John Kerry ha avvisato preventivamente l’Iran degli attacchi aerei israeliani in Siria

In una registrazione audio trapelata diffusa da un canale di notizie con sede a Londra, il ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif spiega di aver appreso di “almeno” 200 attacchi israeliani contro obiettivi iraniani in Siria.

Ciò non è stato trasmesso non dal personale di sicurezza del suo stesso governo, ma da dall’ex Segretario di Stato degli USA John Kerry. Kerry ha continuato a incontrare IL ministro degli affari esteri dell’Iran Zarif, anche dopo aver perso il suo ruolo ufficiale.

Potreste ricordare che durante lo stesso periodo (metà 2018), i media erano impegnati a sottolineare che la legge statunitense proibisce ai privati ​​cittadini di comunicare con governi stranieri. Ma ciò non si applicava a John Kerry: era solo un modo per perseguitare gli ex collaboratori di Trump.

John Kerry, ovviamente, ha negato , twittando che le “accuse sono inequivocabilmente false”. Ma Jim Geraghty ( corrispondente politico senior della National Review e autore di numerosi libri) ha dimostrato sulla National Review che ci sono molte ragioni per crederci. Zarif e Kerry avevano una relazione speciale che alcuni chiamavano persino “amicizia”.

Nel contesto, Zarif stava criticando il suo stesso governo, non Kerry, in un’intervista che non avrebbe mai avuto lo scopo di raggiungere i media. Con ogni probabilità, l’audio è trapelato per danneggiare Zarif durante un battibecco interno iraniano, e Kerry è stato solo un danno collaterale a malapena notato dal New York Times.

Quale spiegazione? Per Jim Geraghty , Kerry risponde ad élite globali oltre che agli Stati Uniti. Queste avrebbero una posizione diversa rispetto agli USA. Per Geraghty, le élite globali sarebbero costituite dalla Cina, ovviamente.
La retorica per cui gli Stati Uniti rappresenterebbero la forza della tradizione giudaico cristiana, mentre la Cina l’abisso. Per me invece , guardando i dati odierni, non vedo granché differenza. Con l’aggiunta che Washington persegue il suprematismo americano globale e l’unilateralismo.

Le sanzioni nel mondo verso chiunque si discostino dalla politica americana, anche in tema commerciale, sono immediate ed insolitamente dure. Questo è così grande che manifesta una inimicizia e una non chiarezza con sè stessi.
In questi periodi storici si persegue l’unica cosa in cui tutti, quando sono in crisi spirituale sono d’accordo: il denaro.

patrizioricci by @vietatoparlare

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