L‘articolo di Tommaso Scandroglio pubblicato sul giornale “La Nuova Bussola Quotidiana” affronta la tematica della Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) a Lisbona. L’articolo dal titolo ” GMG, IL VITELLO D’ORO DELL’AMBIENTALISMO (AL POSTO DI DIO) “critica aspramente le iniziative della GMG, in particolare quella denominata “Rise Up” sulla tematica dell’Ecologia Integrale, e l’atteggiamento dei responsabili dell’evento, incluso monsignor Américo Aguiar, che è stato nominato cardinale.
L’articolo descrive la GMG come priva di contenuti di fede e di evangelizzazione, focalizzata invece sull’ambientalismo e la sensibilizzazione sul cambiamento climatico. I giovani partecipanti vengono incoraggiati a discutere di questioni legate all’ambiente, come il riscaldamento globale, scioglimento dei ghiacciai, e inquinamento, piuttosto che affrontare temi di fede e spiritualità.
L’autore critica la mancanza di una prospettiva cristocentrica nell’evento e lamenta che la Chiesa non stia più annunciando Cristo come la risposta alle domande più profonde dell’uomo. Viene sottolineato come monsignor Aguiar abbia negato l’intenzione di convertire i giovani a Cristo durante la GMG, sostenendo invece che la diversità sia una ricchezza e che l’esperienza di Dio possa avvenire anche al di fuori della fede cristiana.
Lo scritto conclude con un’analisi critica dell’ambientalismo cattolico e l’accusa di aver assegnato una dignità personale ad animali, vegetali e cose, mettendo in secondo piano l’importanza dell’essere umano e la sua unicità come creatura superiore nel piano di Dio.
Scandroglio sottolinea che la GMG a Lisbona sembra essere orientata verso una visione laicizzata e ridotta della Chiesa, enfatizzando l’importanza dell’ambientalismo e la sensibilizzazione ambientale, ma tralasciando l’annuncio di Cristo come il Salvatore e la risposta alle esigenze più profonde dell’uomo. Inoltre, il fatto che monsignor Aguiar sia stato nominato cardinale suscita preoccupazione tra i fedeli, che temono il venir meno di una base cattolica fedele nella Chiesa portoghese.
In conclusione, l’articolo critica l’orientamento dell’evento e la mancanza di una prospettiva evangelica, esprimendo preoccupazione per l’evoluzione della Chiesa e dei suoi pastori.
Qui l’articolo in questione: https://lanuovabq.it/it/gmg-il-vitello-doro-dellambientalismo-al-posto-di-dio
E’ rilevante che Riccardo Cascioli nell’articolo della Nuova Bussola Quotidiana , pubblicato il 13 di luglio dal titolo “A Lisbona una GMG senza Cristo. E lo fanno cardinale” denuncia le gravissime parole di mons. Américo Aguiar, responsabile della GMG di Lisbona e appena nominato cardinale, che non vuole assolutamente convertire i giovani a Cristo: «Non vogliamo convertire i giovani a Cristo o alla Chiesa cattolica. Niente di tutto questo, assolutamente».
Prosegue Riccardo Cascioli: “Queste parole, pronunciate nel corso di un’intervista alla Radio Televisione Portoghese (RTP) lo scorso 6 luglio dal vescovo ausiliare di Lisbona, Américo Aguiar, per spiegare il senso della prossima Giornata Mondiale dei Giovani (GMG) che si svolgerà a Lisbona dall’1 al 6 agosto, hanno fatto molto scalpore e provocato giustamente reazioni attonite e indignate. Si dà il caso infatti che monsignor Aguiar non solo è il responsabile della GMG di Lisbona ma figura tra i 21 nuovi cardinali annunciati il 9 luglio da papa Francesco e che riceveranno la berretta rossa nel Concistoro del prossimo 30 settembre”.
E’ evidente che una parte determinante della Chiesa, ovvero chi è responsabile della sua guida, sta copiando e riprendendo tutto ciò che propone l’ONU e il “ricominciamo meglio” e altre iniziative come l’agenda 2030. Senonché questi ambiti sono profondamente anticristiani e ed hanno una concezione darwiniana e persino maltusiana della vita.
La domanda allora è lecita: possibile che in momento storico come questo , in cui le leadership mondiali sono profondamente in crisi ed immaginano in fondo di costruire un futuro meraviglioso senza Dio, la Chiesa riprenda pedissequamente queste agende?
In definitiva; il problema c’è, mentre il giudizio è raro. L’attuale momento storico è da vivere in prima persona con intelligenza e preghiera, sempre affidando noi stessi e le grandi difficoltà della Chiesa, alla Divina Provvidenza.
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