Categories: Attualità

Il capo dei ribelli jadisti di Aleppo per la BBC è il comandante del Free Syrian Army.

Yaser Abdulrahim

Nella propaganda messa in atto per cercare in qualche modo ‘di salvare il salvabile’,  scende ancora in campo la BBC. lo fa in maniera a dir poco grossolana.
Sul sito web del più grande e autorevole editore radiotelevisivo del Regno Unito è stato pubblicato un servizio da Aleppo intitolato ” I ribelli si sentono abbandonati da Gran Bretagna e Stati Uniti” che fa acqua da tutte le parti.

Nel video, due cronisti  sono seduti davanti ad un pc portatile e parlano via webcam con il maggiore Yaser Abdulrahim; l’uomo, anch’esso davanti allo schermo del suo notebook, indossa una mimetica che sembra nuova di zecca, è presentato dai giornalisti che lo intervistano come il comandante del Free Syrian Army di Aleppo.

Alle  spalle del maggiore spicca una bandiera coloniale francese della Siria (quella adottata dal Free Syrian Army). Il colloquio sembrerebbe avvenire  tramite PC ma la ripresa viene effettuata fuori campo, con altre telecamere. Nel filmato, sono inseriti alcuni clip in cui vengono mostrati alcuni miliziani alle prese con un cannone montato su un pick-up con l’insegna del raggruppamento terroristico Faylaq Al-Sham.

Cosa c’è di strano? C’è che il maggiore Yaser Abdulrahim presentato dalla BBC come il comandante del Free Syrian Army di Aleppo, non lo è…

[su_panel]Yaser Abdulrahim è comandante (1) dell’ Esercito della Conquista (Faylaq Al-Sham) che raggruppa tutte le milizie jadiste (al Qaeda e Fratelli Musulmani ). [/su_panel]

Inoltre, le operazioni dei ribelli non sono coordinate ad Aleppo dal Free Syrian Army (come si vorrebbe dar a capire)  ma da una sala operativa che si chiama ‘Fatah Halab’. A questa sala operativa fanno capo la maggior parte dei gruppi ‘ribelli’ presenti ad Aleppo (in stragrande maggioranza salafiti) per scambiarsi informazioni , non nuocersi e quando possibile coordinarsi.

Ma anche il Free Syrian Army non è ‘candido’, il gruppo ha effettuato molti attentati e rapimenti a danno della popolazione civile; e inoltre, al Free Syrian Army sono affiliati anche alcune formazioni di al Nusra (al Qaeda) e sopratutto il Fronte Islamico che insegue una ideologia jadista e salafita.
Ciò significa che il FSA è solo un involucro vuoto che va bene sul campo di battaglia come ‘sala operativa’ .

Quindi la BBC ha sbagliato due volte: la prima per aver allestito un set scenico mentendo sulla vera idendità di Yaser Abdulrahim; la seconda perchè utilizzato ancora l’involucro vuoto del ‘Free Syrian Army’  che non ha il suo corrispettivo politico unitario.

Peraltro anche ad FSA sono affiliati gruppi jadisti. quindi è chiaro la sigla Free Syrian Army è il mezzo per permettere indirettamente a Stati Uniti, Francia, Arabia Saudita, Turchia e Qatar di fornire il proprio sostegno senza incorrere nella violazione della risoluzione delle Nazioni Unite n° 2254 del 2015  che vieta il sostegno a gruppi terroristici.

(… al punto 8 recita: ”tutti gli stati membri devono combattere contro ISIS e al-Nusra e tutti gli altri gruppi, o individui che li sostengono”)

Nonostante queste evidenze, prosegue tutta una propaganda che ha bisogno di una ignoranza generalizzata per poter funzionare. I media si curano di ‘accompagnare’ l’opinione pubblica con un percorso in due fasi: la prima ha il compito di ‘decostruire’ la realtà con false premesse, la seconda  si occupa di  ‘divulgare’ al pubblico ‘preparato’  la propria versione romanzata dei fatti: quest’ultima, finora, è stata la prima funzione dell’informazione.

La fiction della BBC che vi abbiamo mostrato è fortemente esempleficativa di come addirittura si ricorra ad ogni mezzo (anche ad una sorta di set cinematografico)  pur  dimostrare come ‘moderati’, i gruppi jadisti ; e l’assedio di Aleppo (dei ribelli), come ”l’assedio del regime”.

Vietato Parlare

 

1 = – per ulteriore conferma: lo dice anche l’agenzia turca Anadolu Agencya

Patrizio Ricci

Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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