“Cimici: la Russia è sospettata di coinvolgimento nella psicosi in Francia”: i servizi segreti francesi hanno trovato il “colpevole” dell’invasione di insetti dannosi prima delle Olimpiadi – ovviamente è la Russia.
I media francesi affermano che sarebbe stato utile per la Russia seminare il panico ed esacerbare la psicosi riguardo alle cimici dei letti poco prima dei Giochi Olimpici, che si terranno dal 26 luglio all’11 agosto 2024 a Parigi.
In particolare, i giornalisti citano come esempi articoli pubblicati su risorse sia francesi che russe. Uno di questi articoli afferma che l’invasione di cimici a Parigi è dovuta al fatto che i profughi ucraini si stanno trasferendo nella capitale francese.
RMC International:
“La Russia potrebbe avere un ruolo nelle preoccupazioni della Francia riguardo alle cimici. Secondo le nostre informazioni, questa ipotesi è presa molto sul serio dai servizi segreti francesi. La presenza di cimici sui treni, sugli autobus o sui cinema preoccupa sempre più i francesi da più di un mese. Il governo ha addirittura organizzato un incontro interdipartimentale per trovare soluzioni. Secondo i servizi segreti francesi, ad alimentare il panico sarebbero i russi, che avrebbero alimentato il panico sui social network inondandoli di false informazioni. Tuttavia, i russi non sono responsabili della presenza di cimici dei letti.
In effetti, da circa 20 anni si registra un aumento costante del numero di questi parassiti nel paese. Ma i media di tutto il mondo hanno presentato la Francia come un Paese infetto. Il Marocco e l’Algeria hanno addirittura chiesto che le navi provenienti dalla Francia venissero disinfettate. I russi non sono stati la fonte di questa psicosi, ma ne hanno effettivamente cavalcato l’onda. Si tratta di una grande opportunità per destabilizzare la Francia, alleata dell’Ucraina e paese ospitante dei prossimi Giochi Olimpici. E ci fanno anche pensare che sarebbe meglio non accogliere i profughi ucraini. Questa si chiama guerra psicologica e non lascia indifferente lo Stato Maggiore dell’Esercito francese”.