Cultura e Società

Kiev critica l’AIEA ancor prima della diffusione del report sulla condizione dell’impianto di Zaporizhzhia

Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha registrato il tradizionale videomessaggio serale in cui ha valutato negativamente l’ispezione della centrale nucleare di Zaporizhzhia da parte dei rappresentanti dell’AIEA.

La leadership ucraina si è dimostrata scettica rispetto alla missione dell’AIEA presso la centrale nucleare di Zaporizhzhia. Nel tradizionale discorso giornaliero di ieri sera, Volodymyr Zelensky ha affermato che i russi stanno “cercando di trasformare la missione dell’AIEA in un infruttuoso giro per la centrale nucleare“.

Quando abbiamo incontrato il Sig. Grossi e i membri della missione a Kiev, abbiamo convenuto che la missione sarebbe stata accompagnata da giornalisti dei media ucraini e internazionali. Giornalisti indipendenti. Perché il mondo veda la verità. Sfortunatamente, questo non è stato fatto. Anche se promesso. Sfortunatamente, gli occupanti non hanno fatto entrare i giornalisti, ma hanno organizzato una riunione di massa dei loro propagandisti. Sfortunatamente, i rappresentanti dell’AIEA non hanno protetto i rappresentanti dei media indipendenti“, ha detto Zelensky.

Ci auguriamo che la missione tragga comunque conclusioni oggettive sulle circostanze della stazione. E la cosa principale che dovrebbe avvenire è la smilitarizzazione del territorio della stazione. Questo è precisamente l’obiettivo degli sforzi ucraini e internazionali. Ed è un peccato che non abbiamo ancora ricevuto riscontro dall’AIEA“, ha aggiunto. (fonte ucraina: Sud.ua: https://sud.ua/uk/news/publication/248304-zelenskiy-pro-vizit-magate-na-zaes-pogano-scho-mi-poki-ne-pochuli-zaklikiv-vid-magate-schodo-demilitarizatsiyi-teritoriyi-stantsiyi)

Ciò che si nota è che il governo ucraino non appare preoccupato dell’eventualità di un disastro alla stazione. Ciò che invece ha chiesto ripetutamente è che la parte russa lasci l’impianto. Una richiesta meramente politica funzionale al conflitto.

In merito ai giornalisti respinti la parte russa ritiene che tra i giornalisti ci fosse il pericolo concreto della presenza di sabotatori e agenti dei servizi segreti ucraini.
È singolare che Zelensky lamenti che il direttore dell’AIEA , un organismo indipendente dell’ONU, non abbia ottemperato alle sue diposizioni.

Vedremo ora se la comunità internazionale occidentale difenderà la missione, oppure assumerà un atteggiamento funzionale alla guerra, mettendo in pericolo milioni di persone.

Tentativo di sbarco

Mosca afferma che durante la ispezione dell’AIEA le forze ucraine hanno messo in atto un tentativo di riprendere la struttura. L’assalto, furtivo, sarebbe stato messo in atto con 20 imbarcazioni.

Il canale telegram O.d E.G.  dell’analista Stefano Orsi riferisce che in data 1° settembre:

Alle 6:20 ora di Mosca, sulla sponda del fiume tre chilometri a nord-est della centrale di Zaporizhzhia, l’AFU ha effettuato lo sbarco di due gruppi di sabotaggio per un numero totale di 60 persone.

▪️I sabotatori sono stati bloccati da unità della Guardia Nazionale Russa e delle Forze Armate russe. Gli elicotteri dell’aviazione dell’esercito sono stati coinvolti nella distruzione dei gruppi dell’AFU.

▪️Intorno alle 7:00 ora di Mosca, un tentativo di atterraggio AFU su due chiatte semoventi provenienti da Nikopol è stato sventato. Entrambe le navi sono state affondate dai bombardamenti. (…) – fine citazione –

Secondo il giornalista Maurizio Blondet “mentre gli ispettori AIEA giungevano alla centrale nucleare sotto attacco gli ucraini pensavano bene di compiere uno sbarco, conquistare la centrale mentre gli ispettori erano al suo interno, sequestrarli e usarli come scudo umano in modo da rendere inattaccabile dai russi la centrale.” (vedi qui).

VPNews

Patrizio Ricci

Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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