assistente del presidente degli Stati Uniti per la sicurezza nazionale – visto l’imminente vertice Putin-Biden che si svolgerà a Villa La Grange a Ginevra, in Svizzera, il 16 giugno – ha parlato delle aree in cui gli Stati Uniti sono pronti a collaborare con la Russia.

Jake Sullivan
Jake Sullivan,

“C’è la questione della stabilità strategica. C’è la Siria e la questione dell’accesso umanitario. Ci sono questioni relative all’Artico. E altri luoghi in cui sarebbe nel nostro interesse trovare una base per lavorare con la Russia”,

ha detto Sullivan a un briefing sull’aereo in rotta dalla Gran Bretagna a Bruxelles.

La trascrizione della conversazione è stata diffusa dal servizio stampa della Casa Bianca.

Molto coerente, non è vero?

Quindi una mano tesa “se questo è nell’interesse di entrambe le parti. “, così sembrerebbe… ma subito dopo Sullivan precisa che …

“Washington si riserva il diritto di inviare un chiaro segnale a Mosca sulle azioni della parte russa, che, secondo le autorità americane, danneggiano gli Stati Uniti”…

E sempre Sullivan , ha aggiunto:

“(…) Vediamo cosa ne viene fuori. Ci sono problemi di stabilità strategica, Siria e accesso umanitario,Ci sono problemi legati all’Artico. Ci sono altre aree in cui sarà nel nostro interesse trovare una base per lavorare con la Russia”.

putin 45

Questo è il quadro… il punto di vista di Putin sugli aiuti umanitari

Putin alle parole di Sullivan quando ha parlato di collaborazione, ma il suo accenno di mettere nella contrattazione di costi – benefici reciproci anche la questione aiuti umanitari ai siriani, alla stregua di interessi strategici, proprio non è andato giù. Ed a questo ha replicato profittando di una intervista al canale televisivo americano Nbc.

Precisamente. a proposito di collaborazione, il presidente russo Vladimir Putin ha detto che “gli aiuti umanitari alla Siria dovrebbero essere inviati tramite l’amministrazione ufficiale di Damasco”, il cui testo dell’intervista è stato pubblicato lunedì sul sito web del Cremlino.

Quindi gli aiuti umanitari devono essere coordinati dal governo di Damasco.

Inoltre, il presidente russo ha tenuto a precisare:

“Per quanto riguarda i valichi di frontiera, la nostra posizione è che è necessario fornire assistenza, come dovrebbe essere in tutto il mondo, come è scritto nelle norme del diritto internazionale umanitario, attraverso il governo centrale, non c’è bisogno di discriminare contro di esso. E se c’è motivo di credere che il governo centrale siriano ruberà o saccheggerà qualcosa sul suo territorio, beh, si metta il controllo delle operazioni sotto la Croce Rossa Internazionale e della Mezzaluna Rossa, affinché controllino tutto. Comunque non penso che qualcuno nel governo siriano sia interessato a rubare qualcosa dagli aiuti umanitari; gli aiuti comunque devono passare attraverso il governo centrale “.

Putin ha anche ricordato l’esistenza di zone in Siria che sono ancora fuori dal controllo di Damasco:

“Per quanto riguarda questi valichi per la consegna degli aiuti umanitari: c’è la zona di Idlib, lì i militanti semplicemente rapinano tutto, le persone vengono ancora uccise e abusate, e niente. Tra l’altro, Al-Tanf è una zona controllata, dall’esercito americano. In questa zona, di recente, abbiamo anche catturato un gruppo di banditi, sono venuti da lì e dicono direttamente che hanno un certo compito in relazione alle strutture militari russe “.

Il capo del Cremlino ha definito disumano il rifiuto dell’Occidente di revocare le restrizioni sulla fornitura di attrezzature mediche e medicinali alla Siria durante una pandemia.

“E ora devi solo organizzare gli aiuti umanitari alle persone indipendentemente da qualsiasi contesto politico. Ma i nostri partner in Occidente, nell’insieme dell’Occidente – sia gli Stati Uniti che gli europei – affermano che non forniranno assistenza ad Assad. Ma cosa c’entra Assad con questo? Aiuta le persone che hanno bisogno di questo aiuto nelle cose più elementari! Dopotutto, le restrizioni non vengono revocate nemmeno quando si tratta di forniture di attrezzature mediche e medicinali, anche in condizioni di infezione da coronavirus. È semplicemente disumano. Niente può spiegare un atteggiamento così crudele nei confronti delle persone “, ha aggiunto il leader russo.

Questo è un botta e risposta a distanza, l’incontro non promette nulla di buono ma è positivo che ci si parli. E’ comunque molto evidente che ci troviamo di fronte ad un paese che segue correttamente le regole della politica internazionale (la Russia), mentre un altro (gli Stati Uniti) continua ad essere convinto che – in base ad un principio di eccezionalità morale e di potenza mondiale – , non ha bisogno di ottemperare alle regole riservate ai comuni mortali.

Il colmo dell’ipocrisia è però che Washington accusi la Russia di non voler far transitare gli aiuti umanitari… Sentiamo cosa diceva nel 2019 , Dana Stroul, Vice Assistente Segretario alla Difesa (DASD) per il Medio Oriente:

“…tramite l’occupazione militare, gli Stati Uniti “possiedono” la “potenza economica” della Siria , ovvero la regione più “ricca di risorse”. E attraverso le sanzioni, può “impedire che gli aiuti alla ricostruzione e le competenze tecniche tornino indietro”, lasciando la Siria nelle “macerie”. (vedi anche qui)

E’ evidente che sarebbe ormai tempo che Stati Uniti dovrebbero assumersi qualche responsabilità su ciò che è successo sta succedendo in Siria  e smettere di incolpare tutti gli altri.
Tuttavia, tutto ciò che vediamo è che vogliono collaborare con la Russia per fare meglio i propri interessi…

proxy USA
US Special Forces with FSA Maghaweer Al-Thawra in Al-Tanf zone.

In Siria è in atto uno scontro diretto USA Vs Russia tramite ‘proxy’

Nel frattempo, con un’altra mano gli Stati Uniti, con i propri militanti ‘proxy’ Maghawir al-Thawra – che addestra nell’enclave di al Tanf, sottratta alla giurisdizione siriana, di imperio -, ha preparato un atto di terrorismo contro la base aerea siriana russa di Hmemim. L’attentato è stato scoperto e i membri della forza di fuoco, arrestati. Questi ultimi hanno parlato e la stampa russa ne ha dato conto apertamente.

Inoltre, nei giorni scorsi nell’area di Hasaka c’è stato un attentato con uno IED contro una pattuglia russa, il bilancio è di un morto e 3 feriti tra i militari russi. Anche in questo caso, gli indizi fanno supporre che l’azione terroristica sia stata guidata o comandata dai servizi segreti statunitensi o turchi. Anche in questo frangente, la stampa russa ha fatto aperta menzione di questo sospetto.

Bene, ora Putin e Biden si incontrano… credo che abbiate capito la situazione…

Per tre volte Biden in un discorso ha scambiato la Libia per la Siria…

Casualità o meno, questo esprime plasticamente il posto che occupa nella mente di Biden la Siria. La Siria è terra di conquista,  – per il presidente USA ed il suo staff – è solo un mezzo per fare qualcos’altro ed un soggetto inesistente, trascurabile, come i desideri delle persone che vi abitano.

Putin nei giorni scorsi ha detto che attualmente i rapporti USA- Russia sono nel punto più basso. Biden ha concordato con questa questa valutazione e dice che la colpa è della Russia…

Biden continua a dire cose così, dice che bisogna trovare un linguaggio comune … al G7 sono d’accordo… non promette niente di buono. Questi grandi uomini credono di essere onnipotenti e la mania di grandezza è il linguaggio comune, solo così si sentono di poter fare i benefattori, a volte… nelle pause tra un conflitto ed un altro e mentre occupano i paesi e dettano le regole….

patrizioricci by @vietatoparlare

Lascia un commento