dal blog di Sabino Paciolla
L’Avvento ci ricorda che la Chiesa è il Corpo mistico di Cristo, e che anche se la sua umanità caduta è in piena mostra, essa è comunque il sacramento della nostra salvezza. La Chiesa, il Corpo di Cristo, è fonte di grazia, anche se ha bisogno di grazia.
Un articolo sull’Avvento di J.D. Flynn, nella mia traduzione
“L’insincerità è un male che nasce nella Chiesa dall’inizio”, scriveva il beato John Henry Newman nel 1839. “Anania e Simone non erano aperti oppositori degli apostoli, ma falsi fratelli”.
Chiunque di noi, ha detto, può influenzare un certo tipo di religiosità senza sincerità, chiunque di noi può essere tentato di indossare gli orpelli della fede senza la disposizione interiore. Ognuno di noi può essere tentato di dare l’apparenza dell’amore quando, in verità, non amiamo.
La vera fede cresce quando abbiamo l’umiltà e l’onestà di professare ciò in cui crediamo veramente, di dire ciò che sappiamo veramente, e di stare davanti a Dio e gli uni agli altri come siamo veramente.
Gesù ci trasforma, ha insegnato Newman, quando ci troviamo davanti a lui come siamo.
Questa lezione ha un forte impatto su molti cattolici quest’anno. Gli ultimi sei mesi si sono rivelati difficili. La Chiesa si trova ad affrontare una crisi che non ha bisogno di un conteggio continuo. Ma è una crisi in cui la sincerità è messa in discussione, in cui la fiducia è stata erosa, e in cui molti cattolici non sono più certi in chi credere e di cosa potersi fidare.
E, almeno per alcuni cattolici, ha provocato di per sé una crisi di fede.
L’Avvento è il rimedio spirituale a questa crisi.
L’Avvento, ha insegnato Papa Benedetto XVI, è un invito a ritornare “al cuore della nostra fede, che è il mistero di Cristo, il Messia atteso per lunghi secoli e nato nella povertà, a Betlemme”.
Cristo è venuto nel mondo perché il peccato è reale e perché ci libera dal peccato. Questo Avvento, dobbiamo ricordarlo.
“Venendo tra noi, ci ha portato e continua ad offrirci il dono del suo amore e della sua salvezza”, ha detto Benedetto.
Poiché Cristo è presente, ha detto Benedetto, “possiamo parlargli, presentandogli la sofferenza che ci affligge, la nostra impazienza, le domande che sgorgano dai nostri cuori. Possiamo essere sicuri che ci ascolta sempre! E se Gesù è presente…..possiamo continuare a sperare, anche quando altri non possono più assicurarci alcun sostegno, anche quando il presente diventa un tentativo”.
Che siamo rovinati dal peccato non dovrebbe essere una sorpresa. L’Avvento ci ricorda che il peccato è sconfitto, nel Messia che è venuto al mondo a Natale, e che verrà di nuovo.
Infatti, le afflizioni difficili del momento presente sono esattamente il motivo per cui Gesù è venuto – perché il peccato esiste nel mondo, anche tra i membri della Chiesa. È Cristo nel quale possiamo riporre la nostra fiducia, perché Cristo è colui che è venuto nel mondo per sconfiggere il peccato e la morte attraverso la sua Passione.
L’Avvento ci ricorda anche che la Chiesa, corpo di Cristo, è umana e divina, proprio come lo è Cristo stesso. Che la santità della Chiesa non dipende dalla santità dei suoi membri o ministri. Che, pur dovendo seguire un cammino di penitenza e di rinnovamento, essa è più di quello che possiamo vedere, e soprattutto più dei titoli di prima pagina degli ultimi mesi.
C’è il pericolo, in mezzo allo scandalo del momento, di ridurre la nostra visione della Chiesa alla sociologia, di vedere solo lo scandalo, e non la grazia. Cristo è presente nella sua Chiesa e attraverso di essa – anche se le azioni intraprese in nome della Chiesa, in mezzo al caos disordinato del peccato, sono la fonte del nostro dolore, o addirittura della nostra disperazione. Questa è la proposta scandalosa del Vangelo.
L’Avvento ci ricorda che la Chiesa è il Corpo mistico di Cristo, e che anche se la sua umanità caduta è in piena mostra, essa è comunque il sacramento della nostra salvezza. La Chiesa, il Corpo di Cristo, è fonte di grazia, anche se ha bisogno di grazia.
Gesù è venuto nel mondo, e sta tornando. Egli è presente, anche nelle nostre grandi difficoltà. Egli ci ama come siamo, e vuole che noi ci trasformiamo. L’Avvento è qui.
Vieni Signore Gesù, vieni.
Fonte: Catholic News Agency
L’articolo L’ Avvento è il rimedio alla nostra crisi spirituale proviene da Il blog di Sabino Paciolla.
[ad_2]