Guerra ucraina: Tra bombardamenti e bombardamenti dei media

In un nuovo rapporto diffuso mercoledì dal Consiglio di Sicurezza russo ( SC ), il presidente Putin afferma che “la Russia deve creare una grande “zona smilitarizzata” in Ucraina, abbastanza grande da garantire che armi a lungo raggio non possano colpire le città russe”.

Dall’inizio del conflitto tra Kiev e Mosca, le aree di confine russe hanno subito numerosi attacchi, inclusi bombardamenti e attacchi con droni e missili da parte delle forze armate ucraine (vedi nota fondo pagina). Un esempio significativo di questi attacchi è stato quello del 30 dicembre, quando Belgorod, una città russa vicina al confine ucraino, è stata presa di mira con lanciarazzi multipli, tra cui l’RM-70 Vampire, una versione avanzata e più potente del sistema sovietico BM-21 Grad.

In dicembre, un attacco particolarmente letale ha provocato la morte di 25 persone, tra cui bambini, e ha lasciato oltre 100 feriti. Un altro grave attacco si è verificato a gennaio, colpendo la città di Donetsk e causando la morte di 27 civili. Entrambi questi attacchi sono stati oggetto di condanna da parte delle Nazioni Unite.

Il presidente russo ha aggiunto: “Questa linea [smilitarizzata] dovrebbe… trovarsi a una distanza tale dal nostro territorio da garantire la sicurezza [delle città russe]”, precisando che si riferiva specificamente “alla protezione da armi di più lunga gittata di fabbricazione straniera”, che “le autorità ucraine usano per colpire città pacifiche”, ovvero obiettivi che non rappresentano un interesse militare o strategico.

La copertura dei media italiani abbraccia la nuova politica estera bellicista 

È sorprendente osservare come, nella giornata odierna, i principali media italiani abbiano riportato (come consuetudine) notizie sulla guerra in Ucraina basandosi esclusivamente su media ucraini, senza la presenza di giornalisti sul campo. Questi titoli mostrano un chiaro compiacimento per gli attacchi ucraini in territorio russo e sulla città di Donetsk, ormai bersaglio di ogni tipo di bombardamento, esaltando persino l’abilità dei cecchini ucraini con titoli come “cecchino ucraino sfiora il record“. A questo si aggiunge l’entusiasmo per la decisione di Biden di sbloccare 60 miliardi di dollari a favore di Kiev.

Contrasto con i principi di pace e non aggressione

Il mutamento nel tono della copertura mediatica non si limita alla situazione in Ucraina, dove inizialmente si sottolineava la distinzione tra l’aggressore e l’aggredito, senza però considerare che anche la parte aggredita, se equipaggiata con armamenti avanzati, può non essere completamente innocua o semplicemente una vittima. Inoltre, come richiamato più volte, non si può pretendere che una narrazione dei fatti sia obiettiva senza esaminare gli antecedenti che hanno determinato una certa situazione. In questo contesto, un esempio lampante di questa evoluzione nell’approccio italiano, che sembra in contrasto con i principi fondamentali della Costituzione italiana, in particolare con l’articolo 11, è rappresentato dalla decisione del ministro Crosetto di impiegare una nave italiana nel Mar Rosso per azioni contro gli Houthi, includendo anche la possibilità di inviare aerei militari.

Escalation del conflitto 

Queste azioni rivelano una convinzione preoccupante, secondo cui solo l’Occidente possiede il diritto di imporre sanzioni, intervenire militarmente e persino occupare territori, contraddicendo apertamente i principi di pace e non aggressione. Questa inedita postura riflette un significativo allontanamento dai fondamenti della politica estera italiana post-bellica, basati proprio su questi principi.

Ciò che sorprende è che queste azioni rappresentano ulteriori passi in avanti nell’innalzamento della tensione e nell’escalation militare del conflitto, visto che verranno utilizzati armamenti sempre più micidiali e quantitativi sempre più ingenti da parte ucraina che inevitabilmente poterà ad una risposta da parte della Russia dello stesso segno ad un gradino più alto, mentre il conto delle vittime nell’esercito russo ed ucraino cresceranno.

Narrazione bellicista 

L’atteggiamento quasi trionfalistico con cui i media trattano la guerra è profondamente stomachevole. La copertura delle notizie sul conflitto in corso dovrebbe essere improntata a una consapevolezza chiara del disastro che i politici italiani ed europei stanno perpetuando, affidando ormai ad un automatismo la deriva bellicista della politica europea.

Invece di cercare una strategia di uscita da questo scenario devastante, le leadership di governo sembrano intenzionate a prolungare un gioco macabro di distruzione e massacro, che alcuni leader sembrano considerare un’opportunità lucrativa per espandere il potere del blocco atlantico e consolidare i diktat sulla società civile. Questa narrazione bellicista, che qualcuno ha adottato come gioco remunerativo, trascura le gravi conseguenze umanitarie e morali del conflitto ed è un segno inquietante della direzione in cui si sta muovendo la storia europea.

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note:

Regione di Belgorod, attacchi contro aree popolate (fonte canale Two Majors):

– Nella regione di Belgorod, nel villaggio di Shchetinovka sono stati sparati 3 colpi di artiglieria e 11 colpi di mortaio. Sempre a Shchetinovka sono stati sganciati 15 ordigni esplosivi da un UAV. Nei villaggi di Ustinka e Naumovka un ordigno esplosivo è stato lanciato dai droni. Il villaggio di Nekhoteevka è stato attaccato da due droni kamikaze. Un UAV nemico è stato abbattuto sopra il villaggio di Novaya Derevnya. Anche nei villaggi di Ustinka, Solntsevka, Nekhoteevka, il nemico ha attaccato con l’aiuto degli UAV, due in ogni villaggio. Non ci sono state vittime o distruzioni in questi insediamenti. Dopo aver respinto l’attacco aereo delle forze armate ucraine il 31 gennaio, nel villaggio di Razumnoye è stata scoperta la distruzione: il tetto di una casa privata è stato danneggiato. Nell’area del villaggio di Blizhnoe, due UAV di tipo aereo sono stati abbattuti dal sistema di difesa aerea. Non ci sono state conseguenze sul campo.

– Nel distretto di Borisov, nel villaggio di Bogun-Gorodok, 8 ordigni esplosivi sono stati sganciati da un UAV. C’è una vittima: un uomo ferito dall’esplosione di una mina e con una commozione cerebrale, che è stato portato all’ospedale cittadino n. 2 della città di Belgorod, dove gli vengono fornite tutte le cure mediche necessarie. In seguito alla caduta di ordigni esplosivi sono state rotte le finestre di un’abitazione privata e danneggiate tre automobili.

– Nel distretto urbano di Valuysky, nel villaggio di Stary Khutor, il nemico ha attaccato con l’aiuto di un drone kamikaze. Non ci sono state conseguenze.

– Nel distretto di Volokonovsky, il villaggio di Tishanka è stato attaccato da un drone kamikaze. A seguito dell’esplosione è stata danneggiata un’infrastruttura delle comunicazioni. Non ci sono state vittime.

– Nel distretto urbano di Grayvoronsky, 4 colpi di mortaio sono stati sparati alla periferia del villaggio di Spodaryushino e 5 colpi di artiglieria alla periferia del villaggio di Poroz. Alla periferia del villaggio di Dronovka, un ordigno esplosivo è stato sganciato da un UAV. Non ci sono state vittime o distruzioni in questi insediamenti. Nel villaggio di Mokraya Orlovka il nemico ha attaccato con un UAV, lanciando un ordigno esplosivo su un’auto ferma accanto al posto di pronto soccorso. Non ci sono stati feriti, l’auto è rimasta danneggiata.

– Nel distretto urbano di Shebekinsky, il villaggio di Novaya Tavolzhanka è stato bombardato da un lanciagranate: sono stati registrati 8 colpi di lanciagranate. Non ci sono state conseguenze. Anche a Novaya Tavolzhanka il nemico ha attaccato con tre droni kamikaze e la loro successiva detonazione. Non ci sono state vittime. In seguito all’attacco sono state distrutte due abitazioni private: le finestre sono state rotte, il garage è stato danneggiato, il tetto e la recinzione sono stati tagliati. Danneggiati anche il monumento alla gloria militare e le linee di fornitura di gas ed elettricità. Il villaggio di Pankov è stato colpito da colpi di mortaio: sono stati registrati 4 arrivi. Nessun danno fatto. A seguito del bombardamento una linea elettrica è stata danneggiata. Ora l’alimentazione è stata ripristinata. Due droni kamikaze si sono schiantati nel villaggio di Belyanka, provocando danni all’escavatore di un’organizzazione commerciale. Non ci sono state vittime. 2 colpi di mortaio sono stati sparati contro il villaggio di Leninsky, 3 colpi di mortaio sono stati sparati contro il villaggio di Krasnoye. Nessuno è rimasto ferito, non ci sono stati danni. Nella città di Shebekino, un’infrastruttura di comunicazione è stata danneggiata dalla caduta di un drone kamikaze. Non ci sono state vittime. Nel villaggio di Sereda un drone kamikaze si è schiantato ed è successivamente esploso. Non ci sono state conseguenze.

– Nel distretto urbano di Yakovlevskij, tre UAV di tipo aereo sono stati abbattuti dal sistema di difesa aerea durante l’avvicinamento alla città di Stroitel. Un altro drone si è schiantato contro un campo e successivamente è esploso vicino al villaggio di Kazatskoye. Non ci sono state conseguenze sul campo.

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