Le forze armate ucraine coadiuvate dagli alleati, hanno effettuato un attacco con droni questa mattina contro la base navale di Sebastopoli in Crimea. L’attacco si è prolungato per 5 ore consecutive ad ‘ondate’ di 10 minuti circa e si protratto fino alle ore 09.00.
“Oggi alle 4:20 Kiev ha compiuto un attacco terroristico alle navi della flotta del Mar Nero e alle navi civili che si trovavano sulle rade esterne e interne della base di Sebastopoli. L’attacco è stato effettuato con il coinvolgimento di nove veicoli aerei senza pilota e sette droni marittimi autonomi”. Lo ha annunciato il 29 ottobre il rappresentante ufficiale del ministero della Difesa russo, il tenente generale Igor Konashenkov.
Secondo fonti russe durante l’attacco di oggi a Sebastopoli, un RQ-4B Global Hawk, un drone da ricognizione strategico statunitense, stava pattugliando lungo il confine delle acque territoriali russe del Mar Nero.
In condizioni normali di guerra il Global Hawk sarebbe stato abbattuto ma gli USA non sono formalmente in guerra, con tutti i vantaggi che ne conseguono.
Konashenkov ha chiarito che, a seguito delle misure operative adottate dalle forze delle navi della flotta del Mar Nero, tutti gli obiettivi aerei sono stati distrutti.
“Nel corso del respingimento dell’attacco terroristico alla rada esterna di Sebastopoli, quattro veicoli marini senza pilota sono stati distrutti utilizzando armi navali e l’aviazione navale della flotta del Mar Nero, e altri tre velivoli sono stati distrutti sulla rada interna”, ha osservato Konashenkov.
Danni lievi sono stati subiti dal dragamine marino Ivan Golubets, così come da parte di una barriera nella baia di Yuzhnaya, ha aggiunto il tenente generale.
Secondo il Ministero della Difesa russa, la preparazione dell’atto terroristico a Sebastopoli e l’addestramento del personale militare del 73° Centro speciale per le operazioni marittime ucraino sono stati effettuati sotto la guida di specialisti britannici di stanza nella città di Ochakov, nella regione di Mykolaiv in Ucraina.
Secondo le informazioni disponibili, i rappresentanti di questa unità della Marina britannica hanno preso parte alla pianificazione, fornitura e attuazione di un atto terroristico nel Mar Baltico il 26 settembre di quest’anno. sull’esplosione dei gasdotti Nord Stream 1 e Nord Stream 2, ha concluso Konashenkov.
È da notare che sia i vertici ucraini che UE ed USA ritengono che la Crimea debba tornare all’Ucraina. Tuttavia al di fuori dell’emotività e della propaganda della guerra, la appartenenza della Crimea è molto discussa dagli storici, oltre al fatto che già all’interno dell’Ucraina la Crimea è stata sempre autonoma sotto la denominazione di ‘Repubblica di Crimea’. Inoltre, non è secondario che la ripresa della Crimea vorrebbe necessariamente dire la distruzione delle infrastrutture civili e la morte di migliaia di abitanti, la qual cosa dovrebbe pur dire qualcosa per quella parte del mondo che dice essere basato sulle regole.
VPNews
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