I risultati delle prime sperimentazioni cliniche di Merck sui vaccini interessati, denominati V590 e V591, hanno mostrato che “la risposta immunitaria [delle persone a cui erano stati somministrati, nota.] Era inferiore a quella causata da un’infezione naturale e quella segnalato per altri vaccini “contro Covid-19, spiega l’azienda in un comunicato stampa .
L’abbandono di questi due progetti di vaccino Covid-19 arriva in un momento in cui i laboratori che hanno già ricevuto l’autorizzazione per il proprio vaccino stanno lottando per soddisfare la domanda.
Nel caso del vaccino di Pasteur, il motivo addotto per abbandonare il suo progetto di vaccino è lo stesso di Merck.
Il vaccino di Pasteur ha utilizzato come base il vaccino contro il morbillo, adattato per combattere il Covid-19. Per progettarlo e distribuirlo, l’istituto di ricerca francese aveva unito le forze con l’azienda farmaceutica MSD, il nome del gruppo americano Merck al di fuori degli Stati Uniti e del Canada.
MSD aveva infatti acquistato lo scorso anno l’azienda biotecnologica austriaca Themis, con la quale Pasteur collabora da diversi anni allo sviluppo di vari vaccini, tra cui quello contro il Covid-19. Le prove di fase 1, la prima fase delle prove sull’uomo, sono iniziate lo scorso agosto.
Altri progetti di vaccino Covid-19
Pasteur ha specificato che stava continuando il suo lavoro su altri progetti di vaccini contro Covid, tuttavia in una fase preliminare. “Il primo, che può essere somministrato per via nasale, è in fase di sviluppo con la società di biotecnologie TheraVectys, membro dell’Institut Pasteur e specializzato nello sviluppo di vaccini. Il secondo è un candidato vaccino a DNA”, ha indicato Pasteur.
Questi due progetti “sono ora in fase preclinica”, vale a dire che nessuna sperimentazione è stata ancora condotta sull’uomo. Inoltre, questa interruzione “non mette in discussione la continuazione di altri progetti di ricerca sui vaccini realizzati in collaborazione con Themis / Merck-MSD”, basati sul vaccino contro il morbillo, afferma Pasteur.
Secondo l’Istituto, sono in corso ricerche per utilizzare questa tecnologia contro altre malattie infettive, come la febbre di Lassa e la chikungunya.
sjaq e agenzie