Ma come è possibile che durante la pandemia COVID il mercato azionario sia salito vertiginosamente, anziché scendere, registrando record storici? Il catalizzatore dell’apprezzamento in morsa ovviamente è stata la prospettiva per il futuro dove si vedranno grossi capitali statali indirizzarsi solo in dati settori.
Non abbiamo davvero assistito a un calo sostenuto del mercato azionario con la pandemia COVID perché, a differenza delle recessioni precedenti, le Banche Centrali hanno immesso molta liquidità sul mercato. Ad esempio la FED statunitense ha praticamente raddoppiato il proprio bilancio da $ 4T a $ 8T in un anno e ne ha iniettato gran parte di questi soldi attraverso il fisco.
Quindi questa è la spiegazione. Ovviamente c’è da considerare che quando uno guadagna ci sono altri che perdono, certo solo c’è passaggio di denaro non si crea nulla. Ovvero c’è molta liquidità che gli speculatori hanno deciso di mettere su quei dati titoli, è gente che sa come muoversi, che ha informazioni e gli stati assecondano.
Esiste molto apprezzamento di taluni settori ma questo avviene solo per alcune imprese. Quanto ha invece giovato la pandemia per le tasche dei cittadini? Nulla direi, anzi è e sarà un disastro per le classi più deboli…
La prospettiva è che solo le grandi aziende saranno avvantaggiate dallo stato, visto che le aziende cosiddette ‘non competitive’ saranno fatte fuori, ovvero non rientreranno nei parametri decisi dai governi. Non voglio fare l’uccello del malaugurio, certo ci saranno eccezione di persone che non si limiteranno a farsi portare dalla corrente, ma l’andamento generale è questo…
Ricordate Draghi ha chiamato queste piccole aziende ‘ zombi’… la maggior parte delle aziende italiane sono piccole e medie imprese.
In altri termini, esiste più ricchezza ma è sempre di più in mano a pochi e limitatamente alle grandi aziende cosiddette ‘value’.
Il video “ECCO A CHI GIOVA LA PANDEMIA” è molto esplicativo in questo senso.
@vietatoparlare