Cari lettori, oggi voglio parlarvi di un’iniziativa straordinaria che merita tutto il nostro supporto e attenzione. Sul giornale online La Nuova Bussola Quotidiana è stato pubblicato un articolo su una proposta di legge di iniziativa popolare intitolata “Un cuore che batte,” che mira a ridurre gli aborti e tutelare la vita dei bambini non ancora nati.
La proposta prevede una modifica all’articolo 14 della Legge 22 Maggio 1978, n. 194, riguardante le norme per la tutela sociale della maternità e l’interruzione volontaria della gravidanza. In particolare, si propone l’aggiunta di un nuovo comma, il “comma 1-bis,” che obbligherebbe il medico a mostrare, tramite esami strumentali, alla donna intenzionata ad abortire, l’embrione che porta nel grembo e a farle ascoltare il battito cardiaco del nascituro per aiutarla ad avere piena coscienza del passo che sta compiendo.
Questa iniziativa per la svolta “pro vita” è attualmente in corso, e ha bisogno del sostegno di almeno 50.000 firmatari entro il 7 novembre. La raccolta firme avviene nei comuni di residenza, e ogni firma conta moltissimo per far sentire la voce di un popolo unito a difesa della vita e della maternità.
Potreste pensare che una proposta del genere avrebbe poco spazio in Parlamento, ma non è questo il punto. Il vero scopo della raccolta firme è dimostrare che esiste un forte movimento “pro vita” in Italia, desideroso di combattere per una causa giusta e morale. Ognuna di queste 50.000 firme rappresenta un “No” alla soppressione prenatale e alla cultura della morte, ma soprattutto un “Sì” alla vita, e per chi è credente, alla speranza e alla fede in Dio che tutto può.
Guardiamo con ammirazione a quanto sta accadendo negli Stati Uniti dopo la sentenza Dobbs, dove un popolo determinato e radicale per la vita ha ottenuto cambiamenti significativi. Non dobbiamo permettere che lo scetticismo ci limiti. Qui da noi, possiamo costruire un movimento forte e coeso, e le firme raccolte sono un segno tangibile che siamo pronti a lottare per proteggere la vita dei non ancora nati.
Vi invito a prendere parte a questa iniziativa coraggiosa, a firmare e ad informare tutti coloro che conoscete su questa opportunità. Negli Stati Uniti, la cultura pro-vita è cresciuta e ha ottenuto risultati straordinari, e lo stesso possiamo fare anche qui da noi.
Il nostro impegno è deciso e chiaro: vogliamo distinguere il bene dal male, affrontare la derisione e il politicamente corretto con coraggio, e vincere la battaglia per la vita. La strada è lunga, ma uniti e convinti, possiamo contenere la Legge 194 e proteggere la vita dei bambini non ancora nati.
Ricordate che ogni firma conta, che ogni voce ha il potere di fare la differenza. Firmate e invitate tutti a unirsi a questa importante iniziativa “Un cuore che batte” per costruire un futuro migliore per la vita e la maternità.
Per maggiori dettagli sull’iniziativa, vi invito a visitare La Nuova Bussola Quotidiana. Anche chi è pro-choice può aderire all’iniziativa, in quando è innegabile che lo schema adottato attualmente per decidere che lo schema adottato attualmente er decidere l’aborto sia del tutto sproporzionato e tende a deresponsabilizzare le persone. Unitevi a noi e sostenete la Vita!
Grazie per il vostro impegno e la vostra dedizione.
Patrizio Ricci by VPNews – vietatoparlare