C’è chi pensa che per uscire dalla crisi occore cambiare governo e che questo da solo basti a cambiare le cose, purtroppo non credo sia così semplice.
La crisi è inarrestabile perchè questa crisi è il frutto della globalizzazione e frutto di politiche economiche degenerate e certamente “non etiche”, come detto dalla Chiesa nella dottrina sociale e da Papa Benedetto XVI nella “Caritas in Veritate“.
il nostro paese è governato dalle banche e l’europa è governata dalle banche. Infatti i soci della BCE sono le banche nazionali, le quali sono banche costituite da soci private, da banche commerciali e di affari. La Banca d’Italia è composta da:
Gruppo Intesa (27,2%),
BNL (2,83%)
Gruppo San Paolo (17,23%)
Monte dei Paschi di Siena (2,50%)
Gruppo Capitalia (11,15%)
Gruppo La Fondiaria (2%)
Gruppo Unicredito (10,97%)
Gruppo Premafin (2%)
Assicurazioni Generali (6,33%)
Cassa di Risparmio di Firenze (1,85%)
INPS (5%) RAS (1,33%)
Banca Carige (3,96%)
privati (5,65%)
Quindi la BCE è costituita da privati , e i privati pur essendoci statuti tutelativi dell’interesse pubblico, perseguono i loro interessi.
Il popolo finchè protesterà dentro i recinti di questo sistema monetario non cambierà nulla.
Il fatto è che anche l’Europa è un’entità economica e non di popolo. Tant’è che il trattato di Lisbona è stato votato prima di conoscerne i contenuti.
Viviamo sotto il dictat della BCE , è un regime autoritario che persegue i suoi fini: è il regime delle banche, dell’FMI e delle multinazionali. E’ ingenuo pensare che loro autonomamente cambieranno le regole ed infatti hanno fatto i trattati per non cambiare. Nonostante varie nazioni si erano espresse contro la perdita totale della sovranità monetaria, economica e nazionale.
Basterebbe un pò di politica protezionistica per rilanciare l’economia, privilegiare e incentivare le aziende che producono in Italia, basterebbe (per esempio semplificando) che la BCE autorizzasse un pò di inflazione per un certo periodo di tempo per rilanciare l’economia, e cioè stampare euro. Gli USA si avvantaggiano di poter fare questo.
Noi non abbiamo più la sovranità monetaria e non possiamo più farlo.
Gli USA lo fanno , una moneta forte non è conveniente in tempo di crisi perchè non conviene comprare i nostri prodotti.
La crisi è finanziaria, non si può basare un’economia su una continua crescita e sui consumi , è amorale e antietica. Di fatto si sfrutta una gran parte della popolazione mondiale. Perchè il fine è di produrre di più al minor costo facendo più utili. per fare questo occorre sfruttare il lavoro. E sfruttare interi popoli impedendone l’emancipazione industriale, schiacciando le loro economie congli interessi contratti con i prestiti concessi dall’FMI, Ee poi elargendo l’elemosina dei nostri surplus alimentari e naturalmente vendendo armi…
Non serve proteggere il lavoro qui in italia e poi importare dalla Cina infischiandosene che lì i diritti umani non sono rispettati. Ci vorrebbero delle leggi. Bisognerebbe dire alla Cina: “Se non si rispettano gli uomini nel loro lavoro a casa vostra noi mettiamo forti dazi per proteggere i nostri lavoratori.”
Lungi da me dare indicazioni tecniche ma insomma ci vuole un approccio diverso! La globalizzazione sta aumentando la povertà e rstringendo in mano di pochi enormi ricchezze e potere. La crisi finanziaria è creata dalla speculazione e si sta affrontando come dicono le banche. Ma davvero è l’unico modo possibile ? Evidentemente non lo è. Guardate l’ISLANDA cosa è successo e nessuno ne parla o guardate l’Argentina…Era in default? Ora si sta riprendendo alla grande! Ed il motivo è perchè e ritornata una economia sovrana. La Cina va bene anche perchè non ha una banca privata che stampa la sua moneta ma è lo stato. Anche per questo hanno attaccato la Libia la Libia, la Libia aveva proposto a tutta l’Africa di uscire dall’FMI, e fare una moneta propria direttamente rapportata all’oro. Il nostro debito è carta straccia giacchè non c’è più la parità con l’oro. Prima del 2005 la riserva negli USA era obbligatoria in misura di 1:10, dal 2005 la Federal Reserve ha deciso che è segreto questo rapporto.
Dovunque si sono adottate nel mondo le politiche che stanno adottando a livello europeo gli stati sono falliti. Loro immaginano un’entità astratta . L’economia di un paese deve tornare ad essere quella reale data dal lavoro, oggi non è più cosi.
E’ assurdo che si delocalizzano fabbriche e produzioni nazionali di cui andavamo fieri, come si fa a togliere il lavoro dal territorio nazionale e strangolare l’economia e pensare che con le tasse tutto sarà risolto?
“Se la gente sapesse quello che le banche fanno con il loro denaro, il giorno seguente ci sarebbe una rivoluzione”. Che voleva dire Enry Ford con questa frase? Quanti sono i cittadini che non si rendono conto?E’ questo il dramma. ci sarebbe la ribellione!!!! Finchè c’è questo sistema le cose non possono andare che peggio!!!
Berlusconi da quel furbastro che è si è rivolto alla Cina per esortare a rilevare nostre aziende e per sostenerle (giacchè si presto compererà tutto comunque meglio anticipare e dare condizioni, cercare di non delocalizzare in Cina..) e subito sono intervenuti gli USA, con dichiarazioni di suoi uomini autorevoli di stato, alla quale la cosa non va bene. Ma queste cose non le sentiremo mai nelle prime pagine dei giornali. Vogliono che il dibattito sia sempre su “Berlusconi sì, Berlusconi no” ed in questo non vedo nessuna novità.
Stiamo passando da un mondo reale ad uno astratto favorendo il mondo della finanza , le regole del gioco se non funzionano: SI CAMBIANO, GIACCHE’ DISASTROSAMENTE SI STA FACENDO DAL DOPOGUERRA IN POI.
Altrimenti si sopravviverà solo con le guerre. Perchè se l’economia è globalizzata, la sopravivenza dei popoli nazionali dipende dall’economia esterna e l’economia esterna si cambia con le guerre e con le aeree di influenza. Se non ci sono economie sovrane nazionali, gli interessi saranno talmente forti su altri paesi che la guerra sarà di nuovo lo strumento per sopravivere.
E quando si tratta di tenere il tenore di vita conquistato, la guerra è già approvata dalla gente.. non abbiamo il petrolio, ce lo andiamo a prendere…