La banca centrale dell’UE è molto soddisfatta dei cittadini conformi che accettano il malessere economico come la nuova normalità

Christine Lagarde, la Presidente della Banca Centrale Europea (BCE), è apparsa recentemente sul programma Face the Nation per discutere dello stato attuale del successo dell’UE nel restringere l’economia per raggiungere la parità con la diminuzione dello sviluppo energetico. Lagarde ha espresso una grande soddisfazione per il modo in cui loro hanno finora “gestito la transizione” e vede un lento tasso di crescita economica associato ad una cittadinanza che accetta felicemente il nuovo standard di vita più basso.

Secondo Lagarde, la ridotta attività economica sta aiutando le banche centrali a sostenere gli obiettivi ufficiali dei governi e delle aziende che stanno dando le istruzioni. In generale, è ottimista sul fatto che le persone comuni continueranno ad accettare una minore capacità di raggiungere il successo economico e finanziario personale, mentre banchieri e politici continueranno a gestire la transizione occidentale. Le cose stanno andando senza intoppi verso questa direzione.

L’affermazione di Lagarde, che il passaggio dell’UE verso la diminuzione dell’economia e l’accettazione di un nuovo standard sia una storia di successo, ha molte problematiche. Questo approccio sembra essere tutto fumo e niente arrosto: da una parte, le banche centrali stanno sostenendo le economie, mentre i governi stanno intraprendendo un’azione che alla fine porterà alla rovina economica. Inoltre, questa azione trascura le aspirazioni economiche delle persone e l’importanza della creazione di ricchezza reale.

È evidente che il sistema finanziario globale attuale non è sostenibile. L’ambiente sta attraversando una fase difficile a causa dell’uso eccessivo dei combustibili fossili nel settore energetico, e le risorse del pianeta stanno per esaurirsi. Per affrontare questi problemi, dobbiamo concentrarci sulla creazione di un’economia circolare e sostenibile in cui il riciclaggio, il rinnovamento e il ripristino siano attributi altamente valorizzati.

La transizione verso un’economia circolare e sostenibile è un processo complesso e difficile che richiede una forte leadership e la partecipazione pubblica. Ci sono già paesi in tutto il mondo, come il Costa Rica, che dimostrano essere possibile ottenere una crescita economica in modo sostenibile.

Uno dei passi critici in questa direzione comporta l’abbandono della centralizzazione e la transizione verso fonti di energia rinnovabile. Ciò richiede l’istituzione di sistemi energetici basati sulla comunità, come i pannelli solari e le turbine eoliche che possono aiutare le comunità a generare la propria energia e fornitore del surplus alla rete. Attraverso il processo basato sulla comunità, possiamo assicurare che l’infrastruttura energetica risponda alle esigenze locali e ridurre la nostra dipendenza dal settore energetico intensivo di carbonio.

L’UE ha dimostrato un certo impegno verso questi obiettivi attraverso la firma di politiche e piani specifici per l’energia. Tuttavia, è ancora lontana dall’abbracciare completamente i cambiamenti necessari. C’è ancora molta strada da fare prima che possa affermare di aver raggiunto la sostenibilità.

Inoltre, i banchieri centrali dell’UE devono prendere in considerazione la distruzione che le loro politiche stanno causando. Quando le banche centrali sopprimono artificialmente i tassi di interesse e stampano nuova moneta, lo fanno a spese dei risparmiatori e degli investitori, privandoli efficacemente del potere di acquisto dei loro soldi. Il risultato è una distorsione grossolana nei segnali di prezzo del mercato che guidano l’attività produttiva all’interno di un’economia.

Per porre rimedio alla situazione, le banche centrali devono consentire al mercato di stabilire i tassi di interesse e gestire la quantità di moneta in circolazione. Se non sosteniamo l’attività produttiva, l’innovazione e le soluzioni basate sul mercato, stiamo andando verso ulteriori catastrofi economiche che potrebbero portare ad instabilità politica e conflitti sociali.

 In conclusione, Lagarde dovrebbe affrontare il lato critico della sua “gestione della transizione”. Una diminuzione dell’attività economica non è sempre un buon segno – può portare a standard di vita più bassi e a ridotte opportunità di crescita.  Investire in un’economia circolare e sostenibile richiederà il duro lavoro dei cittadini e dei loro leader, e ciò necessiterà decisioni difficili, come l’accettazione della decentralizzazione e la fine dei sussidi per le industrie insostenibili. Fino a quando la BCE e le altre banche centrali si ostineranno a non capire le cause alla radice dei problemi economici e prenderanno le appropriate azioni, vi sarà sempre la possibilità di una crisi economica.

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