La mappa in apertura illustra la situazione attuale nella provincia di Deir Ezzor e le incursioni condotte da parte di ISIS nell’area desertica sopra Kharanij, Al-Bahra, Hajin e in altre città lungo la striscia dell’Eufrate. SDF non è in grado di mantenere le loro posizioni stabili.
Media arabi, fonti locali e documenti fotografici dimostrano che sono in atto in zona tempeste di sabbia e Daesh si sarebbe servita di questi fenomeni che imperversano in zona da qualche tempo per profittarne ed avanzare.
Ma ciò ovviamente non spiega l’immobilismo di SDF che anche nel periodo immediatamente precedentemente l’offensiva di settembre ha fatto ben poco quando l’ISIS si ritirava praticamente senza combattere. Attualmente l’ISIS è formato da circa duemila militanti che non hanno voluto arrendersi e non hanno nulla da perdere ormai, cosicché oppongono una strenua resistenza, perché l’unica opzione è arrendersi o combattere fino alla morte.
SDF non ha molti più uomini di Daesh. Le unità SDF sono coordinate dal consiglio militare Deir ez-Zor che ha solo poche migliaia di truppe, quindi non c’è un enorme vantaggio in termini numerici. Quindi la situazione in cui l’SDF si trova è che deve attaccare posizioni fortificate con difensori assolutamente disperati e fanatici, mentre non ha realmente il vantaggio numerico, o la disponibilità di equipaggiamento o addestramento superiore. Il supporto aereo della coalizione è quindi necessario per combattere efficacemente, ma quando una tempesta di sabbia è in atto nessun supporto aereo è possibile, e ciò causa improvvise inversioni.
Però è un dato di fatto che SDF non è riuscita a strappare alcun territorio dallo Stato islamico, nonostante i pesanti attacchi aerei della Coalizione statunitense sulle posizioni del gruppo terrorista nella valle del fiume Eufrate che hanno causato la morte di decine di civili (62 il 20 ottobre e 7 il 26 ottobre) . Inoltre secondo informazioni diffuse dalla Russia i terroristi di Daesh hanno rapito circa 700 civili e li usano come scudi umani promettendo di ucciderne 10 al giorno se non verranno accolte alcune loro richieste.
Quindi a mio avviso le tempeste di sabbia non sono sufficienti a giustificare quello che sta succedendo. Perchè quando il gen .Issam Jadʿan Zahreddine con i suoi uomini per anni ha difeso Deir Ezzor circondata, di tempeste di sabbia ne ha viste tante ( e anche – in una occasione – un bombardamento americano che falcidiato i suoi uomini).
Inoltre il 26 ottobre lo Stato islamico (ISIS) è riuscito a respingere un grosso attacco lanciato dalle forze democratiche siriane sostenute dagli Stati Uniti (SDF) vicino alla città chiave di Hajin nel sud-est di Deir Ezzor ed in quel caso non c’era alcuna tempesta di sabbia. Precedentemente il 24 ottobre, l’ISIS ha lanciato un contrattacco contro diverse posizioni delle forze democratiche siriane sostenute dagli USA (SDF) intorno alla città di al-Susah nel sud-est della campagna di Deir Ezzor.
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