Abbiamo detto in precedenza delle aperture della Marvel in tema LGBT; nell’ultimo film degli Avengers è presente una piccola parte in cui uno dei sopravvissuti parla en passant del suo fidanzato [vedi nota in fondo a questo articolo, N.d.BB].
Più si va avanti, e più ci si allarga verrebbe da dire. Ed è proprio così. Ma la notizia che daremo ora ha una portata rivoluzionaria, perché per la prima volta viene introdotto nell’universo Marvel un personaggio principale dichiaratamente LGBT.
Durante un congresso dedicato al Marvel Cinematic Universe (il Comic-Con 2019), il produttore Kevin Feige ha confermato che il personaggio Valkyrie, lasciata dall’amico Thor a capo del Regno di Asgard durante l’ultimo film, seguirà una storyline “queer”, diventando così il primo supereroe Marvel ufficialmente LGBT.
La notizia è stata confermata dalla stessa attrice Tessa Thomson la quale avrebbe detto che il suo personaggio sarà coinvolto nella ricerca di una Regina con cui governare e ci rivela anche che l’idea della bisessualità di Valkyrie era stata già abbozzata in Thor Ragnarok ed era stata girata anche una scena, cancellata poi nell’ edit finale, in cui si capiva perfettamente che l’eroina era attratta indistintamente da uomini e donne.
La Thompson è una sostenitrice dei temi riguardanti “l’inclusione di genere” a Hollywood ed era ovviamente al settimo cielo quando ha dovuto interpretare questa parte, anche perché, in un’intervista del 2018, ha dichiarato di essere attratta sia da uomini che da donne.
Dunque nel film in prossima uscita Thor: Love and Thunder (nelle sale nel 2021) avremo questa inaspettata (forse neanche tanto) “sorpresa”.
Il produttore, riguardo ai personaggi LGBT, ha anche dichiarato: “Non avverrà solo con Valkyrie, ma anche con altri personaggi presenti in alcuni dei film di cui abbiamo parlato oggi”.
Feige ha confermato infatti che in The Eternals, un film Marvel che parla sempre di supereroi, ci sarà un personaggio gay interpretato da un attore dichiaratamente omosessuale. Il personaggio in questione potrebbe essere Sersi o Hercules.
Continua dunque il martellamento ideologico a cui tutti, ma soprattutto i giovani che vedranno i film della Marvel, saranno sottoposti.
Nota di BastaBugie: ecco altre notizie dal “gaio” mondo gay (sempre meno gaio).
IN AVENGERS IL PRIMO PERSONAGGIO LGBT
Lo scorso 24 aprile è uscito il film “Avengers- Endgame”, ventiduesimo film del Marvel Cinematic Universe, attesissimo in tutto il mondo (in soli 24 ore ha incassato oltre 5 milioni).
La trama, a grandi linee, è la seguente: dopo che il potere delle Gemme dell’Infinito ha decimato metà della popolazione, Thanos (Josh Brolin) ha assunto il ruolo di dominatore dell’universo, lasciando i Vendicatori in rovina.
Il semidio non farà altro che espandere il suo dominio tirannico… a meno che qualcuno non riesca a fermarlo. Quindi, senza avere il tempo di piangere i propri lutti, Vedova Nera (Scarlett Johansson), Thor (Chris Hemsworth), Capitan America (Chris Evans) e Bruce Banner (Mark Ruffalo) devono rimanere forti e radunare i membri superstiti degli eroi più potenti della Terra, arruolando inoltre i servigi di Capitan Marvel (Brie Larson).
Insieme, devono trovare un modo per riportare indietro i loro alleati scomparsi e sconfiggere il Folle Titano, o subire un’esistenza priva di speranza.
Tra i sopravvissuti alla strage troviamo il co-regista Joe Russo che interpreta un uomo addolorato dalla scomparsa del compagno.
Ecco la sua dichiarazione: “La rappresentazione è molto importante. Per noi era molto importante mostrare un personaggio gay. E volevamo che fosse uno di noi a interpretarlo per assicurarci la giusta integrità. Si tratta di un momento perfetto, perché uno degli aspetti più importanti dell’Universo Marvel è la diversità. Volevamo che fosse una cosa casuale. Interpreto un personaggio gay, ma questo fa parte della vita di tutti i giorni. Stiamo cercando di rappresentare gente comune. Questi sono film globali, visti da molte persone. Il pubblico deve rispecchiarsi con quello che vede sul grande schermo, deve identificarsi con qualcuno. Si tratta di una cosa importante. Il film verrà visto in alcuni paesi in cui l’omosessualità non è accettata. Vogliamo che il pubblico senta il nostro sostegno.”
Kevin Feige, CEO di Marvel Studios, per il futuro ha invece dichiarato: “Negli scorsi mesi non siamo stati timidi nel dire che sta arrivando una maggior inclusività. Posso garantire che già dal prossimo futuro ci saranno altri e soprattutto ben più importanti eroi LGBT nel MCU. Arriveranno presto”
Il fatto che anche la Marvel si sia piegata al gender diktat ci fa comprendere come oramai un film, una serie tv, una canzone per avere successo deve per forza includere un personaggio LGBT per indottrinare in maniera subdola le giovani generazioni.
(Chiara Chiessi, Osservatorio Gender, 28 giugno 2019)
SU PAPERINO ARRIVA LA COPPIA LGBT
Ormai non possiamo più farci illusioni: la Disney è completamente asservita al gender diktat. Basti pensare a quello che è accaduto il primo giugno nel parco Disneyland Paris: il Magical Pride, cioè una celebrazione dell’ “orgoglio omosessuale” formato Disney con tanto di passerelle, sfilate e decorazioni arcobaleno.
Ma siamo ormai ben oltre e la notizia ci viene dall’Olanda: per la prima volta da aprile 2019, in uno dei numeri di Paperino ci sarà una coppia lesbica. Cosa è successo?
La richiesta sarebbe partita da una “bambina arcobaleno” di 10 anni, Fenna, assidua lettrice del famoso fumetto.
Intervistata da un notiziario per ragazzi, dopo aver sfogliato con una giornalista vari numeri del famoso fumetto e non avendo trovato neanche una coppia LGBT, avrebbe detto: «I miei genitori sono gay e lesbiche e penso sia importante venga considerato normale. Ma a Paperopoli è come se non esistessero affatto». «Si vedono sempre un sacco di coppie, alcune delle quali potrebbero anche essere Lgbt».
Il direttore dell’edizione olandese del fumetto, Joan Lommers, ha colto la palla al balzo e deciso di modificare una vignetta già esistente che mostrava ad un tavolino di un bar una donna con accanto un uomo, sostituendola con due donne con vicino un cuore.
Peccato che questa versione non abbia accontentato la piccola Fenna che avrebbe detto: “presentato così mi sembra decisamente ridicolo”.
Anche in altri contesti la Disney si è piegata all’ideologia LGBT.[…]
Una notizia più recente riguarda le dichiarazioni dei produttori del cartoon Pixar (studios acquistato dalla Disney) “Coco” (la storia di un bambino messicano che vuole diventare musicista): “Voglio dire, questo è un sogno, è vero. Penso che ci sia bisogno di ogni tipo di diversità, anche LGBTQ, e Coco credo che sia stato un grande esempio di diversità e rappresentazione. Tutti noi siamo molto entusiasti nell’avere personaggi del genere rappresentati come protagonisti in ogni Regno, quindi quello sarebbe un sogno, sarebbe una speranza, ora stiamo prendendo in considerazione tutto questo genere di cose”.
Tutto questo non fa che confermare ciò che sapevamo da tempo: si utilizza lo strumento della televisione, del cartone animato, della favola, del fumetto per violentare la normalità e l’innocenza dei più piccoli, utilizzando addirittura gli stessi bambini (come nel caso di Fenna) come paladini della causa LGBT.
(Chiara Chiessi, Osservatorio Gender, 6 giugno 2019)
LA PERVERSIONE LGBT NEL TRONO DI SPADE
Chi non conosce il Trono di Spade? Si tratta di una serie statunitense di genere fantasy trasmessa dal 17 aprile 2011 al 19 maggio 2019, nata come adattamento televisivo del ciclo di romanzi “Cronche del ghiaccio e del fuoco” di George Martin.
La serie racconta le avventure di molti personaggi ed è ambientata in un grande mondo immaginario costituito principalmente dal continente Occidentale (Westeros) e da quello Orientale (Essos). La lotta per la conquista del trono porta le più potenti e nobili famiglie del continente a scontrarsi o allearsi tra loro in un contorto gioco di potere.
Gli intrighi politici, economici e religiosi dei nobili lasciano la popolazione nella povertà e nel degrado, mentre il mondo viene minacciato dall’arrivo di un inverno diverso dai precedenti, che risveglia creature leggendarie dimenticate e fa emergere forze oscure e magiche.
La serie, oltre ad aver attirato molte critiche per scene di violenza fisica e sessuale, è famosa per la massiccia presenza di personaggi LGBT e di scene omoerotiche.
Abbiamo visto anche in altre serie la presenza di questo fenomeno, la cui spiegazione è molto semplice: attraverso la televisione, la musica, il cinema ecc… si vogliono educare le persone all’accettazione ed alla normalizzazione del mondo LGBT.
Vediamo alcuni dei personaggi LGBT della serie e le loro dichiarazioni.
Renly Baratheon è uno dei primi personaggi omosessuali apparsi nella serie, prima e seconda stagione. E’ il più giovane dei quattro fratelli Baratheon, quindi ultimo nella successione. Sposa per ragioni politiche Margaery Tyrell, ma in realtà, in quanto omosessuale, ama il di lei fratello Loras, con il quale ha una storia da molti anni, tenuta segreta, anche se conosciuta da molti.
Oberyn Martell è famoso per le sue abilità in combattimento. Tra i protagonisti principali della quarta stagione del “Trono di spade” è dichiaratamente bisessuale.
Yara Greyjoy è un personaggio visto nella seconda, terza, quarta, sesta stagione ma dall’ultima assume una maggiore rilevanza. Appoggiata dal fratello Theon diventa comandante della Flotta di Ferro e progetta di unirsi a Daenerys ed ai suoi draghi per riconquistare le Isole di Ferro. Rivela di essere lesbica da una scena omoerotica presente in un episodio.
L’attrice Gemma Whelan che l’interpreta ha dichiarato: “Non sapevo che Yara fosse omosessuale. A questo punto suppongo lo sia. Per quanto, in tutta onestà, non credo che le piaccia limitarsi a questo o a quella. Va bene con chiunque, l’importante è che sia divertente e interessante”
Ellaria, uno dei principali personaggi della quinta e sesta stagione, amante del principe bisessuale Oberyn Martel, è attratta, come il principe, sia da uomini che da donne.
Infine l’attrice Sophie Turner, che ha interpretato Sansa Stark nella serie, intervistata ha rivelato a Rolling Stones: “Sento di avere un’anima più vecchia di quella che è la mia reale età. Mi sembra di aver vissuto già abbastanza per sapere. Ho incontrato abbastanza ragazzi e ho incontrato abbastanza ragazze per essere consapevole. Tutti abbiamo fatto degli esperimenti. È parte della nostra crescita. Io mi innamoro delle anime, non dei generi.”
Quale sarà l’insegnamento che giungerà a tutti, ma soprattutto ai nostri giovani, nel vedere la serie riempiendosi gli occhi di scene di violenza sessuale ed anche omoerotiche?
Nel sapere che nelle interviste gli attori, visti dai ragazzi come dei modelli, dicono che “tutti abbiamo fatto degli esperimenti, va bene andare con chiunque, basta che sia divertente ed interessante”? È questo l’insegnamento che veramente gli vogliamo lasciare? Allora diamo loro l’esempio boicottando tutti i prodotti cinematografici, le serie, le canzoni in cui si esalta il sesso libero e la normalizzazione LGBT contro l’ordine naturale.
(Chiara Chiessi, Osservatorio Gender, 24 giugno 2019)
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