Dai nostri media la rivolta ad Hong Kong viene descritta come una rivolta di pacifici cittadini soffocata brutalmente dalla polizia. In realtà la polizia di Hong Kong è stata, per gli standard internazionali che si occupano di questo tipo di insurrezione, piuttosto contenuta, ma una parte significativa della popolazione di Hong Kong ed i media sembrano credere il contrario. La realtà però adesso è molto diversa: ecco uno scorcio di quelle vicende del famoso blog Moon of Alabama. Non sappiamo se la deriva attuale sia stata anche sospinta o meno dalle autorità cinesi per screditare la rivolta, oppure semplicemente vuol dire che i manifestanti non abbiano bene fatto i loro conti e siano spinti ormai da solo odio anti-cinese. Ciò che è certo però, è che man mano che i manifestanti e i loro istigatori rivelano sempre più chiaramente quanto sia vile il proprio comportamento e la loro etica, il mondo realizzerà solo chi sono le vittime e chi sono gli aggressori. Alla fine gli Stati Uniti, il Regno Unito e altri player impegnati nel tentativo di destabilizzare la Cina attraverso i disordini di Hong Kong perderanno molto più di quanto possano mai sperare di guadagnare. L’articolo è dell’11 dicembre ma rispecchia la situazione attuale con un livello di scontro elevatissimo. E’ da segnalare che la polizia 2 gg fa ha tentato di sgomberare l’università – dove c’è il nocciolo duro della protesta – occupata dagli studenti con decine di arresti. Durante queste operazioni la polizia ha ricevuto addosso frecce e oggetti lanciati con catapulte. Attualmente rimangono 200 studenti barricati nel politecnico.
@vietatoparlare
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La “violenza estrema” non riesce a ottenere più supporto per le proteste
Ad Homg Kong, dopo quasi sei mesi di violente “proteste”, i ribelli anti-cinesi sostenuti dagli USA stanno elevando pericolosamente il livello di scontro.
Oggi ci sono state più di 16 ore di continue violente rivolte da piccoli gruppi di “manifestanti” vestiti di nero:
La leader di Hong Kong Carrie Lam Cheng Yuet-ngor si è rivolta alla stampa dopo una giornata di violenza in cui almeno un manifestante è stato colpito a colpi di arma da fuoco, mentre un altro uomo è stato dato alle fiamme durante gli scontri, mentre gli scontri continuano in tutta la città.Cheng Yuet-ngor ha condannato le azioni dei manifestanti, avvertendoli che è “un pio desiderio” aspettarsi che il governo ceda alle loro richieste politiche in caso di violenza.
I pendolari si trovano ad affrontare il caos e i forti disagi dei trasporti. Le principali arterie stradali di diversi distretti sono state bloccate e i servizi MTR sospesi dopo che gli sui binari della linea East Rail sono stati posti oggetti per fermare il traffico. Inoltre, è stato un incendio è stato appiccato un incendio su un treno a Kwai Fong e i manifestanti hanno vandalizzato diverse altre stazioni.
La furia di oggi arriva dopo che un “manifestante” è morto quando è precipitato da un piano in un garage. I rivoltosi affermano che la polizia è stata coinvolta nell’incidente, ma i filmati di sorveglianza mostrano che l’uomo era da solo e nessuno ha causato in qualche modo l’incidente.
Dopo che le pacifiche “rivoluzioni colorate” non funzionavano più, la violenza è stata forzatamente introdotta come parte di tutte le operazioni di “cambio di regime” degli Stati Uniti. Il ragionamento che ne è alla base è stato illustrato il 30 giugno da un editoriale del New York Times :
Un’idea importante che è circolata nei forum online è ora saldamente radicata nella mia mente. Si chiama ”Teoria della violenza marginale” (暴力 邊緣 論), con essa si sostiene che i manifestanti non dovrebbero usare attivamente o difendere la violenza, ma invece mettere in atto le provocazioni più violente tra quelle ‘non violente’ possibili affinchè esse costringessero la polizia e il governo a superare i loro limiti.
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I manifestanti dovrebbero intensificare intensamente la nonviolenza, forse anche ricorrere a una forza lieve, per spingere il governo al limite.
La violenza contro il governo avrebbe dovuto creare una risposta violenta che avrebbe quindi aumentato il sostegno alle proteste. Questa teoria sembra non funzionare a Hong Kong. Le dimostrazioni legali sono ora ridotte a poche centinaia di persone. Le centinaia di migliaia che hanno partecipato alle prime manifestazioni non arrivano più. Hanno riconosciuto che la “forza mite” dei principali manifestanti è solo violenza insensata e che questi rivoltosi sono completamente irragionevoli.
Oggi hanno bruciato intenzionalmente un uomo che si opponeva verbalmente a loro:
Lunedì sera, Leung Chi-cheung, un padre di due figlie di 57 anni, stava combattendo tra la vita e la morte in ospedale con gravi ustioni al corpo e trauma cranico.
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Il filmato mostrava Leung che si confrontava con i manifestanti, a seguito di una lite.”Durante la disputa, è stato cosparso di liquido infiammabile e dato alle fiamme”, ha detto una fonte della polizia.
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Un’altra fonte ha descritto l’attacco come spietato.“La vittima si è alzata coraggiosamente dopo durante una colluttazione, ma i rivoltosi hanno cercato di bruciarlo vivo”, ha detto la fonte. “Una simile aggressione è disumana.”
Un bambino sponsor americano della rivolta Joshua Wong ha definito chi ha dato fuoco all’uomo come “maghi del fuoco”. Come altri leader dell’opposizione “democratica”, Wong ha rifiutato di condannare la violenza.
Altri rivoltosi hanno aggredito un poliziotto che stava liberando un piccolo blocco stradale . Tra i rivoltosi, uno ha cercato di afferrargli la pistola e ha provocato la reazione dell’agente, che gli ha sparato: Nel video, un funzionario di polizia alle prese [in palese difficoltà nell’immobilizzare ] un manifestante , vedendo un altro manifestante in avvicinamento gli punta la pistola. Quando il secondo manifestante si protende verso la pistola per sottrargliela, l’ufficiale schiva, fa un passo indietro e gli spara nel busto.
Un camionista che stava aspettando che la strada venisse liberata ha applaudito l’azione del poliziotto. Ecco il video dell’incidente.
Oggi la polizia ha arrestato più di 260 rivoltosi. Sfortunatamente saranno probabilmente rilasciati su cauzione e torneranno in strada per continuare le loro violenze.
Il leader di Hong Kong Carrie Lam può e dovrebbe emettere un decreto di emergenza. Fermare un migliaio o più di questi studenti della classe superiore ridurrebbe drasticamente la violenza.
Il grave danno economico che le “proteste” causano ai normali Hong Kong non è più negabile. Una grande maggioranza di loro probabilmente accoglierebbe con favore una risposta più dura ai rivoltosi.