Il Vaticano ha ammesso oggi, mercoledì, che ha alterato una foto inviata ai media di una lettera del dimesso papa Benedetto XVI su Papa Francesco. La manipolazione ha cambiato il significato dell’immagine in un modo che ha violato gli standard del settore del fotogiornalismo.
Riprendo l’articolo di NicoleWinfield pubblicato oggi su Associated Press news (qui), nella mia traduzione.
L’ufficio delle comunicazioni del vaticano ha rilasciato la foto della lettera lunedì alla vigilia dell’anniversario quinquennale di Francesco. La lettera è stata citata da monsignor Dario Viganò, capo delle comunicazioni, per confutare i critici di Francesco che mettono in discussione il suo peso teologico e filosofico e dicono che (Francesco, ndr) rappresenta una rottura con l’impostazione dottrinale del papato di Benedetto.
Nella parte della lettera che è leggibile nella foto, Benedetto ha elogiato un nuovo volume di libri sulla teologia di Francesco come prova dello “stolto pregiudizio” dei suoi critici. Il progetto del libro, ha scritto Benedetto, “aiuta a vedere la continuità interiore tra i due pontificati, con tutte le differenze di stile e temperamento”.
Il Vaticano ha ammesso mercoledì a The Associated Press di aver sfuocato le due righe finali della prima pagina dove Benedetto comincia a spiegare che in realtà non ha letto i libri in questione. (Benedetto, ndr) Scrive che non può contribuire alla valutazione teologica di Francesco come richiesto da Viganò perché ha altri progetti da fare.
Un portavoce vaticano, parlando sotto la condizione di anonimato, non ha spiegato perché la Santa Sede abbia sfuocato le linee se non per dire che non intendeva che la lettera fosse completamente rilasciata. Tutta la seconda pagina della lettera, infatti, è coperta nella foto da una pila di libri, con appena visibile la piccola firma di Benedetto, per dimostrarne l’autenticità.
Il contenuto mancante ha alterato in modo significativo il significato delle citazioni che il Vaticano ha scelto di evidenziare, che sono state ampiamente raccolte dai media. Quelle citazioni suggerivano che Benedetto aveva letto i volumi, ne era d’accordo ed ne aveva dato piena approvazione e valutazione. La sistemazione della foto è significativa perché i mezzi di informazione si affidano ai fotografi vaticani per le immagini del papa in eventi che sono altrimenti chiusi ai media indipendenti.
Viganò ha letto le parti della lettera durante una conferenza stampa di lancio del volume, comprese le linee sfocate. Un giornalista che ha partecipato alla presentazione, Sandro Magister, ha trascritto i commenti di Viganò e li ha pubblicati sul suo blog. Ma Viganò non ha letto tutta la lettera. Il Vaticano non ha risposto alla richiesta di vedere il testo completo.
La maggior parte dei media indipendenti, tra cui The Associated Press, seguono standard rigorosi che vietano la manipolazione digitale delle foto.
“Nessun elemento deve essere aggiunto o sottratto digitalmente da una fotografia”, leggere le norme AP, che sono considerate lo standard industriale tra le agenzie di stampa.
Viganò dirige il nuovo Segretariato Vaticano per le Comunicazioni, che ha portato tutti i media vaticani sotto un unico ombrello nel tentativo di ridurre i costi e migliorare l’efficienza, come parte degli sforzi di riforma di Francesco. Il recente messaggio dell’ufficio per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali della Chiesa ha denunciato “notizie false” come male ed ha esortato i media a cercare la verità.
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