Gli Stati Uniti hanno supportato e continuano a supportare l’ISIS a tre giorni dell’insediamento del nuovo presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Quanto segue è una sintesi (non letterale) dell’ottimo articolo di Moon of Alabama.
La situazione attuale non è casuale, gli Stati Uniti hanno facilitato e sostenuto l’imminente presa di Deir Ezzor da parte di Deir Ezzor con (almeno) tre misure di supporto:
Il 16 settembre 2016 pgli Stati Uniti hanno condotto un attacco aereo su posizioni SAA sulle colline Tharda a sud dell’aeroporto uccidendo oltre 100 soldati SAA, il raid ha inoltre distrutto un grande magazzino dell’esercito siriano (SAA) e distrutto diversi carri armati e pezzi di artiglieria. Subito dopo l’attacco degli Stati Uniti, l’ISIS ha preso le alture e da allora è li in attesa. Le posizioni conquistate consentono un controllo del fuoco sopra l’aeroporto di Deir Ezzor.
L’esercito degli Stati Uniti ha affermato che l’attacco è stato un errore, ma una relazione d’indagine di tale “errore” indica che l’attacco militare degli Stati Uniti che ha preso di mira SAA, è stato intenzionalemente per rompere l’accordo politico di cooperazione precedentemente sottoscritto con la Russia per combattere ISIS . (
Dopo l’attacco degli Stati Uniti è stato possibile rifornire Deir Ezzor solo via aerea. Gli atterraggi all’aeroporto sono possibili però solo di notte e con rischi molto elevati, pertanto i rifornimenti non sono stati significativi .
Successivamente, nel mese di gennaio 2017, sono avvenuti ulteriori attacchi americani che hanno distrutto la centrale elettrica annessa al giacimento petrolifero di Omar , nei pressi di Deir Ezzor. L’impianto era l’ultimo in grado di rifornire la città.
Quando i piani dell’esercito iracheno per riconquistare la tenuta città ISIS di Mosul sono iniziati nel mese di ottobre, gli Stati Uniti hanno insistito per lasciare un corridoio aperto per lasciare che le forze dell’ISIS fossero facilitate a fuggire da Mosul in direzione di Deir Ezzor. Centinaia se non migliaia di combattenti ISIS hanno utilizzato questo corridoio. Temendo un attacco delle forze dell’ISIS fuoriuscite da Mosul contro Deir Ezzor , Russia e l’Iran sono intervenute con il governo iracheno. E’ stato allora che il premier al-‘Abadi, ha ordinato alle sue forze di mobilitazione popolare (PMU) di interrompere la via di fuga occidentale. Ma è stato troppo tardi dato che significativi gruppi di miliziani dell’ISIS erano già arrivati a destinazione.
(…)
IL supporto attivo e passivo fornito dagli USA, è stato messo in atto per promuovere il piano a lungo termine per facilitare la nascita di un “principato salafita” nell’Iraq occidentale e Siria orientale. Il presidente degli Stati Uniti Obama e il Segretario di Stato Kerry hanno ammesso che hanno permesso all’ISIS di crescere e diffondersi in Iraq e in Siria.
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