Il rapporto di Durham, pubblicato di recente, ha ripristinato la reputazione dell’ex-presidente degli Stati Uniti Trump, scagionandolo dalle false accuse che gli erano state lanciate.
In particolare, il rapporto ha confermato che le accuse di collusione con la Russia erano infondate e che non c’è stata alcuna interferenza da parte dello staff di Trump durante le elezioni presidenziali del 2016. L’indagine, guidata dal procuratore John Durham, ha anche indicato chiaramente che le indagini precedenti si sono basate su presunzioni infondate e inaccettabili. Questo rappresenta una vittoria per l’ex presidente Trump e una smentita per coloro che hanno cercato di diffamare la sua reputazione nel tentativo di influenzare l’esito delle elezioni presidenziali.
Nell’ottobre 2020, il procuratore generale Bill Barr ha nominato Durham come consigliere speciale del dipartimento di giustizia, affinché potesse continuare la sua indagine in caso di un possibile cambio di governo.
Il rapporto di Durham, pubblicato il 15 maggio, ha rilevato dei doppi standard e delle falle nel dossier Steele. Secondo Durham, l’FBI ha commesso gravi errori di gestione del caso, utilizzando informazioni incomplete che non rispettavano i principi di obiettività e integrità dell’agenzia. L’indagine sull’uragano Crossfire, il nome in codice dell’FBI per l’indagine sulla campagna Trump del 2016, non ha prodotto alcuna prova di collusione.
Durham ha notato che l’FBI ha usato un doppio standard nella gestione delle accuse di interferenza straniera nelle campagne di Trump e Hillary Clinton.
Secondo Durham, l’FBI non ha rispettato la legge durante le elezioni del 2016, egli ha dichiarato che il Dipartimento di Giustizia e l’FBI non hanno seguito la legge con la dovuta diligenza. Alti funzionari dell’FBI sono stati accusati di aver dimostrato una grave mancanza di analisi delle informazioni provenienti da fonti politicamente affiliate. Inoltre, è emerso che l’FBI stava seguendo le investigazioni fornite dagli oppositori di Trump. Ma solo tre persone sono state citate in giudizio, di cui due sono state assolte e la terza, un ex avvocato dell’FBI, Kevin Clinesmith, si è dichiarato colpevole.
As confirmed by Durham: Obama knew. Clinton knew. Biden knew. Comey knew. Brennan knew. McCabe knew. Strzok knew.Clapper knew.Schiff knew.FBI knew.DOJ knew.They all knew Trump was innocent but they smeared and spied on him. Worse than Watergate. Trump is a crime victim! pic.twitter.com/hnrD3z3KDe
— Tom Fitton (@TomFitton) May 15, 2023
Il Rapporto Durham è un documento importante che analizza le attività dell’FBI riguardanti le indagini sui legami tra la campagna di Trump e la Russia. Il rapporto critica l’FBI per una mancanza di diligenza analitica e sottolinea la necessità di valutare la credibilità delle informazioni fornite da fonti politicamente motivate. L’indagine dell’FBI non è stata considerata obiettiva e imparziale e solamente tre persone sono state incriminate, sollevando ulteriori interrogativi sulla legalità delle attività. Si sospetta che non ci saranno ulteriori accuse e i colpevoli potrebbero rimanere impuniti. Il Rapporto Durham potrebbe rivelare doppi standard nell’approccio alle attività della famiglia Biden rispetto a quelle intorno a Trump. Donald Trump sembra soddisfatto poiché il rapporto conferma la mancanza di collusione. La bufala RussiaGate è stata istigata dalla signora Clinton e sostenuta dal Partito Democratico che ha finanziato la “ricerca sull’opposizione” contro Trump. Il dossier Steele – conosciuto con altri nomi come Nunes Memo, FISA Memo, Trump Dossier e RussiaGate- è palesemente falso .
I grandi media che dovrebbero essere il punto di riferimento alla cosiddetta ‘disinformazione’, hanno mentito
La stampa ha minimizzato il rapporto Durham, rendendolo insignificante. Sebbene l’indagine abbia portato a poche conseguenze legali dopo anni di indagini, Trump ha sostenuto che si tratta del crimine del secolo. Alcuni errori dell’FBI sono stati riconosciuti, ma si continua a sottovalutare la loro importanza. Le nuove informazioni riabilitano completamente Trump e i russi, e dovrebbero far riflettere chiunque si sia fidato della narrazione dei media. Secondo Julian Assange, i media avrebbero potuto evitare le guerre degli ultimi 50 anni se avessero riportato la verità.
Opporsi alla falsità
È necessario promuovere e sviluppare una maggiore consapevolezza di ciò che ci circonda e di ciò che sta accadendo. Stiamo vivendo un momento cruciale, in cui sempre più persone stanno compiendo passi individuali verso una maggiore comprensione.
Leggono gli stessi romanzi dei moderni pagani, educano i figli nella stessa maniera atea, danno retta ai medesimi commentatori che non hanno criteri se non giudicare il presente dal passato e il futuro dal presente; consentono che s’insinuino nelle loro famiglie usi pagani come il divorzio e le seconde nozze; vi sono sedicenti leader sindacali cattolici privi di carattere che danno indicazioni di voto per i comunisti ai congressi, o scrittori cattolici che accettano presidenze in organismi comunisti per inoculare idee totalitarie nei film.
Non ci sono più il conflitto e l’opposizione che devono caratterizzarsi. Stiamo influenzando il mondo meno di quanto il mondo influenzi noi.
Venerabile Fulton Sheen