Il 22 gennaio, sotto l’ egida dell’ONU, si terrà a Montreux l’ attesa Conferenza sulla guerra siriana denominata “Ginevra2”

siria-onu-300x183Da www.sibialiria.org

Il 22 gennaio, sotto l’ egida dell’ONU, si terrà a Montreux l’ attesa Conferenza sulla guerra siriana denominata “Ginevra2”
3 gennaio 2014

di Marco Palombo

Il 22 gennaio a Montreux, e non a Ginevra come previsto, si svolgerà la Conferenza di Pace sulla guerra siriana. Saranno presenti le Nazioni Unite, con il segretario generale Ban Ki moon, l’ Unione Europea, la Lega Araba e l Organizzazione per la Cooperazione islamica; insieme a queste istituzioni e ad alcune (non tutte) parti siriane contrapposte, ci saranno 28 paesi, rappresentati in linea di massima dal loro ministro degli esteri. Questi i presenti:

-I cinque paesi membri permanenti del Consiglio di Sicurezza ONU: Russia, Usa, Francia, Gran Bretagna, Cina

-Molti paesi medio orientali e nord africani: Arabia saudita, Qatar, Emirati arabi uniti, Oman, Algeria, Marocco, Libano, Giordania, Irak, Turchia,

-Alcuni paesi europei:Italia, Germania, Svizzera, Svezia, Danimarca, Norvegia, Spagna,

-I paesi che con Cina e Russia compongono il Brics, il blocco delle potenze emergenti:India, Brasile, Sudafrica,

-Altri tre grandi paesi: Giappone, Canada, Indonesia,

Il 24 gennaio a Ginevra nella sede ONU è in programma il primo incontro ufficiale tra delegazioni del governo di Damasco e dell’ opposizione siriana.

Alla presenza di Ladkhar Brahimi, incaricato dall’ Onu e dalla Lega Araba per la crisi siriana, saranno per la prima volta allo stesso tavolo il governo siriano e i rappresentanti di chi ormai da due anni cerca di spodestarlo. La delegazione del governo sarà guidata dal ministro degli esteri Maullem, mentre non conosciamo ancora la composizione della delegazione dell’ opposizione, nonostante Brahimi avesse indicato il 27 dicembre come l’ ultima data utile per comunicare i nomi dei presenti.I futuri passi dopo il 24 gennaio non sono ancora definiti e dipenderanno da come andranno i passaggi precedenti.

Ancora incertezza sulle presenze in Svizzera:

Definitiva l’ esclusione dell’ Iran ?

Tra i paesi che hanno chiesto di partecipare all’ incontro di Ginevra l’ unico che ha diviso le grandi potenze è l’ Iran e, fino a questo momento, i rappresentanti di Teheran non sono compresi tra le delegazioni attese per la Conferenza di Pace.
Il 30 dicembre Maullem, ministro degli esteri siriano, ha affermato che la presenza iraniana è indispensabile (la sua dichiarazione è stata tradotta “deve partecipare ad ogni costo”) ed anche Russia, Italia e Nazioni Unite si sono sempre pronunciate a favore della presenza di Teheran. Ma gli Stati Uniti sono contrari nonostante l’ accordo sul nucleare siglato recentemente sempre a Ginevra.
Quindi l’ Iran per ora non è tra i partecipanti della Conferenza a differenza dell’ Arabia saudita e del Qatar che finanziano e armano gruppi anti Assad e sono al loro interno più autoritari degli iraniani. Alla Conferenza del giugno 2012 per compensare l’ esclusione iraniana fu tenuto fuori dal vertice anche il Qatar che era il principale sostenitore del CNS, allora considerato dall’ occidente come unica opposizione.

Opposizione 1
Attesa a Ginevra la Coalizione Siriana, ma ad inizio gennaio un loro incontro a Istanbul potrebbe riservare clamorose sorprese.

Per ora dell’opposizione ha annunciato la sua presenza la Coalizione siriana, il coordinamento dell’ opposizione riconosciuto dall’ occidente, e la CN ha assicurato che ci saranno tra i suoi delegati gli esponenti dell’ Esercito libero siriano. Il 13 e 14 gennaio è stata annunciata una visita dei vertici della Coalizione a Mosca per un incontro con il governo russo e sarà , se non viene annullato, il primo colloquio ufficiale tra le due parti. Ma in occasione dell’ incontro di Istanbul non sono escluse sorprese. Nelle passate settimane il CNS, la componente più forte della Coalizione e vicina ai Fratelli Musulmani, aveva espresso l’ intenzione di non partecipare al negoziato e di abbandonare la Coalizione nel caso che questa decida di essere alla Conferenza.

Opposizione 2
Curdi e Coordinamento per il cambiamento democratico vorrebbero partecipare a Ginevra2 ma non sono presi in considerazione, veto turco e statunitense?

Alcune aggregazioni politiche della minoranza curda, in particolare il PYd, vorrebbero essere presenti all’ evento ginevrino. Gli esponenti del popolo curdo siriano si oppongono ad Assad ma sono indipendenti dall’ opposizione armata riconosciuta dall’ Occidente ed hanno avuto violentissimi scontri con i gruppi jihadisti (questi ultimi aiutati in alcuni casi anche dall’ Esercito libero siriano). Attualmente controllano alcune zone nel nord del paese ma nonostante questo non saranno a Ginevra.

Escluso anche il Coordinamento per il cambiamento democratico e il suo portavoce Mennah accusa apertamente l’ ambasciatore statunitense Ford di voler disegnare l’ evento secondo gli interessi del suo paese, tollerando inoltre nel conflitto siriano l’ appoggio in denaro e armi di Arabia saudita e Qatar al Fronte Islamico, la formazione combattente per il califfato islamico, che sta egemonizzando la lotta armata ed ha reso quasi inesistente il ruolo dell’ Esercito libero siriano.

Qui si possono leggere (in francese) le parole di Mennah.
Alcune fonti hanno scritto di un incontro al Cairo a fine dicembre tra Coalizione Siriana e Coordinamento per il cambiamento democratico, ma non si hanno conferme del colloquio nè dettagli su una eventuale intesa tra le due opposizioni.

La Conferenza del 22 gennaio ripartirà dalle conclusioni dell’ incontro avvenuto a Ginevra il 30 giugno 2012.

In quella occasione tutti i paesi presenti, membri permanenti del Consiglio di Sicurezza ONU e stati della regione mediorientale, approvarono le conclusioni della Conferenza di pace ma dal giorno successivo le interpretarono in maniera diversa. La dichiarazione finale prevedeva un governo di transizione comprendente esponenti dell’ opposizione e rappresentanti degli ambienti politici che appoggiano il presidente Assad. Le trattative successive però si arenarono immediatamente e Kofi Annan si dimise ufficialmente dal suo incarico il 31 luglio 2012.

Molti gli ostacoli ancora presenti o possibili. Le pregiudiziali che potrebbero divenire pretesto per fermare il cammino del negoziato.

L’ opposizione sostiene sempre che la Conferenza deve partire dall’ abbandono di Assad di ogni ruolo nella Siria futura. Ma l’ attuale presidente non la pensa allo stesso modo e vorrebbe ricandidarsi alle prossime presidenziali previste per il 2014, alle quali sia chiaro potranno candidarsi anche politici suoi oppositori.

Assad invece dichiara che il governo non tratterà con i terroristi, ed è da vedere se in questa definizione comprende solo i combattenti stranieri o tutti i gruppi armati, anche quelli siriani, che sono impegnati nella guerra.

Ma altre giustificazioni potrebbero essere usate per boicottare il negoziato, per esempio esponenti dell’ opposizione hanno chiesto, minacciando in caso contrario di disertare Ginevra, la fine di ogni bombardamento governativo e nell’ ultimo mese sono stati denunciati dagli oppositori di Assad, ripetutamente ma con dettagli spesso inverosimili, raid su Aleppo con conseguenze molto pesanti.

Marco Palombo
2 gennaio 2014

Alleghiamo in chiusura una notizia dell’ Agenzia Nova del 3 gennaio: è iniziato l’ incontro della Coalizione Siriana a Istanbul che avevamo anticipato nel paragrafo “Opposizione 1”:

Siria: iniziata riunione Coalizione nazionale opposizione a Istanbul su partecipazione a Ginevra 2

Il Cairo, 03 gen 11:42 – (Agenzia Nova)
– E’ iniziata a Istanbul, in Turchia, la riunione della segreteria generale della Coalizione nazionale siriana dell’opposizione, convocata per decidere se e come partecipare alla Conferenza internazionale di pace sulla Siria “Ginevra 2”. Secondo quanto riferisce l’inviato dell’emittente televisiva “al Jazeera”, presente sul posto, la riunione durerà due o forse tre giorni.

Nonostante le forti pressioni occidentali per una partecipazione alla conferenza di pace, sono una sessantina su 122 i membri della segreteria che si sono già opposti alla partecipazione a Ginevra 2 e si teme che questa linea possa alla fine passare considerato che sono 82 i membri del Consiglio nazionale siriano presenti nell’assemblea e che questa sigla, formata in buona parte dai Fratelli musulmani, si è già pronunciata contro la partecipazione al vertice previsto per il 22 gennaio in Svizzera. (Cae)

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