Il Comitato giudiziario della Camera statunitense ha pubblicato prove che dimostrano un piano coordinato tra ex e attuali funzionari dell’intelligence per lavorare con la campagna politica di Joe Biden con l’obiettivo di influenzare le elezioni del 2020.
In un’intervista trascritta, l’ex direttore ad interim della CIA Mike Morell ha ammesso di aver ricevuto una telefonata dall’attuale Segretario di Stato Anthony Blinken, con la richiesta di creare disinformazione e proteggere Joe Biden dalle rivelazioni del laptop di Hunter Biden.
Morell si è coordinato con 50 funzionari dell’intelligence per creare l’affermazione che i russi avevano creato la storia del laptop Biden come campagna di disinformazione, quando in realtà era Morell stesso a creare la disinformazione per conto di Joe Biden.
[ Magistratura della Camera] – […] “Sulla base della testimonianza di Morell, è evidente che la campagna di Biden ha svolto un ruolo attivo nelle origini della dichiarazione pubblica, che ha avuto l’effetto di contribuire a sopprimere la storia di Hunter Biden e impedire ai cittadini americani di fare una piena decisione informata durante le elezioni presidenziali del 2020. Sebbene i firmatari della dichiarazione abbiano un diritto indiscusso alla libertà di parola e alla libera associazione – che non contestiamo – il loro riferimento alle loro credenziali di sicurezza nazionale ha dato peso alla storia e ha suggerito l’accesso a informazioni specializzate non disponibili per altri americani. Questo sforzo concertato per ridurre al minimo e sopprimere la diffusione pubblica delle gravi accuse sulla famiglia Biden è stato un grave disservizio per la partecipazione informata di tutti i cittadini americani alla nostra democrazia.”. ( più )
Anche l’FBI ….
L’11 febbraio 2023 senatore degli Stati Uniti dell’Iowa dal 1981, Chuck Grassley, ha dichiarato che l’FBI aveva prove collegando Joe Biden ai crimini di Hunter Biden. Inoltre, ha accusato direttamente l’FBI di aver tentato di ostacolare la giustizia, il che non era più sorprendente, visto quanto fosse screditata l’organizzazione. Questa è la prima volta che al Congresso viene fatta un’accusa così diretta. In precedenza, i rappresentanti di Hunter hanno ammesso che lo stesso laptop apparteneva effettivamente a lui, così come il suo contenuto.