I drammi umani su cui media e Onu ci martellano non sono solo ad Idlib – padre Firas

I drammi umani su cui media e Onu ci martellano sembrano concentrati in Idlib: non è vero, sono in tutta la Siria. Le cause, soprattutto per le sanzioni e la guerra non dichiarata che non cessa tra occidente e Siria. Senza questa guerra – che comporta il supporto ad al Qaeda ed alla Turchia che è connivente – , da tempo non ci sarebbero bombardamenti e profughi da nessuna parte in Siria. Purtroppo di  questa storia drammatica e vergognosa in cui l’occidente ha le mani macchiate di sangue, i media capiscono solo ”i profughi che scappano” e gli effetti dei bombardamenti ma la stessa voce che denuncia continua ad alimentare la guerra.

@vietatoparlare

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Circa gli 800mila sfollati di Idlib e la neonata morta assiderata, gli unici drammi umani di cui ONU e stampa ci martellano: fra Firas racconta come sta TUTTA LA POPOLAZIONE SIRIANA, grazie alle sanzioni e al furto del petrolio.

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Questo è quanto dice padre Firas intervistato da Radio Vaticana il 14 febbraio 2020:

Padre Lutfi: il freddo uccide molti anziani

Sull’emergenza freddo che sta provando tutta la popolazione nel nord della Siria, abbiamo raggiunto telefonicamente ad Aleppo, padre Firas Lutfi, ministro dei Francescani della Regione di San Paolo:
R. Questo freddo ha colpito Aleppo e tutta la regione del nord della Siria. Di notte le temperature si abbassano sotto zero, le persone sono congelate, aumenta l’influenza che colpisce soprattutto bambini ed anziani. Questo mese abbiamo infatti celebrato molti funerali di anziani, morti a causa del freddo, perché mancano il gas e l’olio per far funzionare le stufe, l’elettricità arriva solo pochissime ore al giorno. Davanti a questo scenario soffriamo tantissimo, anche la neve è caduta. I bambini non possono andare a scuola e i genitori li coprono mettendo loro tanti strati di vestiti. Una mamma raccontava che la figliola non riesce a studiare nemmeno a casa. Questa situazione si accumula alle sofferenze di nove anni di guerra, che prosegue nella regione di Idlib.

Le arrivano notizie dalla zona di Idlib controllata dai ribelli?
R. Essendo ministro dei francescani della regione San Paolo sono in continuo contatto con i miei confratelli francescani che sono pastori della piccola minoranza cristiana presente nella regione di Idlib. Sono tre i villaggi cristiani: Knayeh, Yacoubieh e Sdeide. Qui i pastori custodiscono questo piccolo gregge vivendo una carità eroica. Loro distribuiscono i pacchi alimentari a più di 1500 famiglie di tutte le confessioni religiose

Aleppo è vicina alla regione di Idlib dove prosegue l’offensiva governativa, ci sono ripercussioni in città?
R. I missili cadono spesso sulla città di Aleppo, perché quando i gruppi jihadisti si sentono sotto pressione si vendicano non contro le postazioni militari ma contro i civili. Lanciano queste bombe nelle zone abitate da civili

Quindi i profughi che scappano nella regione di Idlib si iniziano a vedere nei dintorni di Aleppo?
R. Sì, certamente, e ci sono delle misure che il governo sta adottando per accoglierli, perché il loro è un ritorno in patria, loro sono pieni cittadini della Siria e godono dei loro diritti dentro il loro Paese.

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