Tutti i segnali indicano che è imminente un attacco USA senza precedenti contro la Siria. Questo attacco trova una flebile motivazione, un attacco chimico che sarebbe stato compiuto dai governativi siriani il 7 aprile a Duma. Ci sono alcuni filmati girati dai soliti White Helmet. Non esistono però altre prove indipendenti che l’ attacco denunciato sia effettivamente avvenuto: non ci sono cadaveri , né tracce di aggressivi chimici sul posto trovati dalla Mezzaluna Rossa e dagli esperti russi.
In questo momento siamo in attesa degli ispettori OPCW: se la Comunità Internazionale consentirà le indagini, sarà fatta piena luce sull’episodio. Ora però si è nell’imminenza di un attacco militare che Trump vuole effettuare a tutti i costi, prima che sia appurato cosa sia successo effettivamente.
Ora stamattina ho letto una news che mi ha fatto chiedere se la soluzione possa essere trovata altrove. Infatti, potrebbe succedere che mentre tutti noi ci stiamo focalizzando su obiettivi militari (rapporti di forze etc ) altri immaginano altri soluzioni, non di tipo militare. Sappiamo tutti infatti che purtroppo, le guerre avvengono essenzialmente per motivi economici, o meglio per eccessiva ingordigia e sete di potere. In questo senso allora potrebbe inserirsi la notizia che ho visto stamattina su Repubblica e che ha attirato la mia attenzione.
Ecco di cosa si tratta: al forum di Boao il presidente cinese Xi Jinping ha parlato davanti ad un’amplia platea , tra cui c’erano opsiti illustri, come il segretario generale dell’ONU Guterres e Lagarde, capo dell’FMI.
Ebbene, nel suo intervento Xi Jinping ha fatto un’apertura senza precedenti, sta a dire che ha detto che la Cina allargherà “l’accesso dei capitali esteri al settore dei servizi finanziari, banche, assicurazioni e gestori del risparmio, alzando i tetti di partecipazione all’azionariato oggi in vigore. È una richiesta di lungo tempo degli Stati Uniti, le cui imprese sono pronte a tuffarsi su un mercato da oltre un miliardo di consumatori sempre più desiderosi di spendere. Xi la può esaudire con una certa serenità, visto che le quattro grandi banche statali oggi dominano la piazza e la concorrenza straniera non può intaccare più di tanto il primato. La novità è che Xi si impegna a farlo “quest’anno”. Come “il prima possibile”, secondo punto, a rendere più leggere le restrizioni ai capitali esteri negli ultimi settori dell’industria che le prevedono, “a cominciare da quello automobilistico”.”
Domanda : cosa conviene agli USA, una guerra in Siria o questo? E una guerra in Siria dove la Cina si è già posizionata non potrebbe mettere in pericolo questa prospettiva?
dice Repubblica: “Le aperture di Xi hanno galvanizzato i mercati e che certo non dispiacciono alle grandi aziende americane, così importanti per la stabilità della Casa Bianca. Ora la palla passa a Trump”