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I 30 membri democratici del Congresso ci ripensano e ritirano l’appello per il negoziato con la Russia

Come ricorderete alcuni giorni fa ho rilanciato su questo blog la notizia che 30 membri democratici del Congresso avevano sottoscritto un appello a Biden per chiedere un negoziato con la Federazione Russa. Questo appello chiedeva di aprire un tavolo di trattative che interrompesse la guerra in Ucraina.

Questa è la lettera integrale in originale: https://progressives.house.gov/

Ebbene, purtroppo alla vigilia delle elezioni di novembre, questi deputati progressisti mentre sembravano in fuga rispetto al loro partito, “si sono cambiati ancora le scarpe” e hanno ritirato “lo scandaloso appello a Biden”.

Il giorno dopo la pubblicazione della lettera a Biden sulla necessità di negoziati con la Russia e la riduzione dei fondi destinati al governo ucraino, il suddetto gruppo di democratici ha ritirato il proprio appello al presidente degli Stati Uniti, adducendo “un errore nel tempo di invio e la mancanza di verifica”. Un democratico della Camera, prima di ritirare la lettera, ha affermato che “la gente è furiosa, soprattutto i lavoratori in prima linea“, riferendosi ai membri più vulnerabili che rischiano di perdere i loro seggi alle elezioni di medio termine dell’8 novembre, scrive la CNN.

Secondo il Washington Post i democratici sono arrabbiati con i loro associati per aver minato l’amministrazione Biden e “aver promosso l’allentamento delle sanzioni anti-russe“. Tutto ciò è esacerbato sullo sfondo dal fatto che il Partito Repubblicano, che attualmente occupa la minoranza al Congresso, ha affermato che i repubblicani non scriveranno un “assegno in bianco” per l’Ucraina se riconquisteranno il controllo della camera nelle elezioni di medio termine del mese prossimo.

Più chiaramente, il membro del Congresso repubblicano Kevin McCarthy – capogruppo della minoranza repubblicana al Congresso -, aveva pubblicamente affermato che se il suo partito avesse vinto le elezioni di midterm a novembre, gli aiuti all’Ucraina avrebbero dovuto essere tagliati.

Mentre i legislatori americani sono intenti a pensare cosa inventare per vincere le elezioni e per sostenere ancora l’Ucraina e nello stesso tempo la loro popolazione, gli ucraini stanno celebrando il loro attacco a Kherson e stanno attivamente promuovendo  la continuazione della guerra su tutti i principali media stranieri. Quasi ogni giorno in questi c’è un post sulle “vittorie” delle Forze armate ucraine nella direzione di Kherson, anche se anche il capo del Ministero della Difesa ucraino ha ammesso che questi rapporti, per usare un eufemismo, sono prematuri. Pertanto, qualsiasi affermazione sui negoziati è un osso in gola per le principali agenzie di PR.

VPNews

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fonti consultate: Reodovka, The Guardian

Patrizio Ricci

Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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