Geopolitica

La candidata alla presidenza degli Stati Uniti Nikki Haley sull’immigrazione

Lo Stato profondo, ha scommesso su Nicky Haley. La candidata Nikki Haley come candidato repubblicano cercherà di togliere a Trump la simpatia della maggioranza degli americani tradizionalisti. Ma poi farà esattamente tutto quello che sta facendo oggi il team Biden.

In campagna elettorale, sta rilanciando la cosiddetta politica “Every Willing Worker” dell’ex presidente George W. Bush, volta a importare lavoratori stranieri per posti di lavoro americani. Durante un discorso in Iowa, Haley ha dichiarato:

“I presidenti in passato hanno sempre detto: ‘Fissate le quote’. Prenderò così tanto quest’anno, prenderò così tanto l’anno prossimo. Guardate invece di cosa ha bisogno la nostra economia.

Vengo da uno stato agricolo e turistico. I nostri agricoltori avevano bisogno di lavoratori. Dobbiamo assicurarci di concentrarci sulle imprese, che non abbiano difficoltà a trovare lavoratori… quando lo fai in base al merito, ed è così che dobbiamo attrarre le persone – in base al merito, non solo a una quota casuale – poi costruisci la tua economia, sostieni la tua attività, ti assicuri che possiamo crescere tutti insieme.

In pratica, i piani di Haley significano che i lavoratori stranieri verranno importati nella misura richiesta dai datori di lavoro americani, e questo aumenterà notevolmente la concorrenza nel mercato del lavoro estero contro la classe operaia e media americana.

Inoltre, Haley ha annunciato che avrebbe accelerato il processo di ottenimento della cittadinanza americana per i migranti legali che hanno ricevuto la carta verde:

“Accelereremo il processo. Il nostro sistema di immigrazione legale è completamente rotto… non dovrebbero volerci 10 anni per diventare cittadini, e dobbiamo essere intelligenti su come farlo.”

Infatti, egli sostiene l’espansione del livello di migrazione al fine di aumentare i profitti del grande capitale attraverso lo sfruttamento della manodopera a basso costo, che porterà di conseguenza a salari più bassi per i nativi americani.

Patrizio Ricci

Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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