Il martirio: segno di viaggio nella fede – Simposio sui Martiri di Damasco

Nel 1219, San Francesco arrivò ad ‘Acri con le Crociate che partivano dal continente europeo verso il Medio Oriente, ma arrivò in spirito d’amore, tolleranza e pace,
Si incontrò con il Sultano che governava a quel tempo, cioè il Sultano Al-Kamil, il quale diede a San Francesco il permesso di visitare la Terra Santa e le sue chiese esistenti a quel tempo, e arrivò qui, a Gerusalemme, poi partì da Gerusalemme per Betlemme, e tornò a casa sua ad Assisi.

Ma lasciò dietro di sé un piccolo gruppo di frati francescani, i Frati Minori, per stabilire il primo nucleo della presenza francescana in Terra Santa, quel nucleo crebbe, e il loro numero in Terra Santa si aumentò, e da qui, da Gerusalemme partirono verso altre città e anche verso altri paesi, così arrivarono anche in Siria, precisamente a Damasco.

Andiamo insieme da qui, da Gerusalemme a Damasco.

Special Martiri di Damasco – Fra Marwan Dides, ofm- Christian Media Center
Sabato 16 novembre, l’auditorium dell’Immacolata, presso il convento di San Salvatore a Gerusalemme, ha ospitato il simposio dedicato ai martiri di Damasco, canonizzati a Roma il 20 ottobre 2024.

L’incontro, dal titolo “Il martirio. Segno di viaggio nella fede”, ha offerto l’opportunità di riflettere sul profondo significato del martirio cristiano, alla luce della testimonianza donata dai martiri francescani di Damasco.

*******

Il video che vi propongo – già rilanciato dal sito Ora Pro Siria il 21 novembre –   racconta la drammatica vicenda dei Martiri di Damasco, un episodio storico che intreccia fede, persecuzione e resistenza spirituale. Attraverso il contributo di padre Narcis Climas, esperto di storia della Chiesa e archivista, il racconto esplora il contesto storico e le dinamiche che hanno portato al massacro dei cristiani a Damasco nel 1860.

Un contesto di tensione e trasformazione

La narrazione parte dagli eventi in Libano, dove una serie di cambiamenti legislativi introdotti dall’Impero Ottomano, come la promessa di uguaglianza tra cittadini di diverse religioni, generò profonde divisioni. In particolare, la riforma Tanzimat (1839-1856) mirava a modernizzare l’impero ma suscitò resistenze tra le comunità locali, inclusi i drusi e i musulmani conservatori, che vedevano tali leggi come contrarie alla sharia.

Queste tensioni si intensificarono con il coinvolgimento di potenze straniere, come la Francia a favore dei maroniti e l’Inghilterra a sostegno dei drusi, che alimentarono una guerra civile in Libano, poi riversatasi su Damasco.

Il massacro di Damasco: luglio 1860

Il massacro si svolse dal 9 al 17 luglio, quando una folla composta da drusi, beduini e musulmani locali attaccò il quartiere cristiano di Bab Tuma a Damasco. La violenza, iniziata con atti di vandalismo contro le proprietà cristiane, culminò in uccisioni di massa, distruzione di case, chiese e scuole. Tra le vittime si contano migliaia di civili, compresi i religiosi che rifiutarono di rinnegare la propria fede.

Esempio emblematico è quello di padre Emmanuel Ruiz, ucciso mentre cercava di proteggere le sacre specie dalla profanazione. Con lui, sette compagni francescani subirono il martirio in circostanze altrettanto cruente, mostrando una fedeltà assoluta ai valori cristiani.

Conseguenze storiche e spirituali

Il massacro di Damasco ebbe ripercussioni enormi:

  • Demografiche: circa il 20% della popolazione cristiana della città fu ucciso o costretto alla fuga.
  • Politiche: spinse l’Impero Ottomano a cedere alla pressione occidentale, permettendo interventi militari stranieri per ristabilire l’ordine.
  • Religiose: il sacrificio dei martiri divenne simbolo di fede e perseveranza, e il loro esempio continua a ispirare la comunità cristiana.

Invito alla visione:
Il video offre un racconto appassionante e dettagliato di questi eventi tragici. Attraverso immagini, testimonianze storiche e un’analisi approfondita, restituisce l’importanza storica e spirituale di questo sacrificio.

Per approfondire:

A. Le riforme Tanzimat: impatto sulle minoranze religiose.

B. Storia dei martiri cristiani in Medio Oriente: una panoramica.

C. Il ruolo delle potenze europee nei conflitti ottomani: opportunità o strumentalizzazione?