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IRAQ – Villaggio cristiano bombardato dall’esercito turco nonostante nessuna presenza del PKK

 Zakho, Kurdistan (K24) – I residenti del villaggio assiro-cristiano Sharanish nella provincia di Duhok, Regione del Kurdistan, hanno tutti lasciato le loro case dopo diversi attacchi da parte di aerei turchi che hanno distrutto i distributori di elettricità e di acqua nel villaggio.

Domenica 17 gennaio 2016, aerei da guerra turchi hanno bombardato Sharanish, che ospita 50 famiglie che costituiscono la popolazione del villaggio che consta di un totale di   220 persone. Anche se nessuno è stato ucciso o ferito, temendo la possibilità di un attacco mortale, gli abitanti sono fuggiti nella città di Zakho, circa 30 chilometri a ovest.

Sharanish è a soli 15 chilometri a sud e ad est del confine iracheno con la Turchia, separati da un affluente del fiume Khabur.

Gli attacchi aerei fanno parte di una intensa campagna aerea turca contro Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK)  nella regione del Kurdistan e della stessa Turchia. La Turchia ha iniziato la campagna dopo che i colloqui di pace con il PKK sono falliti a metà del 2015.

Guardie di frontiera curde riferiscono che l’attacco iniziato a tarda notte sul villaggio è  continuato per mezz’ora.

Amir Nissan, un abitante del villaggio in 60 anni, ha detto che ha potuto sentire tre aerei da guerra.

“Nel momento in cui hanno attaccato non avevamo più finestre o porte. I nostri bambini si sono spaventati e gridavano. Tutti hanno lasciato il paese. Solo noi, pochi uomini , siamo rimasti a proteggere la nostra proprietà”.

Gli attacchi hanno  demolito la sala riunioni del villaggio situata vicino alla chiesa, che non è stata invece danneggiata.

Farhad Mahmood, amministratore della Derkare, un sub-distretto di Zakho, ha detto che decine di villaggi che amministra non ricevono i servizi pubblici necessari da parte del governo regionale del Kurdistan (KRG), a causa dei continui attacchi e le incursioni turche che spesso si traducono in danni alle infrastrutture e hanno talvolta ucciso e ferito i civili.

Lo scorso agosto, un attacco aereo turco ha ucciso otto civili, tra cui una donna incinta nel villaggio di Zargele, nel nord della provincia di Erbil, vicino alla città di Rawandiz.

Al momento, Presidente della Regione del Kurdistan, Masoud Barzani ha condannato l’attacco, chiedendo autorità turche riavviare i negoziati con il PKK fuorilegge. Le autorità turche hanno negato qualsiasi vittima civile e hanno sostenuto che non vi era nessun campo PKK nella zona.

 

[su_heading style=”modern-1-blue” size=”19″]LA NOTIZIA DA FIDES:[/su_heading]

Dohuk (Agenzia Fides) – Le truppe turche hanno bombardato nella notte tra il 16 il 17 gennaio il villaggio iracheno di Sharanish, collocato ai confini con la Turchia, nel governatorato di Dohuk, abitato da cristiani caldei e assiri.

I bombardamenti hanno diffuso il panico tra la popolazione, costretta a fuggire verso la città di Zakho in piena notte, con condizioni meteorologiche caratterizzate dalla neve e dal freddo pungente

A darne notizia è il Patriarcato di Babilonia dei Caldei, che attraverso i suoi canali ufficiali esprime ferma condanna dell’azione militare turca, definendola “totalmente ingiustificata” e facendo anche appello al governo autonomo del Kurdistan iracheno affinchè adotti “le misure necessarie per difendere i propri cittadini”.

L’attacco – riferisce il comunicato diffuso dal Patriarcato e pervenuto all’Agenzia Fides – è stato compiuto “con il pretesto della lotta contro le postazioni dei curdi del PKK (Partîya Karkeren Kurdîstan, Partito dei Lavoratori del Kurdistan)”. Una nota di protesta è stata inviata dal Patriarcato caldeo anche all’ambasciata turca a Baghdad.

Negli anni Ottanta, la cittadina era stata completamente devastata durante le campagne militari compiute dall’esercito iracheno contro i curdi.

Dopo la fine del regime di Saddam Hussein, parte della originaria popolazione cristiana era tornata ad abitare il villaggio, anche per fuggire alle violenze anti-cristiane sempre più frequenti nelle aree urbane di Baghdad e Mosul. Il villaggio ospita anche decine di famiglie cristiane fuggite nel 2014 dalla piana di Ninive davanti all’avanzata dei jihadisti dello Stato Islamico (Daesh).

Già nell’agosto scorso Sharanish e altri villaggi dei monti Qandil abitati da cristiani erano stati fatti oggetto di raid aerei durante le operazioni militari compiute in quell’area dall’esercito turco contro i curdi del PKK. (GV) (Agenzia Fides 18/1/2016).

Patrizio Ricci

Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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