Il governo italiano ha legiferato sulla farina di insetti imposta dall’Unione Europea pubblicando 4 decreti. Contengono istruzioni specifiche su cosa riportare sulle etichette di tutti i prodotti destinati al consumo umano. In concreto dovranno specificare se contengono grilli, larve di vermi della farina e cimici.
“Non credo che gli insetti possano competere con i prodotti della dieta mediterranea, ma credo sia importante evitare di confondere il made in Italy con questa farina. Ecco perché abbiamo bisogno di un’etichettatura specifica su questi prodotti”, ha commentato il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.
Il Ministro ha aggiunto che sulle confezioni di tutti questi prodotti dovrebbero essere fornite informazioni chiare, compresi i loro effetti sull’uomo, collocate in scomparti ben visibili e su appositi ripiani in modo che chi non ama mangiarli possa starne alla larga. “Vigileremo sia sul divieto di utilizzo delle farine di insetti nei cibi tipici mediterranei come pizza e pasta, sia sull’etichettatura dei prodotti che le contengono. Chi acquista prodotti a base di farine di insetti deve sapere che c’è il rischio di allergie”, ha detto il ministro della Salute Orazio Scillaci. Da queste parole discende l’intenzione del governo italiano di vietare l’uso degli insetti nella produzione di pasta e pizza. Tuttavia, ciò è contrario alle normative UE, che stabiliscono l’uso di tale farina nella pasta. Per entrare in vigore, i regolamenti dovranno ricevere il via libera dalla Commissione Ue, che ha 90 giorni di tempo per decidere.
Alla fine temo che sicuramente l’Unione Europea annullerà le distinzioni e la discriminazione che il governo italiano pretende di fare in nome del “made in Italy”. Come sempre, il governo accetterà i diktat europei.
Il governo italiano dovrebbe saperlo: la UE sceglie per tutti il prodotto, legifera e poi “forma” i ‘consumatori’ con campagne ad hoc
Sono molto deluso da Bruxelles, L’utilizzo degli insetti per uso alimentare non è qualcosa che proviene dal basso. Come da un po’ di tempo accade, data l’estrema sudditanza dei governi, ciò che i cittadini europei dovrebbero decidere per sè -financo le loro abitudini alimentari- ora viene stabilito dalla Commissione europea,.
Il meccanismo è semplice: così come con la pandemia i governi sono stati costretti a seguire la procedura fallimentare dei lockdown con estremo pregiudizio dell’economia, e indebitandosi pesantemente, successivamente sono loro state imposte una serie di ulteriori scelte disastrose, ben sintetizzate nell’ “agenda 2030”. Poi, per recuperare l’enorme debito accumulato da decenni di finanza speculativa (ricordate ad economia ferma come volavano le borse ?), i governi sono stati costretti ad approvare lo sprofondare dell’Europa intera in una guerra senza senso, facilmente evitabile. Con diverse gradazioni, i vari governi finora succedutisi hanno sempre detto di sì a tutte le esigenze esterne ed hanno mentito sulle problematiche più rilevanti e fondamentali. Non si tratta quindi di negligenza dell’uno o dell’altro partito, ma di incapacità sistemica di usare la ragione per degenerazione strutturale delle istituzioni.
Ora lo schema del ricatto proveniente dalle istituzioni europee si è perfezionato e sono pronte una serie di armi pronte ad essere utilizzate. Se prima l’esigenza di unità era giustificata da una pandemia spacciata falsamente per ‘epocale’ e usata per giustificare l’annullamento di ogni libertà individuale (costituzionalmente garantita), ora l’unità è richiesta dalla guerra e da un nemico attentamente costruito ed a lungo desiderato.
Il condizionale approvazione dei PNRR, il controllo assoluto degli apparati dello stato e dei media, gli scandali ad hoc, faranno rientrare le flebili voci di protesta in ogni caso. In definitiva, i 4 decreti orgogliosamente emanati saranno annullati, a meno che non sarà qualche altro paese europeo a prendere l’iniziativa a cui agganciarsi.
La giustificazione della sovranità per la UE è una eresia ed il governo italiano ha già dimostrato ampiamente di non crederci. “Era necessario che l’eroico diventasse quotid