Il blog Ora Zero risponde alla pretestuosa ed artificiosa polemica su ‘ Conte non è stato eletto da nessuno”, dimostrando dati alla mano che anche in precedenza è stato fatto lo stesso ma – a differenza di adesso – con personalità esterne che non godevano di nessuna maggioranza politica.
Vietato Parlare
Quante volte avrete sentito questa critica in un recente passato, rivolta a ognuno degli ultimi quattro Presidenti del Consiglio? Io molte volte. La critica proveniva dalle fila del M5S e dal centrodestra, nei confronti di capi di governi a guida PD. Oggi la situazione si è ribaltata e i simpatizzanti del PD o coloro che non hanno in simpatia tanto i 5s quanto la Lega, rivolgono agli elettori dei due partiti di governo la stessa critica: ma Conte chi lo ha eletto?
La risposta è semplice: non è stato eletto dagli elettori. Non direttamente, almeno. Sappiamo che la costituzione italiana non prevede l’elezione diretta del primo ministro, il cosiddetto premierato, ma impone che il Presidente del Consiglio sia nominato dal Presidente della Repubblica dopo una serie di consultazioni atte a trovare una maggioranza che sostenga il governo. In teoria questo dovrebbe tagliare la testa al toro e smorzare sul nascere qualsiasi discussione. Sennonchè le cose non sono così semplici come potrebbe sembrare.
Con l’avvento della cosiddetta seconda repubblica, il bipolarismo imposto con artifici e piuttosto innaturale in un panorama politico collaudato da almeno cinquanta anni di ininterrotto governo democristiano, ha portato alla formazione preelettorale di due grandi coalizioni, in cui vi si poteva trovare tutto e il contrario di tutto, con la certezza della vittoria di una delle due e con la sicurezza che il premier sarebbe stato il leader della coalizione vincente. Con la legge Calderoli, volgarmente passata alla storia come “porcellum” addirittura veniva in qualche modo ufficializzata la candidatura a premier a priori del leader di coalizione. Il centrosinistra tenne per l’occasione, una serie di primarie per stabilire chi doveva essere il leader, cioè in pratica il candidato premier.
I nodi al pettine sono arrivati quando, con l’entrata in scena del M5s, il bipolarismo si è trasformato in tripolarismo e la certezza della vittoria di una forza politica è venuta meno. Non è un caso che Bersani, capo della coalizione vincente nel 2013 ma con numeri insufficienti per avere una maggioranza, fu il primo premier incaricato, nella seconda repubblica, a non riuscire a formare una maggioranza. Da qui una serie di Presidenti del Consiglio accusati di non essere stati eletti da nessuno: Letta, Renzi, Gentiloni, ai quali aggiungiamo Monti, succeduto a Berlusconi e predecessore di Letta.
Ma allora, il premier non eletto da nessuno? In realtà, a parte qualcuno poco e male informato e i pochi o tanti analfabeti o comunque poco istruiti che credono davvero che il premier venga eletto dal popolo, la maggioranza di coloro che parlano di premier non eletto da nessuno intende dire, per semplicità, perchè nei social devi essere stringato e lapidario perchè altrimenti non ti legge nessuno, oppure per semplice pigrizia mentale, con la frase incriminata qualcosa di leggermente più articolato: premier sostenuto da una maggioranza non espressione della volontà popolare espressa tramite voto!
Dopo le dimissioni di Berlusconi, eletto tramite plebiscito popolare, senza passare da elezioni al governo è andato Monti, sostenuto da una coalizione che vedeva parte del cdx e il PD, sconfitto alle elezioni. Dopo le elezioni del 2013, in luogo di Bersani e di una maggioranza PD-SEL abbiamo avuto Letta sostenuto dal PD e da Forza Italia, avversario del PD e che si era presentato alle votazioni in coalizione con Lega e FdI, e SEL finito all’opposizione. Renzi e Gentiloni, oltre al PD sono stati sostenuti pure da un partito che nemmeno si era presentato alle elezioni ma che si è formato tra fuggitivi di altri partiti che, per convenienza hanno formato un nuovo gruppo parlamentare decisivo per l’ottenimento della maggioranza da parte del governo.
Anche Conte è frutto di un compromesso tra due forze politiche che hanno avuto un buon successo elettorale ma non così buono da permettere loro di governare da soli. Per allearsi ognuno dei due leader ha preteso che non fosse l’altro il capo del governo e così è venuta fuori la candidatura di un personaggio esterno, sia pure vicino al M5s. Un personaggio che alcuni vedono come un semplice prestanome che esegue gli ordini dei due esuberanti leader. Già in passato qualcuno, un certo D’Alema, temendo che candidandosi lui stesso come premier avrebbe spaventato i moderati e quindi di perdere il confronto con Berlusconi, scelse un prestanome come leader di coalizione, un certo Romano Prodi. Peccato [per D’Alema] che poi Prodi si rivelò molto poco manovrabile e poco incline a farsi dettare l’agenda politica da D’Alema, a tal punto che l’ex comunista decise di far cadere il “professore” e andare lui stesso al governo, anche lui con una maggioranza non eletta da nessuno. Corsi e ricorsi storici? Staremo a vedere!
SOURCE:http://www.orazero.org/il-premier-non-eletto-da-nessuno/