Il Santuario della Patrona della Palestina: SUPPLICA

🏰 Il Santuario della Patrona della Palestina: Il Santuario si trova nella città di Deir Rafat, in Israele, tra i monti della Guidea e il mare, a circa 30 km a ovest di Gerusalemme.

🌾 Terra di Bibbia: La zona è ricca di colture e memorie bibliche, situata nella valle della SOREQ.

🙏 Culto Mariano: Da circa 75 anni, questa località è testimone del culto mariano.

🕊 Pellegrinaggi: I cattolici di Terra Santa viaggiano in pellegrinaggio ogni anno alla fine di Ottobre per la festa liturgica dedicata a Maria Regina della Palestina.

🏛 Storia Religiosa: La comunità cristiana si è formata nella valle nella prima metà dell’800 grazie al Patriarca Giuseppe VALERGA e il Patriarca Luigi BARLASSINA.

di Pina Baglioni – ORA PRO SIRIA

La Patrona ha una Sua casa, cioè il Santuario nella città di DEIR RAFAT in una delle più belle località dello Stato d’Israele. Essa è situata tra i monti della Guidea ed il mare, a circa 30 Km a ovest di Gerusalemme, nella valle della SOREQ, ricca di colture e memorie bibliche. Sono circa 75 anni che in quella località è stata data testimonianza del culto Mariano. I cattolici di Terra Santa vanno in pellegrinaggio ogni anno, alla fine di Ottobre, per la festa liturgica dedicata a Maria Regina della Palestina; non solo dalle parrocchie di Giaffa, Ramle e Gerusalemme, ma anche da quelle lontane delle Galilea e fino anche da quelle dei territori palestinesi, specialmente da Betlemme e Ramallah.

In quella valle, nella prima metà dell’800, si costituì una piccola comunità cristiana, sulla grande tenuta acquistata dal primo Patriarca Giuseppe VALERGA, sulla quale il suo quarto successore, il Patriarca Luigi BARLASSINA, avrebbe dato inizio ad una straordinaria storia religiosa. Egli, devoto della Madonna, il 15 Luglio del 1920, durante il suo ingresso solenne nella basilica del Santo Sepolcro, consacrò la Diocesi alla Vergine, chiamandola “Nostra Signora, Regina della Palestina”; e volle che in onore di Maria, nel 1925, fosse costruita una chiesa ed un’opera assistenziale per la gioventù, sulla collina di Deir Rafat.

La festa in onore della Regina della Palestina e patrona della Diocesi del Patriarcato Latino di Gerusalemme fu celebrata, per la prima volta, il 15 Agosto 1928 e ripetuta da allora ogni anno fino al 1971 quando, in concomitanza con l’introduzione della riforma liturgica decisa dal Concilio Vaticano II, venne spostata al 25 Ottobre. I legami fra il santuario di Rafat e L’O.E.S.S.G (Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme), così stretti fin dall’inizio, per volere del Patriarca Luigi Barlassina, sono stati riconosciuti ed istituzionalizzati da Papa Giovanni Paolo II, che con Decreto (EST QUIDEM NOTUM) del 21 Gennaio 1994, ha proclamato la Beata Vergine Maria, Nostra Signora Regina della Palestina.

La prima festività dedicata alla B.V.M. risale al 1933, quando Sua Beatitudine, Mons. Luigi Barlassina, patriarca latino di Gerusalemme, chiese al Papa Pio XI, durante l’anno della redenzione, che la B.V.M. fosse proclamata “Regina della Palestina”. La supplica fu accolta. Da quell’epoca i fedeli della Palestina non hanno cessato di invocarla:

O Maria Immacolata,
dolce Regina del cielo e della terra,
noi qui prostrati ai piedi del Tuo trono regale,
pienamente fiduciosi nella Tua bontà
e nella Tua illuminata potenza,
Ti supplichiamo di volgere
uno sguardo compassionevole sulla Palestina,
terra che è Tua più di ogni altra,
perché Tu l’hai abbellita con la Tua nascita,
con le Tue virtù, con i Tuoi dolori;
questa terra dove Tu hai dato al mondo
il Divino Redentore.
Ricordati che proprio in questa terra
Dio ti ha scelta nostra Madre
e dispensatrice di grazie.
Veglia sulla Tua patria terrena,
avvolgila di una protezione tutta speciale;
dissipa le tenebre dell’errore
là dove ha brillato l’eterno Sole di giustizia.
Fa che si realizzi presto la promessa
del Tuo Figlio Divino di formare un solo gregge
sotto un solo pastore.
Degnati infine di ottenere
per noi tutti la grazia di servire Dio
in santità e giustizia
tutti i giorni della nostra vita,
sicché nell’ora della nostra morte,
per meriti di Gesù e per la Tua materna assistenza,
passiamo dalla Gerusalemme terrena a quella celeste.
Così sia.

Imprimatur, Gerusalemme 1 gennaio 1926 ,
Patriarca ALOYSIUS .

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