Mike Shedlock fa un riassunto dello stato dell’informazione mainstream riguardo i cambiamenti climatici. A fronte del coro unanime dei media che invocano azioni costosissime e immediate per fronteggiare un presunto disastro imminente, i dati scientifici dicono che il fenomeno è difficilmente prevedibile, frutto di fattori largamente indipendenti dalle attività umane, e insensibile ad eventuali azioni che l’uomo può intraprendere. E come dice il Pedante, se una cosa (la propaganda ambientalista) non serve a niente, evidentemente serve a qualcos’altro.
Di Mike Shedlock, 29 gennaio 2019
Vi prego di leggere questo articolo: la NASA si attende un trend di raffreddamento del clima grazie alla bassa attività solare.
“Vediamo un trend di raffreddamento” ha detto Martin Mlynczak del Centro di Ricerca della NASA di Langley. “Al di sopra della superficie terrestre, vicino ai confini dello spazio, la nostra atmosfera sta perdendo energia termica. Se i trend attuali continuano, si potrebbe presto instaurare un’Era Spaziale fredda da record”.
I nuovi dati vengono dal programma della Nasa “Suono dell’atmosfera” che usa la Radiometria di emissioni a largo spettro o strumento SABER, che è a bordo del satellite dell’agenzia spaziale chiamato “Dinamica ed Energetica della Termosfera, Ionosfera e Mesosfera” (TIMED). SABER monitora le radiazioni infrarosse dell’anidride carbonica (CO2) e del monossido di azoto (NO), due sostanze che giocano un ruolo vitale nell’emissione di energia dalla nostra termosfera, il livello più alto della nostra atmosfera.
“La termosfera si raffredda sempre durante il Minimo Solare. È una delle maniere più importanti in cui il ciclo solare influisce sul nostro pianeta” ha detto Mlynczak, che è il ricercatore associato principale per il SABER.
Le nuove scoperte della NASA sono in linea con studi pubblicati dall’Università di San Diego e Northumbia in Gran Bretagna l’anno scorso, entrambi predicevano un Grande Minimo Solare nei prossimi decenni a causa della bassa attività delle macchie solari. Entrambi gli studi predicevano un’attività solare simile al Minimo Maunder che c’è stato tra la metà del diciassettesimo e l’inizio del diciottesimo secolo, ed è coinciso con un periodo noto come la Piccola Era Glaciale, durante la quale le temperature sono state molto più basse di quelle attuali.
Se state pensando che la NASA stia contraddicendo sé stessa, avete ragione – in un certo senso. Dopo tutto la NASA ha anche detto la scorsa settimana che il ghiaccio del mare artico è al suo sesto livello più basso da quando sono iniziate le sue misurazioni. Non si tratta forse di un chiaro segno di riscaldamento globale?
Tutte questo “prova” che abbiamo, nella migliore delle ipotesi, una conoscenza molto sommaria dell’incredibilmente complesso sistema climatico terrestre.
Quindi quando i media mainstream e il venditore di crediti di carbonio Al Gore, trafelati, vi mettono in guardia sul fatto che dobbiamo fare qualcosa per il cambiamento climatico, dovete fare un passo indietro, prendere un bel respiro, e rendervi conto che non abbiamo la conoscenza, l’abilità o le risorse per avere un effetto significativo sul clima della Terra.
Un sistema incredibilmente complesso
Vedete qual è il problema? Gli allarmisti prendono una variabile, la concentrazione di CO2, che è solo una piccola parte di cicli estremamente lunghi, e fanno previsioni nel futuro remoto basandosi su di essa.
Quando ero alle scuole medie, gli allarmisti erano preoccupati dal raffreddamento globale. Mi diverto a ricordare di aver discusso durante la lezione di scienze sulla necessità di spargere fuliggine sopra il ghiaccio artico per fermare l’avanzata dei ghiacciai.
L’ultimo rapporto del Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico (IPCC) dice che abbiamo solo 12 anni per salvare il pianeta. Ovviamente ha scatenato le solite reazioni frenetiche e ridicole.
L’NBC News ci ha regalato questa perla: “Un’ultima disperata correzione per il riscaldamento globale? Un’eruzione di un vulcano creata dall’uomo, per raffreddare il pianeta”. L’articolo proclamava che “Gli scienziati e alcuni ambientalisti credono che le nazioni dovrebbero imitare i gas vulcanici come ultimo disperato tentativo di proteggere la terra dall’estremo riscaldamento”.
Geo-ingegneria: ignorare le conseguenze
“Watts Up With That” (il più famoso sito mondiale sul riscaldamento globale NdVdE) discute la Geo-ingegneria: ignorare le conseguenze.
“Dal 1940 fin quasi al 1980, la temperatura media globale è scesa. Le preoccupazioni politiche e il presunto consenso scientifico si focalizzavano sul raffreddamento globale. Gli allarmisti dicevano che poteva essere la fine dell’agricoltura e della civiltà. Il giornalista Lowell Ponte scrisse nel 1976 nel suo libro “Il Raffreddamento”:
Il problema allora era – e lo è ancora – che le persone sono istruite secondo la falsa filosofia dell’uniformitarismo: la fallace convinzione che le condizioni climatiche sono sempre state e saranno sempre come sono ora, e qualsiasi cambiamento naturale avverrà in periodi di tempo lunghi.
Di conseguenza, la maggior parte delle persone non capisce che il raffreddamento era parte di un ciclo naturale di variabilità climatica, o che i cambiamenti sono spesso enormi e repentini. Solo 18.000 anni fa eravamo nel bel mezzo di un’Era Glaciale. Poi, la maggior parte del ghiaccio si è sciolta e i livelli dei mari sono saliti di 150 metri, perché faceva più caldo per quasi tutti gli ultimi 10.000 anni rispetto a oggi.
Durante il “pericolo” del raffreddamento, le proposte di geo-ingegneria includevano:
* costruire una diga sullo Stretto di Bering per bloccare le acque fredde dell’Artico, per riscaldare il Nord Pacifico e le latitudini intermedie dell’Emisfero Nord;
* spargere fuliggine nera sul ghiaccio artico per facilitare il suo scioglimento;
* aggiungere anidride carbonica (CO2) all’atmosfera per alzare le temperature globali.
“Portare l’anidride carbonica fuori dall’atmosfera”, come caldeggiato dall’IPCC nella sua conferenza stampa dell’8 ottobre è altrettanto folle. I dati storici mostrano che, con 410 parti per milione (ppm), il presunto livello di CO2 attualmente nell’atmosfera, siamo vicini al minimo degli ultimi 280 milioni di anni. Mentre le piante evolvevano nel tempo, il livello medio era di 1.200 ppm. Ecco perché le serre commerciali aumentano il livello di CO2 a questo livello per incrementare la crescita delle piante e la produzione di quattro volte.”
L’IPCC ha sbagliato tutte le previsioni che ha fatto fin dal 1990. Sarebbe un grave errore usare le sue ultime previsioni come pretesto per iniziare esperimenti di geo-ingegneria con l’unico pianeta che abbiamo.
Il riscaldamento globale varia moltissimo
Inoltre, vi prego di considerare l’articolo: Un tempo atmosferico estremo non è la prova del riscaldamento globale, la NASA sul raffreddamento globale:
“Per capire la grande confusione riguardo al riscaldamento globale o al cambiamento climatico, la mia guida più lucida è stata Richard Lindzen – un ex professore di meteorologia Alfred P. Sloan al MIT e membro dell’Accademia Nazionale USA delle Scienze – e il suo ormai famoso discorso per la Fondazione per la Politica del Riscaldamento Globale lo scorso 8 ottobre.
In pochi soli passaggi del suo discorso, Lindzen ha cristallizzato nella mia mente il perché la chiesa del riscaldamento globale sbaglia così tanto riguardo ai suoi dogmi.
I promotori del riscaldamento globale hanno alimentato la percezione nell’opinione pubblica che la scienza del cambiamento climatico sia piuttosto semplice. Ci sarebbe un fenomeno da spiegare (“temperatura media globale”, o GAT, che, dice Lindzen, è un concetto completamente a-scientifico) e ci sarebbe una spiegazione per esso: la quantità di CO2 presente nell’atmosfera.
LA GAT è solo uno di molti importanti fenomeni per misurare il sistema climatico, e la CO2 è solo uno tra molti fattori che influenzano sia la GAT sia tutti gli altri fenomeni.
La variazione della GAT causata dalla CO2 è probabilmente al massimo del 2 per cento, ma gli allarmisti climatici la dipingono come “manopola di controllo”.
La maggior parte delle persone confonde facilmente il meteo (che si occupa di variabili a breve termine e su scala locale, come la temperatura, l’umidità, le precipitazioni, il vento, la nuvolosità e altre) con il clima (le stesse variabili ma a lungo termine, su larga scala) e pensa che i fenomeni meteorologici siano guidati dai fenomeni climatici; ma non lo sono.
Di conseguenza, come dice Lindzen, l’attuale narrazione popolare riguardo questo sistema è questa: il clima, un sistema complesso con molti fattori, può essere riassunto con una sola variabile, la variazione della temperatura media globale, ed è principalmente controllato dalla perturbazione dell’1 o 2% del bilancio energetico a causa di una singola variabile – l’anidride carbonica – tra le molte variabili di importanza paragonabile.”
Il grande freddo
Sapevate che è appena avvenuto il più grande evento biennale di raffreddamento globale?
“Sareste sorpresi se vi dicessi che il più grande evento biennale di raffreddamento globale dell’ultimo secolo è appena avvenuto? Tra il febbraio del 2016 e il febbraio 2018 (l’ultimo mese disponibile) la temperatura media globale è scesa di 0,56°C. Bisogna tornare al 1982-84 per trovare un calo di temperature simile, 0,47°C – anche questo durante l’era globale di raffreddamento. Tutti i dati di questo testo vengono da GISTEMP Team, 2018: GISS Surface Temperature Analysis (GISTEMP). NASA Goddard Institute for Space Studies (dataset accessed 2018-04-11 at https://data.giss.nasa.gov/gistemp/). Si tratta della fonte classica utilizzata dalla maggior parte dei report giornalistici sulle temperature medie globali.
Il Grande Freddo del 2016-18 è composto da due Piccoli Freddi: il più grande calo di 5 mesi mai visto (tra febbraio a giugno 2016) e il quarto di sempre (da febbraio a giugno 2017). Se dovesse capitare un evento simile tra febbraio e giugno 2018, porterebbe le temperature medie globali al di sotto della media degli anni ’80. Il febbraio 2018 è stato più freddo del febbraio 1998. Se qualcuno volesse sostenere che la ragione dei recenti periodi record di raffreddamento è che le temperature globali stanno diventando più instabili, sappia che non è vero. La variabilità delle temperature mensili medie globali a partire dal 2000 è solo i due terzi di quella che è stata tra il 1880 e il 1999.
Niente di tutto questo è un dato contrario al riscaldamento globale. Gli anni ’50 sono stati l’ultimo decennio più freddo del precedente, i successivi cinque decenni sono stati tutti in media più caldi di quello precedente. I cicli di raffreddamento biennali, anche se da record, sono solo rumore statistico rispetto al trend di lungo periodo.
Quello che sostengo è che i dati statistici di raffreddamento che contrastano il trend generale non ottengono alcuna attenzione da parte dei media. I numeri del riscaldamento medio globale vengono pubblicati mensilmente. Se mostrano un nuovo record per l’anno più caldo mai visto, ecco una notizia importante. Se mostrano un grande aumento rispetto al mese precedente, o allo stesso mese dell’anno precedente, ecco una notizia importante. Se rappresentano una sequenza di mesi o anni di riscaldamento, ecco una notizia importante. Quando mostrano un qualsiasi raffreddamento – e ci sono stati più mesi di raffreddamento che di riscaldamento da quando è iniziato il riscaldamento antropico – non c’è alcuna notizia da riportare.”
Bombardati da spazzatura
Naturalmente non lo sapevate, a meno che seguiste la NASA o siti come Real Clear Markets o Watts Up With That.
Nel frattempo, siamo tutti costantemente bombardati da autentica spazzatura come l’affermazione di Al Gore secondo cui le carovane di migranti sono vittime del riscaldamento globale.
E naturalmente, i media sono totalmente servili nei confronti della campagna pubblicitaria di Alexandria Ocasio-Cortez per il “New Green Deal” (nuovo accordo verde, NdVdE), visto che anche lei è una credulona secondo cui il mondo finirà in 12 anni se non affrontiamo il cambiamento climatico.
Il Guardian e l’Intercept sono felici di promuovere queste sciocchezze come ovviamente lo è la totalità dei media mainstream.
Campanelli di allarme
Quando ero alle elementari suonavano grandi campanelli di allarme sul raffreddamento globale. Alle superiori i campanelli erano per la crescita della popolazione. Poi è arrivata la scarsità di cibo seguita dall’esaurimento della produzione di petrolio.
Ora la crisi du jour è il riscaldamento globale. C’è sempre qualcosa!
Il disturbo mentale da CO2
Watts Up With That definisce giustamente l’isteria da riscaldamento globale come disturbo mentale da CO2.
Si tratta di un eccellente sommario dello stato delle cose, quindi per favore dateci un’occhiata.
Infine, anche se credete ancora che il riscaldamento globale causato dall’uomo sia una minaccia, per favore considerate l’idea che i governi non faranno nulla di sensato a riguardo.