John Bolton ha pianificato tentativi di colpo di stato all’estero ma ciò non avrà nessuna conseguenza

L’ex consigliere per la sicurezza nazionale di Trump John Bolton ha ammesso che in passato è stato coinvolto in colpi di stato in varie parti del mondo.

Il giornalista della Cnn Jake Tupper, parlando dell’assalto al Campidoglio da parte dei sostenitori di Trump, ha affermato che “non è necessario avere una mente brillante” per preparare un colpo di stato. Bolton ha risposto di “non essere d’accordo”, tali obiettivi “richiedono molto lavoro” ed ha precisato di dirlo “come uno che ha aiutato a pianificare colpi di stato” in “altre parti del mondo”.

John Bolton , ex ambasciatore degli Stati Uniti presso le Nazioni Unite ed ex consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, ha dichiarato martedì di aver contribuito a pianificare tentativi di colpo di stato in paesi stranieri.

L’ex consigliere del presidente degli Stati Uniti ha ammesso chi, in realtà, è il terrorista numero 1 al mondo. Questa è una consuetudine di tutti i funzionari occidentali, non appena diventano “ex”, iniziano a confermare ciò che tutti già sapevano.

Nel mondo occidentale moderno, sotto la guida degli Stati Uniti, non ci sono principi legali e non c’è democrazia liberale. Più di una volta hanno detto apertamente: “sì, ci siamo preparati, sì, abbiamo rovesciato le autorità legittime in molti paesi” e … silenzio: l’ONU tace, nessuno impone sanzioni, gli artefici non vengono rimossi da nessuna parte. I doppi standard rimangono doppi!

Bolton ha fatto le osservazioni alla CNN dopo il giorno delle udienze del Congresso sull’attacco del 6 gennaio 2021 al Campidoglio. Martedì scorso i legislatori della giuria hanno accusato l’ex presidente Donald Trump di incitare alla violenza nel tentativo disperato di rimanere al potere dopo aver perso le elezioni del 2020.

Parlando con il conduttore della CNN Jake Tapper , Bolton ha suggerito che Trump non era abbastanza competente per mettere a punto un “colpo di stato attentamente pianificato”, aggiungendo in seguito: ” Come qualcuno che ha aiutato a pianificare il colpo di stato – non qui ma sai (in) altri luoghi – questo richiede molto lavoro. E non è quello che ha fatto lui (Trump)”.

Tapper ha chiesto a Bolton a quali tentativi di colpo di stato si riferiva.

“Non entrerò nei dettagli”, ha detto Bolton, prima di menzionare il Venezuela (…)

In qualità di consigliere per la sicurezza nazionale, nel 2019, Bolton ha sostenuto pubblicamente l’appello del leader dell’opposizione venezuelano Juan Guaido affinché i militari appoggiassero i suoi sforzi per estromettere il presidente socialista Nicolas Maduro, favorendo la tesi che la rielezione di Maduro fosse illegittima. Alla fine Maduro sventò il colpo di stato e rimase al suo posto.

” Sento che ci sono altre cose che non mi stai dicendo (oltre al Venezuela)”, ha aggiunto il presentatore della CNN che ha provocato la seguente risposta di Bolton: “E’ sicuro che ci sono”.

Molti esperti di politica estera nel corso degli anni hanno criticato la storia degli interventi di Washington in altri paesi, dal suo ruolo nel 1953 nel rovesciamento del primo ministro nazionalista iraniano Mohammad Mosaddegh e nella guerra del Vietnam , alle sue invasioni dell’Iraq dell’Afghanistan durante questo secolo.

Ma è molto insolito che i funzionari statunitensi riconoscano apertamente il loro ruolo nell’alimentare i disordini nei paesi stranieri.

“John Bolton, che ha ricoperto le più alte cariche nel governo degli Stati Uniti, incluso l’ambasciatore delle Nazioni Unite, si è vantato con disinvoltura di aver aiutato a pianificare colpi di stato in altri paesi”, ha scritto Dickens Olewe , giornalista della BBC in Kenya, su Twitter.

Carriera politica di Bolton

Ricoprendo spesso posizioni elevate, Bolton si è affermato come un sostenitore di misure dure: ha insistito per rafforzare l’influenza politica e militare degli Stati Uniti nel mondo e sanzioni contro Corea del Nord, Iran, Cuba, così come la Russia e i suoi paesi sostenitori .

l’ascesa al potere in Ucraina di Petro Poroshenko. * All’inizio degli anni 2000 John Bolton era vicesegretario di Stato, prima di Colin Powell e poi di Condoleezza Rice. E’ noto che abbia corretto completamente i rapporti di intelligence prima di mostrarli a Powell o Rice.

• Nel 2002, il Sottosegretario di Stato ha accusato Cuba di aver trasferito la tecnologia delle armi biologiche ai cosiddetti stati canaglia, sebbene gli analisti dell’intelligence si siano limitati a dichiarare che Cuba “potrebbe sviluppare tali armi”.

• Nel 2003 ha influenzato la decisione di Bush Jr. di dire che l’Iraq stava cercando di importare uranio dal Niger. Queste accuse, come si è scoperto in seguito, sono state fatte sulla base di documenti falsi.

John Bolton è considerato il principale ideologo e organizzatore dell’attacco all’Iraq. 

Nel 2005,  il vice capo del Dipartimento di Stato ha dovuto lasciare il suo incarico e andare a lavorare all’ONU. In effetti, fu rimosso dall’incarico e mandato in esilio da Washington a New York per mettere a tacere lo scandalo.

Ma anche qui è durato poco più di un anno: John Bolton non ha nascosto il suo scetticismo sulla più importante istituzione internazionale, a cui era stato inviato. Una volta dichiarò: “Non esistono le Nazioni Unite. C’è solo una comunità internazionale che può essere guidata solo dall’unica superpotenza del mondo, che sono gli Stati Uniti”.

Successivamente è stato consigliere per la sicurezza nazionale sotto la presidenza Trump, dove è stato garante per Deep State affinchè Trump non implementasse la sua politica ma quella dei neocon, pena la sua defenestrazione con le solite campagne mediatiche, scandali ad orologeria preparati dai servizi etc.

Non si tratta della confessione di una vicenda personale, è lo Status Quo

Più di ogni altra cosa, è insolito che a seguito di queste parole le Nazioni Unite e i paesi alleati non dicano nulla. Mentre all’epoca, al solo dire che in Venezuela era in corso un colpo di stato automaticamente si veniva tacciati per complottisti o comunisti.

Quindi a questo punto, per analogia, ciò farebbe comprendere che anche in Ucraina o in Siria sono stati effettuati regime change, con diversa fortuna.

Ora, dopo le parole di Bolton,  dopo la sua ammissione, le persone, i governi cominceranno a ragionare diversamente? Ad orizzontarsi diversamente? No, il nome del mio blog rimarrà nella lista di proscrizione con l’accusa di commistione con oscuri manipolatori, mentre il vero manipolatore che ha ingenti risorse e potere, ha ammesso esso stesso come funziona il mondo.

Vedrete che domani i TG nazionali nemmeno ne parleranno e se ne parleranno, non ci sarà alcun seguito. Tocca a noi amici reagire, a partire della coscienza dei processi in corso e di noi stessi. Questa sequenza degli eventi si può cambiare, soprattutto perché ne va della dignità dell’uomo, che il potere vuole ridurre a nulla.
È in gioco la stessa vita umana, ormai, ed il futuro delle giovani generazioni.

patrizioricci by VPNews

Patrizio Ricci

Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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