USA

In un mondo dominato da forze distopiche, l’uccisione dello scoiattolo P’nut scatena l’indignazione di 3 milioni di americani

La vicenda ha dell’incredibile: un raid di cinque ore condotto da dieci agenti statali a Pine City, NY, ha portato alla confisca e successiva soppressione di P’nut, uno scoiattolo domestico e un procione di nome Fred.

Mark Longo ha riferito che un un convoglio di veicoli che trasportava funzionari dei dipartimenti statali di Conservazione Ambientale e Salute è arrivato a casa sua alla ricerca di due piccoli animali . In particolare, aveva preso con sè lo scoiattolo salvandolo quando sua madre è stata investita da un’auto e da allora per 7 anni lo aveva tenuto con sè. Lo stesso ha dichiarato di essere stato trattato come un ” terrorista ” .

Il proprietario, ha visto la sua casa perquisita come se ospitasse pericolosi criminali, tutto a causa di una presunta necessità di testare gli animali per la rabbia dopo che P’nut avrebbe morso uno degli agenti, nonostante le pesanti protezioni che indossavano.

La scena è stata surreale e grottesca: Longo e sua moglie sono stati trattati come terroristi nella propria abitazione, non potendo muoversi senza scorta, mentre i loro amici pelosi venivano portati via verso una fine crudele. La vicenda ha subito fatto scalpore sui social media, raccogliendo tre milioni di visualizzazioni e una valanga di critiche contro il governo per la gestione esagerata di un caso che, a conti fatti, è una storia di compassione e amore per gli animali.

Il tempismo non poteva essere più perfetto, o assurdo: l’intero episodio si è svolto poco prima delle elezioni presidenziali, sconvolgendo il presidente Trump, il suo compagno di corsa JD Vance e persino Donald Trump Jr., che hanno colto l’occasione per denunciare l’abuso di potere del governo. I sostenitori di Trump hanno trasformato la tragedia di P’nut in un simbolo della battaglia contro la burocrazia: un post virale su X che mostrava lo scoiattolo felice con la sua famiglia, con la frase “Questo è ciò che vi hanno portato via”, ha accumulato oltre 150 milioni di visualizzazioni.

Anche il Wall Street Journal ha preso posizione, mettendo, dedicando l’intera prima pagina al caso con il titolo provocatorio: “I burocrati di New York prendono il loro scoiattolo, P’Nut”. L’articolo ha denunciato l’incongruenza di un sistema che non riesce a garantire la sicurezza delle metropolitane né a fermare gli attacchi casuali dei malati mentali per strada, ma che, di fronte a uno scoiattolo domestico, mobilita le sue forze come se fosse un’emergenza nazionale. “P’nut è la vittima di un governo abusivo,” ha scritto il quotidiano, “ed è difficile arrivare a una conclusione diversa… Peccato che P’nut non abbia rubato articoli vari da una farmacia: sarebbe già tornato sano e salvo a casa.” Un commento tagliente che sottolinea il paradosso dell’intera situazione.

E così, mentre P’nut, innocente e amato scoiattolo, ha pagato il prezzo finale per una minaccia percepita, il vero crimine sembra essere l’ennesima dimostrazione di forza esagerata in un mondo sempre più governato dall’assurdo.

Può sembrare insignificante, ma questa vicenda, seppur minore rispetto ad altre ben più gravi che osserviamo in zone del mondo infuocate, evidenzia ancora una volta come alcune forze siano completamente fuori controllo. Manca un vero centro di gravità permanente che possa guidare e regolare chi detiene il potere di esercitare una forza enorme, legiferando contro i più indifesi, tutto in nome del rispetto di ‘regole’ che spesso sono scollegate dal buon senso e dalla proporzionalità.

Patrizio Ricci

Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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