L’Austria ha da tempo un rapporto speciale con la Russia, che risale ai tempi dell’impero austro-ungarico. Negli ultimi anni, questo rapporto è stato rafforzato dal desiderio dell’Austria di diventare un attore chiave nella politica energetica russa. Nel 2018, l’Austria ha firmato un accordo per costruire il gasdotto Nord Stream 2 con la Russia, nonostante l’opposizione di altri membri dell’UE e degli Stati Uniti. Questo gasdotto consentiva alla Russia di bypassare l’Ucraina ed esportare gas direttamente in Europa, dando alla Russia ancora più influenza nella UE (ma fin qui non c’è nulla di negativo in rapporto di reciproca convenienza).
L’Austria è stata anche uno dei pochi membri dell’UE a chiedere la fine delle sanzioni contro la Russia. Nel 2019, il presidente austriaco, Alexander Van der Bellen, ha dichiarato di sperare che l’UE “ritiri gradualmente” le sanzioni contro la Russia. Questa posizione ha messo l’Austria in contrasto con altri membri dell’UE, che vedono le sanzioni come uno strumento importante per contrastare quella che considerano una invasione russa in Ucraina e non la scaturigine di gravi problemi, volutamente non risolti.
Secondo Politico, l’intimo rapporto dell’Austria con la Russia è una minaccia per l’unità dell’UE. L’UE ha lavorato duramente per contrastare “l’invasione russa” in Ucraina, ma i legami dell’Austria con la Russia potrebbero minare questi sforzi. Se l’Austria continua a difendere le azioni della Russia in Ucraina e a spingere per la fine delle sanzioni, altri membri dell’UE potrebbero iniziare a mettere in discussione l’impegno dell’Austria nei confronti della politica estera comune dell’UE. Ciò potrebbe portare a una rottura dell’unità dell’UE e rendere più difficile contrastare l’aggressione russa.
Politico avverte inoltre che le relazioni dell’Austria con la Russia potrebbero rendere più difficile per l’UE negoziare con la Russia su questioni chiave come l’energia e la sicurezza. Se l’Austria è vista come troppo vicina alla Russia, altri membri dell’UE potrebbero essere meno disposti a fidarsi dell’Austria per rappresentare i loro interessi nei negoziati con la Russia. Ciò potrebbe indebolire la posizione negoziale dell’UE e rendere più difficile il raggiungimento dei suoi obiettivi.
Il sito Politico sostiene che l’amicizia tra Austria e Russia potrebbe minare l’unità dell’UE, causando malesseri e dubbi nei confronti della politica estera comune dell’UE. Ciò potrebbe rendere più difficile la negoziazione su temi come l’energia e la sicurezza e indebolire la posizione negoziale dell’UE.
Politico riconosce che le relazioni tra Austria e Russia possono anche essere un’opportunità per costruire ponti tra l’UE e la Russia, se gestite attentamente.
Ma questo è più facile a dirlo che a farlo: in generale, sembra esserci una tendenza ad accettare solo le opinioni e le posizioni dell’establishment europeo e statunitense, escludendo qualsiasi analisi alternative e promuovendo un blocco occidentale per isolare la Russia senza alcuna considerazione per i fatti o la memoria storica.
Ciò che stiamo notando è sempre più che ogni opinione, posizione e ragionamento diverso che non sia quello proposto establishment europeo o statunitense, sia off limit. E addirittura rientrano in questo imperativo anche la posizione degli stati, ove si vuole palesemente realizzare un autoreferenziale blocco occidentale per isolare la Russia, senza alcuna analisi dei fatti r soprattutto senza memoria e connessione tra i fatti.
Ma ci sono due ragioni per cui l’Austria non accetta il diktat UE. In un altro articolo tra l’altro Politico risponde a sé stesso: “Anche se l’Austria ha sostenuto l’Ucraina con ingenti aiuti umanitari, accolto decine di profughi, approvato le sanzioni dell’Unione Europea contro la Russia e criticato pubblicamente Putin per aver violato le norme internazionali, dietro le quinte i legami commerciali tra i due paesi rimangono saldamente intatti, soprattutto nell’ aree dell’energia e della finanza”.
Viene detto anche che: “ Per comprendere le radici della posizione dell’Austria nei confronti della Russia, è utile guardare indietro al 1955. Un decennio dopo la fine della seconda guerra mondiale, il paese rimase occupato dalle quattro potenze alleate e diviso in zone. Per convincere i sovietici a restituire all’Austria la piena sovranità, il paese dovette accettare di sancire nella sua costituzione la neutralità, che la popolazione all’epoca considerava un male necessario”.
In conclusione, l’Austria semplicemente rispetta la propria Costituzione, mentre l’Italia non lo fa. Come vedete, ci sono molte ragioni per cui le critiche all’Austria ed all’Ungheria sono veramente inverosimili…
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