Si avvicina l’Incontro mondiale delle famiglie in programma a Dublino dal 21 al 26 agosto e i sacerdoti di una parrocchia irlandese hanno deciso che non vi parteciperanno. Come riferisce LifeSiteNews (https://www.lifesitenews.com/opinion/why-many-catholics-plan-to-skip-the-vaticans-world-meeting-of-families-next) la decisione nasce dal fatto che all’incontro interverrà, su invito del Vaticano, padre James Martin, il gesuita che sostiene la causa delle comunità LGBT.
I sacerdoti stanno ancora valutando se rendere pubblica o meno la loro presa di posizione, ma intanto il manifesto ufficiale dell’Incontro, che mostra un papa Francesco sorridente, è scomparso dalla chiesa nella quale prestano servizio.
La vicenda è il sintomo di un malessere diffuso in Irlanda. Dopo che il referendum sull’aborto ha visto la netta sconfitta dei sostenitori della vita e uno scarso impegno da parte dei vescovi locali, c’è chi pensa che disertare l’Incontro mondiale della famiglie sia un modo per testimoniare il disaccordo con una linea giudicata modernista, troppo improntata al dialogo a ogni costo con il mondo e all’annacquamento della dottrina.
In vista dell’Incontro mondiale, oltre all’invito rivolto a padre Martin altri fatti che hanno provocato sconcerto sono il materiale promozionale inizialmente distribuito e contenente immagini a supporto dell’agenda gay, la partecipazione negata a Courage (l’associazione cattolica che accompagna gli omosessuali aiutandoli a vivere la loro condizione nella castità secondo l’insegnamento della Chiesa) e l’organizzazione di un concerto con pop star dichiaratamente pro gay.
In alternativa all’Incontro mondiale della famiglie il Lumen Fidei Institute propone la partecipazione alla Conferenza delle famiglie cattoliche (22-23 agosto),che si svolgerà a Dublino e cercherà, dicono gli organizzatori, “di promuovere gli insegnamenti costanti della Chiesa cattolica sul matrimonio e sulla vita familiare” (https://www.lumenfidei.ie/product/a-conference-of-catholic-families-tickets/).
Netta la contrapposizione con l’iniziativa ufficiale vaticana. Punto di partenza della Conferenza infatti sarà “la grande enciclica di Papa Pio XI Casti Connubii” sul matrimonio cristiano, pubblicata nel 1930 dopo che la Conferenza di Lambeth aprì le porte della Chiesa anglicana all’uso dei contraccettivi, “contrari agli insegnamenti tradizionali e perenni di tutta la cristianità”.
“Il matrimonio cattolico e la vita familiare – scrive l’istituto nel promuovere la conferenza – sono sotto attacco come mai prima nella storia dell’umanità. L’Istituto Lumen Fidei invita i cattolici a sollevarsi, come i Maccabei, per difendere il matrimonio cattolico e la vita familiare. Vieni e unisciti a noi, alla nostra conferenza al Ballsbridge Hotel di Dublino, da mercoledì 22 a giovedì 23 agosto 2018. Che Dio ti benedica”.
Il titolo della relazione che padre Martin terrà a Dublino sarà “Esplorare come le parrocchie possano sostenere le famiglie con membri che si identificano come LGBTI+”, mentre il tema generale dell’Incontro mondiale riguarda Amoris laetitia, la controversa esortazione apostolica post-sinodale che tante discussioni e divisioni ha suscitato e continua a suscitare nel mondo cattolico.
Austin Ruse, presidente del Center for Family and Human Rights, ha detto a LifeSiteNews che padre James Martin, sostenendo che l’omosessualità non è disordinata ma semplicemente ordinata in modo diverso, “confonde i giovani” e “mina la grande opera di gruppi come Courage”.
Di contro, parlando alla rivista dei gesuiti statunitensi America, padre Martin (che l’anno scorso è stato promosso dal Vaticano a consultore della Segretarie per la comunicazione) ha detto: “Il messaggio [dell’Incontro Mondiale delle Famiglie] ai cattolici LGBT appare netto: voi siete una parte importante della Chiesa. Sono molto grato per questo invito, non tanto per quello che dice del mio ministero o di quello che io scrivo, ma per quello che dice ai cattolici LGBT, persone che da tanto tempo si sentono escluse. Spero che essi vedano questo invito, approvato dal Vaticano, come un segno inconfondibile di accoglienza da parte della Chiesa”.
Nel sito del Lumen Fidei Institute (https://www.lumenfidei.ie/) viene proposto un video che oltre a illustrare la “falsa e anti-cattolica ideologia LGBT” sostenuta da padre Martin mostra la drag queen Conchita Wurst (alias Thomas Neuwirth) mentre parla nella cattedrale di Vienna dopo un sermone del cardinale Schönborn. Al che nel video segue una domanda: “È questo ciò che volete vedere e ascoltare dalla Chiesa? O preferite il magistero fondato sulla verità di Gesù Cristo?”.
Aldo Maria Valli
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