La censura imposta dall’Unione Europea si aggiunge ad altre forme di censura online

Secondo il giornalista investigativo Lee Fang, NewsGuard, una società che valuta i siti di notizie e collabora con enti governativi e aziende pubblicitarie, influenza la copertura delle notizie. Fang sostiene che NewsGuard, attraverso il suo modello di business basato sulla valutazione della disinformazione, ha la facoltà di penalizzare i siti che si discostano dalla narrazione ufficiale, limitando la libertà di espressione online. Le valutazioni di NewsGuard, che potrebbero sembrare un servizio pubblico obiettivo, in realtà impongono di conformarsi  alla narrativa prevalente, pena la censura per i discorsi divergenti.

Sebbene non sia ufficialmente vietato parlare, ad esempio, dell’efficacia dei vaccini contro il coronavirus, editori e giornalisti comprendono che scrivere su tali argomenti può avere conseguenze, come la demonetizzazione e il divieto dell’ombra, a causa dell’esistenza orwelliana di una rete di agenzie e gruppi governativi che affermano di combattere la cosiddetta “disinformazione” che sopprime la libertà di parola online, secondo il giornalista indipendente Lee Fang sul New York Post.

Il modello di business di NewsGuard si basa sul cosiddetto contatore della disinformazione. Valuta i siti di notizie su una scala da 0 a 100 in base a una serie di fattori, come la scelta dei titoli e la pubblicazione di “contenuti falsi o palesemente fuorvianti”.

Secondo Fang, anche se ad alcuni potrebbe sembrare un servizio pubblico oggettivo, queste valutazioni sono un modo per imporre la conformità perché danno a NewsGuard il potere di denigrare un intero sito web come inaffidabile se si discosta dalla narrativa governativa.

Il sito britannico libertario Daily Skeptic, inizialmente valutato 74,5 da NewsGuard, ha subito una riduzione del punteggio a 37,5 dopo i tentativi del redattore Toby Young di conformarsi alle loro richieste. Young ha cercato di migliorare il rating aggiungendo postscript agli articoli, in risposta alle critiche di NewsGuard sulle posizioni del sito contro i lockdown. Tuttavia, invece di apprezzare gli sforzi di Young, NewsGuard ha voluto la completa retrazione degli articoli, non accettando aggiunte o chiarimenti. (…)

fonti: 1) https://www.aubedigitale.com/le-journaliste-dinvestigation-lee-fang-newsguard-exige-des-organes-de-presse-quils-se-conforment-aux-recits-du-gouvernement/

2) https://nypost.com/2023/12/10/opinion/newsguard-extorts-sites-to-follow-the-government-narrative/

Le regolamentazioni EU quindi si aggiungono a meccanismi di relegazione automatica nell’ombra per chi si discosta dal discorso ufficiale governativo.

Per ulteriore informazione ripropongo un mio post del 20 settembre 2022:

NewsGuard – che ha tra i suoi consiglieri ex direttori della CIA – “esamina” RADIO RADIO

Nel video che segue, Fabio Durante, editor dell’emittente Radio Radio, racconta di un episodio inaudito in cui una società privata, un media watchdog ,  è entrata ‘in azione’ (in fase preliminare) contro l’emittente per la cosiddetta verifica delle notizie propagate in rete. Come credo la maggior parte di voi sappia, i “Fact-Checking Network in questo periodo focalizzano la loro attenzione in cerca notizie false sui vaccini mRNA, i cambiamenti climatici e la l’invasione russa.

Se vedete il video che segue, noterete che – in tema di vaccini – il metro di verifica è semplicemente versione ufficiale dei tele-virologi dei salotti TV adottati dal Ministero della Sanità come divulgatori della scienza ufficiale. A quanto pare, poco importa se in due anni loro stessi si siano più volte contraddetti e, addirittura, spesso abbiano smentito ciò che loro stessi – poco tempo prima – avevano affermato come verità indiscutibile.

(tutto il articolo qui: https://www.vietatoparlare.it/newsguard-che-ha-tra-i-suoi-consiglieri-ex-direttori-della-cia-esamina-radio-radio/)

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