Dopo 6 mesi di sanzioni (inutili) a Putin, il rublo è in ottima salute e l’economia russa non è crollata ed addirittura il rublo ha bisogno di deprezzarsi.
L’articolo che segue è di Bloomberg:
La Russia considera l’acquisto di 70 miliardi di yuan ed altre valute per arginare l’ascesa del rublo
La Russia sta valutando un piano per acquistare fino a 70 miliardi di dollari in yuan e altre valute “amiche” quest’anno per rallentare l’impennata del rublo, prima di passare a una strategia a lungo termine per vendere le sue partecipazioni in valuta cinese per finanziare gli investimenti.
Il piano ha ottenuto il sostegno iniziale in una speciale riunione di pianificazione “strategica” dei massimi funzionari del governo e della banca centrale, tra cui il governatore Elvira Nabiullina, il 30 agosto, secondo persone che hanno familiarità con le deliberazioni che hanno parlato in condizione di anonimato per discutere di questioni non pubbliche .
La proposta rappresenta una svolta netta dopo oltre un decennio di politica economica costruita attorno all’accumulo di risparmi in dollari ed euro mentre il Cremlino rivede la sua strategia tra le sanzioni radicali imposte dagli Stati Uniti e dai suoi alleati per l’invasione dell’Ucraina da parte di Vladimir Putin.
Dopo la notizia, lo yuan offshore ha esteso brevemente i guadagni rispetto al dollaro, raggiungendo il massimo della sessione. La lira turca è salita fino all’1% al telegiornale prima di scambiare poco a Istanbul. Anche la rupia indiana ha guadagnato brevemente.
L’approccio evidenzia come le sanzioni abbiano capovolto la strategia economica della Russia, con il congelamento di circa la metà dei suoi 640 miliardi di dollari di riserve valutarie dopo l’invasione di febbraio che ha lasciato il Cremlino senza accesso al denaro che aveva speso anni a risparmiare per una giornata piovosa. Sottolinea inoltre come gli sforzi per diversificare quelle partecipazioni in dollari ed euro per ridurre il rischio di sequestro abbiano avuto solo un effetto limitato. “Nella nuova situazione, accumulare riserve liquide in valuta estera per crisi future è estremamente difficile e non opportuno”, si legge in una presentazione della proposta preparata per l’incontro. Per anni, il Cremlino ha contenuto le spese e risparmiato centinaia di miliardi in dollari, euro e altre valute estere come cuscinetto per isolare l’economia dagli alti e bassi dei prezzi del petrolio.
“I 300 miliardi di dollari congelati non sono stati di alcun aiuto per la Russia; al contrario, sono diventati una vulnerabilità e un simbolo di opportunità perse”, ha affermato la presentazione, in una rara ammissione ufficiale del vero impatto delle sanzioni. Bloomberg ha visto una copia del documento, che non è pubblica, e le persone che hanno familiarità con l’incontro ne hanno confermato l’autenticità. Il governo e la banca centrale non hanno risposto immediatamente alle richieste di commento sul piano.
(Fonte: Bloomberg (https://www.bloomberg.com/news/articles/2022-09-01/russia-mulls-buying-70-billion-in-yuan-friendly-currencies?sref=R17xFhjo#xj4y7vzkg))