Focus

Il governo tedesco legalizzerà la cannabis “per uso ricreativo”

Il governo tedesco ha deciso di legalizzare l’acquisto e il possesso di cannabis per uso ricreativo. Il ministro della Salute Karl Lauterbach ha annunciato il piano governativo, il quale, se verrà portato a termine, farà della Germania il secondo Paese in Europa ad aver legalizzato la cannabis e la sua produzione dopo Malta nel 2021.

La decisione è considerata un ulteriore passo nell’attuazione di un progetto che SPD, Verdi e FDP avevano concordato nel loro accordo di coalizione: la vendita controllata di cannabis agli adulti per scopi ricreativi nei negozi autorizzati.

Da Bloomberg: “La Germania consentirà agli adulti di acquistare e possedere fino a 30 grammi di cannabis per uso ricreativo come parte del suo piano per legalizzare l’erba, secondo un documento governativo visto da Bloomberg. Pertanto, il gabinetto ha approvato mercoledì una proposta del Ministero della Salute che consentirà la coltivazione e la distribuzione commerciale di cannabis su licenza e controllo statale.

La più grande economia europea punta a frenare il mercato nero e la criminalità organizzata in materia di droga con la sua decisione. Ci sarà una limitazione all’acquisto e al possesso consentito fino a 30 grammi per il consumo personale, che è superiore alle precedenti proposte.

La coalizione di governo prevede di stabilire un limite alla quantità di THC, la sostanza chimica nell’erba che fa sballare le persone, per gli adulti di età pari o inferiore a 21 anni.

È probabile che la mossa del governo fornisca una spinta alla nascente industria tedesca della cannabis. Aziende come Symbiotic SE e Cantourage hanno presentato ambiziosi piani di crescita.

Potrebbe anche essere una spinta per il governo, che sta pianificando una tassa speciale sulla cannabis. La vendita sarà riservata ai negozi specializzati” (…).

– fine citazione –

Considerazioni

Ovviamente la domanda cruciale è: che idea della vita abbiamo e che prospettiva abbiamo di noi stessi? Credo che il compito dello stato sia facilitare la consapevolezza di sé di ogni persona. Per questo, non credo che sia una buona idea questo ulteriore passo verso una degenerazione dell’umano che le istituzioni stesse stanno alimentando e pianificando costantemente.
Il segno che sia così, è in fondo la stessa intenzione espressa di giustificarsi dicendo che la cannabis sarà concessa per uso ‘ricreativo’, ovvero per facilitare il bisogno di indurre in modo artificiale l’astrazione dalla realtà.

È altrettanto sconcertante che la principale differenza tra cannabis medica e ‘ricreativa’ sia lo status legale, ove per acquistare e utilizzare legalmente la marijuana terapeutica sarà necessaria la prescrizione del medico curante, mentre per scopo ricreativo servirà solo mostrare una carta di identità che attesti l’età. 

Non so valutare in una società cosa questo porterà, ma sono molto dubbioso. Può essere qualcosa per certi aspetti attraente, ma nel tempo, non sarà una scelta indolore.

La Bibbia dice chiaramente: “Ogni cosa mi è lecita, a non ogni cosa è vantaggiosa; ogni cosa mi è lecita, ma non mi lascerò dominare da cosa alcuna.” 1 Corinzi 6:12. Questo vuol dire che anche se una cosa è lecita, se crea una estraneità con il mondo circostanze ed una percezione alterata non è conveniente. E’ chiaro che è in ballo una certa concezione di sé e della vita.

Eppoi, da quando lo stato fa dispensatore di metodi ricreativi? Questo ovviamente non è il suo compito, ma in realtà da tempo si è auto investito di strappare l’uomo dal suo Datore, rinnegando le radici cristiano- giudaiche che hanno creato la civiltà su cui si è costruito ogni cosa.

In definitiva non fa paura la cannabis ma l’uso che se ne farà, e in un mondo come il nostro, in una fase degenerativa, i timori credo siano legittimi. Come sempre, trovare lucidità ed amare è la cosa più difficile nella vita. Il mondo insegue tutt’altro.

VPNews

Patrizio Ricci

Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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