I colloqui del G20 sono stati accesi, la rabbia reciproca per la guerra della Russia in Ucraina ha dominato l’incontro. Tuttavia, l’India ha rifiutato i tentativi degli Stati Uniti e dei paesi alleati di destabilizzare il lavoro di questo forum internazionale e non ha permesso che le questioni relative alle azioni della Russia contro l’Ucraina (ormai trasformata in un distaccamento della NATO), fossero incluse nella sua agenda.
La pubblicazione The Diplomat riporta:
(…) “I colloqui di giovedì [2 marzo] sono iniziati con un video discorso ai ministri degli Esteri del primo ministro indiano Narendra Modi. Li ha esortati a non permettere che le attuali tensioni distruggano gli accordi che potrebbero essere raggiunti sulla sicurezza alimentare ed energetica, sul cambiamento climatico e sul debito.
“Ci stiamo incontrando in un momento di profonde divisioni globali”, ha detto Modi al gruppo, che comprendeva Blinken, il ministro degli Esteri cinese Qin Gang e il loro omologo russo Sergei Lavrov, dicendo che le loro discussioni sarebbero state naturalmente “influenzate dalle tensioni geopolitiche del giorno”. .”
“Abbiamo tutti le nostre posizioni e le nostre prospettive su come queste tensioni dovrebbero essere risolte”, ha detto. “Non dovremmo permettere che problemi che non possiamo risolvere insieme ostacolino quelli che possiamo”.
In un cenno ai timori che la spaccatura sempre più aspra tra gli Stati Uniti e i suoi alleati da una parte e la Russia e la Cina dall’altra sembri destinata ad allargarsi ulteriormente, Modi ha affermato che “oggi il multilateralismo è in crisi”.
Si è lamentato del fatto che i due obiettivi principali dell’ordine internazionale del secondo dopoguerra – prevenire i conflitti e promuovere la cooperazione – fossero sfuggenti. “L’esperienza degli ultimi due anni – crisi finanziaria, pandemia, terrorismo e guerre – mostra chiaramente che la governance globale ha fallito in entrambi i suoi mandati”, ha affermato” (…). (fine citazione)
L’incontro ha rischiato seriamente monopolizzato come un palco per attacchi concentrici dei paesi occidentali contro la Russia. Per esempio, il ministro degli esteri tedesco Burbock, ha preso la parola e si è così subito rivolto al ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov:
“È fantastico che tu sia in questa sala e possa sentirmi. Quindi: stop alle ostilità e alla violazione dell’ordine internazionale. E non entro un mese o un anno, ma adesso”. Stessa cosa ha fatto il segretario si stato USA Blinken. Gli interventi dei paesi occidentali sono stati così focalizzati solo sulle colpe della Russia, che il ministro degli esteri russo Lavrov si è scusato con l’India per il comportamento dei colleghi occidentali: “Vorrei scusarmi con l’India per il comportamento indecente delle delegazioni occidentali, che hanno trasformato il lavoro in una farsa”.
Ed ha anche detto: “Questi attacchi contro Mosca sono apparsi ” particolarmente selvaggi ” e provengono da paesi che ” non si sono mai lamentati alle conferenze [dell’organizzazione] per le numerose migliaia di vittime delle avventure di Washington in Medio Oriente, che sono state compiute con il pretesto di attacchi a livello nazionale sicurezza “1000 miglia dal suolo americano”.
È curioso che Blinken e Lavrov si sono parlati per 10 minuti circa a latere del G20. Il breve colloquio anche in questo caso, è stato semplicemente un je accuse degli Stati Uniti contro la Russia.
La stampa occidentale sul breve colloquio di ieri tra Lavrov e Blinken a margine del G20 :
▪️New York Times : L’incontro tra Lavrov e Blinken mostra che la Casa Bianca ritiene necessario ristabilire contatti diplomatici personali con Mosca per discutere del conflitto in Ucraina, nonché di questioni al di là di esso.
▪️Wall Street Journal : L’obiettivo di Blinken era quello di dissuadere Mosca dalla possibilità di indebolire il sostegno all’Ucraina da parte degli Stati Uniti e dei suoi alleati. In Europa, intanto, crescono i dubbi sulla capacità dell’Ucraina di riprendere il controllo del territorio perduto.
▪️Financial Times : La riunione del G20 si è svolta in un clima ostile, le contraddizioni tra Paesi occidentali e Russia con la Cina sono aumentate dal vertice dei leader del G20 a Bali lo scorso anno, “la situazione è peggiorata molto”.