Gli USA minacciano il Vietnam e la Cina di conseguenze per i rapporti con la Russia

Il presidente russo Vladimir Putin sarà in visita in Corea del Nord il 18 e 19 giugno, subito dopo si recherà in Vietnam. Soprattutto quest’ultima visita sta suscitando prese di posizione da parte degli Stati Uniti, il più grande partner commerciale del Vietnam. Hanoi.

Durante la guerra del Vietnam, il numero di vittime civili è stato molto alto. Secondo le stime, il numero di vittime civili vietnamite varia tra 500.000 e 2 milioni. Altre fonti riferiscono che il conflitto ha causato oltre 5 milioni di vittime, in grandissima parte civili.

Quindi USA e Vietnam sono due paesi con trascorsi molto tristi. E’ quindi sconcertante la veemenza con la quale l’ ambasciata degli Stati Uniti ad Hanoi è esplosa di rabbia dichiarando al Vietnam:

“Nessun paese dovrebbe dare a Putin una piattaforma per promuovere la sua guerra di aggressione e consentirgli altrimenti di normalizzare le sue atrocità”, ha detto lunedì a Reuters un portavoce dell’ambasciata . “Se potesse viaggiare liberamente, ciò potrebbe normalizzare le palesi violazioni del diritto internazionale da parte della Russia” – ed è stata una dichiarazione di rabbia immediatamente condivisa dalla NATO.

L’amministrazione USA è evidentemente molto infastidita perchè il presidente Putin farà tappa in Vietnam dopo il suo viaggio in Corea del Nord, che terminerà oggi.

Ed a stretto giro, il segretario generale Jens Stoltenberg si è unito all’avvertimento, questa volta bersagliando la CINA: “ La realtà è che la Cina sta alimentando il più grande conflitto armato in Europa dalla seconda guerra mondiale… Allo stesso tempo, vuole mantenere buone relazioni con l’Occidente… Bene, Pechino non può avere entrambe le cose… Ad un certo punto, a meno che la Cina non cambi rotta, gli alleati dovranno imporre un costo ”.

In un ulteriore sviluppo, il presidente Putin ha emesso un decreto militare con effetto immediato, nominando nuovi alti ufficiali al Ministero della Difesa. Tra le nomine ci sono Leonid Gornin come primo vice ministro della Difesa, Anna Tsivileva come vice ministro della Difesa, Pavel Fradkov come vice capo del Ministero della Difesa e Oleg Savelyev come Capo di Stato Maggiore del Ministero della Difesa. Questo decreto assegna alla struttura di comando delle Forze Armate russe esperti in questioni asiatiche.

Il Ministero della Difesa russo ha inoltre annunciato che le forze della flotta del Pacifico hanno iniziato il loro dispiegamento in aree designate per un’esercitazione bilaterale che si terrà dal 18 al 28 giugno nell’Oceano Pacifico, nei mari del Giappone e di Okhotsk sotto la direzione dell’ammiraglio Viktor Liina. Questa esercitazione è particolarmente significativa in quanto è la prima volta che viene considerata bilaterale, coinvolgendo navi e forze di diverse nazionalità del comando congiunto delle Forze nel nord-est della Russia.

La dottrina militare russa prevede l’attivazione di un fronte asiatico in caso di guerra totale contro l’Occidente, un segnale chiaro delle crescenti tensioni geopolitiche. La visita di Putin in Vietnam e Corea del Nord, e le relative reazioni internazionali, potrebbero avere implicazioni significative per la stabilità regionale e globale.

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